Panthea, Iniziazioni e
Festival della Dea
Liturgia della
Fellowship of Isis scritta da Olivia Robertson
Parte I. La Spirale di
Tiamat. Quattro Iniziazioni basilari.
Alma Mater (Madre
Nutrice). Il Ritorno a Casa dei Bambini.
Rituale n. 1
Oracolo della Dea Alma
Mater
Sacerdotessa: (Invocazione):
Ave Alma Mater! Noi ti onoriamo come Madre di tutti noi. Aiutaci a ritornare
alla nostra eterna Casa, portando con noi il nostro raccolto di vite buone. Benedici i
bambini che affidi alle nostre cure.
Oracolo: Ogni bambino è nato con
una piccola fiamma splendente sulla propria testa. Questa fiamma proviene dal
suo corpo spirituale. Ma come il bambino cresce, la fiamma è quasi estinta
dalle richieste della vita mondana. Ma ogni tanto accade che la fiamma non si
spenga, ma che anzi aumenti! Il bambino è aureolato con raggi di potere e
bellezza. Tutti inconsapevolmente, la ragazza o il ragazzo, infliggono dolori
ai propri anziani, a causa di strane
idee e sentimenti che i raggi portano. Così, in tempi passati gli anziani
alcune volte perseguitavano tali giovani: e anche ora cercano di estinguere
questa Luce dannosa. Questo è incomprensibile: per quello un governante
accoglie il suo successore?
Ma non c’è bisogno da parte della mentalità mondana di temere le forze
occulte irradiate da tali bambini. Questi anziani hanno arricchito l’umanità
con scienze e leggi. Sotto il Patriarcato essi hanno governato il mondo. Ciò
che c’è di buono nelle vecchie leggi e nei comportamenti, rimarrà. Ciò
nonostante, una nuova era sta nascendo rapidamente! Quando una razza è di
fronte alla propria autodistruzione, possono trovare posto delle mutazioni
ispirate. I Cancelli tra le sfere psichica e materiale sono aperti! Una nuova
umanità sta nascendo. Molti bambini e molto spiritualmente e psichicamente
dotati si stanno per incarnare. Alcuni sono i vecchi trasformati: altri
provengono dalle stelle. Ma attenzione bene al mio avvertimento! Un essere
umano senza nessun tipo di dono occulto ma che vive una buona vita sotto la
legge Patriarcale è molto più piacevole per la Divinità che un “Maestro
Spirituale” vano e ubriaco di potere.
Quindi avete bisogno di incoraggiare nei vostri bambini i loro doni,
qualunque esse siano, una preoccupazione per ogni essere in quanto parte della
Mia Famiglia Cosmica. In tutte le sfere, all’interno di tutte le galassie e i
pianeti, Io mi sono mostrata originariamente in ogni creatura, in ogni atomo.
Molteplici sono i Miei aspetti: nessuna creatura è da temere o da disprezzare.
Rispettate la qualità unica in ogni Dio e in ogni animale e pianta, inclusa la
vostra famiglia! Rispettate anche voi stessi per la vostra originalità che è
Divina.
Ogni volta che un nuovo eone si manifesta, Io sono rinata in tutti
quelli che mi conoscono. Piango per le vostre sofferenze, che vi portano
esperienze necessarie. Quando siete felici, Io mi rallegro. Lavoro attraverso
le vostre buone gesta. Il mio amore è con voi
sempre.
Su un altare con un drappo bianco c’è una figura o un’immagine della Dea
Madre, 2 candele accese e spenta per il bambino: fiori, incenso bruciante e una
ciotola d’acqua. Vicino ci sono i succhi di frutta preferiti dai bambini e
biscotti e doni. Un tavolo basso vuoto come altare. 3 Sacerdotesse e 3
Sacerdoti, un Bardo e due Vergini del Tempio sono coronati e vestiti. Un fuoco
a terra se possibile. 1 Sacerdotessa o una madre potrebbe eseguire questo rito
semplicemente. Musica per tutto il rituale. Debussy, Ravel e la musica per
bambini di Elgar sono adatti. I nomi di Dee e
Dei possono essere variati.
Primo Sacerdote: Amici, siamo qui
riuniti davanti al Sacro Altare dell’Alma Mater, la Dea Madre che tutto nutre,
per dare il benvenuto ad un bambino/a dei bambini tra noi. D’ora in poi il
nostro cuore sarà la sua/la loro casa. Che la Madre ed il Padre condurre il
bambino/i bambini davanti a noi!
Le Vergini del Tempio conducono i genitori e I bambini davanti
all’altare. Se si tratta di un neonato o di un bambino molto piccolo, la Madre
lo tiene con sé per tutto il rituale.
IL NOME DI BATTESIMO
Prima Sacerdotessa: Gloriosa sia la
bellissima Dea delle Stelle, Nuit! Di notte, quando i bambini dormono, Ella
diffonde il Suo corpo stellato attraverso il cielo scuro come i loro genitori
fissano lo sguardo ed esclamano: “Guarda! La Via Lattea!”. Dalla Sua Oscurità
sono nate tutte le stelle ed i pianeti ed ogni creatura di conseguenza, pelose
e squamose, alate e con la coda! Ed Ella dona la nascita a tutte le anime dei
bambini umani. Prestate attenzione alla storia del Boscaiolo e di sua moglie.
Prima Vergine: C’erano due boscaioli
che lavoravano nella foresta. Erano molto poveri e mentre si stavano lamentando
della loro miseria questa cosa strana accadde: là discese dal cielo una stella
molto brillante e bellissima. Scivolò giù dal cielo, passando accanto altre
stelle nel suo tragitto e, come essi la videro con curiosità, sembrò loro che
stesse affondando dietro ad un gruppo di salici.
Seconda Vergine: “Perché! C’è un vaso d’oro
per chi la trova” urlarono loro… e guarda! C’era infatti una cosa d’oro che
giaceva sulla bianca neve. Era un mantello di tessuto d’oro, curiosamente
lavorato con stelle. Uno dei due boscaioli allentò le pieghe del tessuto che
potevano contenere pezzi d’oro..ma non c’era né oro, né argento, ma solo un
piccolo bambino che era addormentato.
Prima Vergine: Uno dei due boscaioli,
che aveva un buon cuore, prese il bambino e andò nella propria casa. Ed entrò
rapidamente e pose il bambino tra le braccia di sua moglie e lei baciò il
bambino e lo pose in un piccolo letto. Ed
il boscaiolo disse: “E’ un Bambino Delle Stelle”.
Prima Sacerdotessa: C’è una stella dentro
ognuno di noi. Lasciate che questo bambino sia chiamato dopo Iside ed Osiride,
il Bambino Divino di Nuit e del suo Consorte Geb, il Dio della Terra: (offre incenso) Io offro incenso a Nuit
ed Iside.
Primo Sacerdote: (offre incenso) Io offro incenso a Geb ed Osiride.
Prima Sacerdotessa: (se si tratta di una bimba) ai
genitori: Quale nome/quali nomi avete dato a alla vostra bambina? (La Sacerdotessa tiene le mani della bimba):
Ti nomino (…Nome/Nomi) Iside! Possa
la grazia di Iside essere con te, Sua omonima.
[Nota: il nome sarà quindi, per esempio, Patrizia
Iside]
Primo Sacerdote: (Se si tratta di un bimbo, si fa allo stesso modo, gli si da il suo
nome seguito dal nome di Osiride). Possa la grazia di Osiride essere con
te, Suo omonimo.
BATTESIMO
Bardo: Amici, ascoltate la
visione di un bambino che ha visto la Dea del mare e dei pozzi: “Anche io ho la
mia memoria dell’Uno che come un bambino chiamavo Occhi-Stellati e chi, più
tardi, chiamai ‘Banmorair-na-Mara,’ la Signora del Mare. Non avevo più di sette
anni quando un giorno, da un pozzo, vicino ad un lago marino ad Argyll, appena
mi ero fermato per bere, i miei occhi di
traverso si accesero su una donna alta in piedi nella nebbia di giacinti
selvatici sotto tre grandi sicomori. Mi
alzai, guardando come guarda un cerbiatto, con occhi spalancati, senza paura.
Lei non parlò, ma sorrise, e per via dell’amore e della bellezza nei suoi
occhi, corsi da Lei. Sì fermò e fece uscire dell’azzurro dai fiori come si
potrebbe tirare fuori della schiuma da una pozza d’acqua e io pensai che Lei lo
lanciasse sopra di me. Quando sono stato trovato sdraiato tra i giacinti,
confuso, e come si pensava malato, dopo domandai con impazienza della signora
in bianco e con i capelli ‘tutti splendenti d’oro come dei botton d’oro’”.
Secondo Sacerdote: Noi siamo rinati
attraverso l’Acqua della Vita donata dalla Dea.
Seconda Sacerdotessa: (offre incenso) Io offro incenso alla Dea Brighid. Colei che
presiede sul Bene della Vita alla Fine del Mondo, e che elargisce su tutto il
bene visione e guarigione.
Secondo Sacerdote: (offre incenso) Io offro incenso al Dio Manannan, il cui mantello
oceano copre una terra di templi e città perduti, che contiene tesori di
conoscenze dimenticate.
Seconda Sacerdotessa: (pone le mani sulla ciotola d’acqua fino a che della polvere d’argento
non è sentita e vista). Nel Nome di Brighid Io benedico questa acqua! (La Sacerdotessa spruzza acqua sulla testa e
sulle sopracciglia del bambino/dei bambini dicendo queste parole:) Nel Nome
della Dea Brighid Io ti battezzo. Possa tu ricevere la vera visione ed il dono
della guarigione.
Secondo Sacerdote: (benedice il bambino/I bambini, facendo il segno dell’Acquario) Nel
Nome di Manannan ti benedico. Dall’esperienza passata possa tu guadagnare
saggezza per il futuro!
ACCENDERE LA SACRA FIAMMA
Terza Sacerdotessa: Ascoltate la storia
della Dea Demetra e della Sua figlia perduta Persefone, Dea della Primavera.
Bardo: In un mondo più
luminoso del nostro dove nulla muore, regna la buona Demetra. Ella ama i campi
di grano immortale, e alberi carichi di fiori e frutta. Nelle radure fiorite,
giovani e vergini danzano e cantano e giocano. Nessuna era più gioiosa di
Persefone; ma un giorno un’irrequietezza la colse ed Ella andò in cerca di
avventura. Si allontanò da sola ed improvvisamente giunse sopra una pianta
diversa dal solito coperta con tanti fiori straordinari! Piena di curiosità,
Persefone afferrò lo stelo e lo tirò e strappò…e giunsero tuoni e fulmini…le
radici della pianta forzata aprirono un profondo abisso…e Persefone cadde
immediatamente e profondamente negli Inferi (Oltretomba)!
Prima Vergine: Poi l’abisso si chiuse
di nuovo e tutto ciò che ne rimase fu una crepa nella terra. Così nessuno poté
trovare Persefone! Sua Madre era affranta. Ella visitò la Dea Luna Hecate, ma
Persefone non era un fantasma sulla luna! E Demetra la cercò nel sole: ma il
Dio Sole Helio La assicurò che Sua figlia non era uno Spirito del Fuoco
presente in quel luogo. Alla fine, Demetra decise di scendere negli Inferi che
i mortali chiamano la terra. Ora la sfortunata Persefone aveva perduto la Sua
memoria! Si era trasformata in un piccolo bambino umano in una scura e fumosa
città di violenza e dolore. Là le persone divenivano anziane e morivano senza
la conoscenza delle propria immortalità, perché erano intrappolati in strani
sogni. Come poteva Demetra trovare Sua figlia tra così tante migliaia di
bambini?
Seconda Vergine: Ella cercò e cercò da
terra a terra, e da tempo a tempo. Ella visitò l’Antico Egitto e cercò di
adottare un piccolo bambino per rallegrare il suo cuore: ma sua madre, la
Regina Astarte, rabbiosamente La mandò via! Finalmente giunse in una piccola
città in Grecia chiamata Eleusi. Ella si distinse come bambinaia e le venne
affidato il compito di occuparsi del piccolo bambino della Regina Metaneria,
Demofoonte. Demetra decise di rendere il bambino immortale, come un Dio! Così
ogni notte Ella lo poneva sulla fiamma del fuoco, così che un raggio magico
chiamato Ichor potesse entrare nelle sue vene. Una notte, tuttavia, la Regina
La scoprì fare questo. Ella urlò e afferrò il bambino piangendo: “Donna
disgraziata, come osi Tu tenere il mio principe bambino sulle fiamme! Via da qui!”
Terza Sacerdotessa: Al che Demetra si
mostrò come una Dea! Ella si lanciò ad una grande altezza e si elevò al di
sopra della Regina. Illuminò come il sole ed Ella pronunciò queste parole:
“Sappi che sono la Dea Demetra! Se tu mi avessi lasciata fare, avrei resto tuo
figlio un Dio! Ma ora egli dovrà essere come gli altri mortali”. Di conseguenza,
la Dea salì nel cielo e tornò al paradiso nel Suo carro dorato.
Terzo Sacerdote: E avvenne che dopo
tante sofferenze Persefone ricordò Chi Ella fosse. “Sono la Dea della
Primavera”, Ella pianse e risalì al cielo da Sua Madre. E quando venne il suo
tempo, anche Demofoonte ricordò la sua vera natura e La seguì per unirsi alle
Divinità. Allo stesso modo, possiamo noi tutti conoscere la nostra immortalità.
Terza Sacerdotessa: (offre incenso) Offro incenso alla Dea Demetra. Portaci abbondanza
ed un ricco paradiso di vite ben spese!
Terzo Sacerdote: (offre incenso) Offro incenso a Zeus, Figlio di Rhea, Padre Olimpico.
Possa l’autorità e la giustizia prevalere!
Terza Sacerdotessa: Amici, permetteteci di
accendere la Sacra Fiamma come simbolo della luce interiore di questo bambino
(o bambini). La vita della Terra cambia: le virtù di Amore, Bellezza e Verità
sono eterne.
Il bambino/I bambini accende/accendono la propria candela, o I genitori
lo fanno per il/I bambino/bambini.
ABBONDANZA
Prima Sacerdotessa: (pone le mani sulla bevanda): Nel nome dell’Alma Mater possa questa
bevanda essere benedetta come simbolo del latte materno.
Primo Sacerdote: (pone le mani sul cibo) Nel Nome dell’Alma Mater io benedico questo
cibo, come simbolo del lavoro di un padre che si impegna a nutrire i suoi
figli.
Ai bambini vengono dati cibo e bevande ed essi li offrono a tutti. Una
parte viene conservata da offrire ad animali e uccelli.
Seconda Sacerdotessa: Possano i doni essere
offerti. (Gli amici possono elargire semplici doni ai bambini con parole di
benedizione e di buona volontà. I
doni sono posti sull’altare).
Secondo Sacerdote: Che I pegni simbolici siano offerti, come auguri per il futuro dei
bambini!
(le offerte di Sacerdote, Bardo e Vergini, incenso, un anello, una scatola di colori,
una scatola di costruzioni, una campana, delle erbe e delle carte dei Tarocchi,
sono poste su un tavolo davanti all’altare.
I bambini sono posti davanti al
tavolo per giocare con questi o scegliere (i loro pegni). Dalla loro scelta e
dalla modalità dei pegni, i veggenti possono prevedere il modello della vita
futura dei bambini).
VIAGGIO ONIRICO
Terza Sacerdotessa: I nostri sogni ci
portano delle memorie dei cieli da cui proveniamo.
Musica morbida…
Bardo:
Non
chiamate I viandanti ancora a casa
Nonostante
sia tardi.
Ora
è il loro primo assalto
Al
cancello invisibile. Essere ancora a bussare attraverso quella luce. L’ora
È
affollata dal destino.
A
quel primo colpo alla porta invisibile
La
risposta del Destino
Che
immagine o voce splendente, che soffio
O
respiro dolce come il miele
Si
fa avanti, sarà il sovrano della vita
Fino
alla morte.
Lasciate che I giovani viandanti sognino
Non chiamateli a casa.
Una porta si apre, un respiro, una voce
Dalla stanza antica
Parla ad essi, ora. Sia essa scura o lucente,
essi tessono il loro destino.
Prima Sacerdotessa: Chiudiamo gli occhi e
immaginiamo noi stessi in una terra bellissima piena di tanti alberi e fiori
colorati…c’è un piccolo corso d’acqua e gli uccelli cantano. In lontananza vi
sono colline blu e montagne bianche. C’è un sentiero per ognuno di noi.
Immaginiamo noi stessi lì e viaggiamo in silenzio.
(Contemplazione).
Ora è tempo di tornare. Possiamo condividere le
nostre avventure.
I resoconti, includono le cose donate ai bambini, e raggi colorati di
gioia sono inviati a tutti gli esseri inclusi animali speciali e piante
conosciuti dai bambini.
Primo Sacerdote: Ringraziamo Nuit e
Geb, Iside ed Osiride. Brighid e Manannan, Demetra e Zeus. Ringraziamo Alma
Mater per le benedizioni sul nostro Rito di Ritorno a Casa di questi bambini.
Possiamo noi tutti andare avanti con la Sua Divina Benedizione.
Fonti: “The
Star-Child”, tratto da “Fairy Tales”, Oscar
Wilde, Bodley Head, Londra, 1960. “Banmorair-na-Mara”, tratto da “The Winged Destiny”, Fiona MacLeod, (William Sharp),
William Heinemann, Londra, 1913. "The
Theogeny", tratto da “Hesiod, Homeric Hymns, Fragments
of the Epic Cycle, Homerica”, Hesiod, tradotto
da Hugh G. Evelyn-White, Loeb Classical Library serie no. 57, Harvard
University Press, Cambridge, e William Heinemann, Londra, 1959. “The Goddesses of Chaldea, Syria,
and Egypt”, Lawrence Durdin-Robertson,
Cesara Publications, Clonegal Castle, Irlanda, 1975.