"Grazie a Te nostra Sacra Madre Iside per il tuo Amore, Bellezza e Verità che ci circondano ora e sempre. "

domenica 11 marzo 2018

Alma Mater. Accoglienza ai Bambini


Panthea, Iniziazioni e Festival della Dea

Liturgia della Fellowship of Isis scritta da Olivia Robertson 
Parte I. La Spirale di Tiamat. Quattro Iniziazioni basilari.

Alma Mater (Madre Nutrice). Il Ritorno a Casa dei Bambini.

Rituale n. 1

Oracolo della Dea Alma Mater

Sacerdotessa: (Invocazione): Ave Alma Mater! Noi ti onoriamo come Madre di tutti noi. Aiutaci a ritornare alla nostra eterna Casa, portando con noi il nostro raccolto di vite buone. Benedici i bambini che affidi alle nostre cure.

Oracolo: Ogni bambino è nato con una piccola fiamma splendente sulla propria testa. Questa fiamma proviene dal suo corpo spirituale. Ma come il bambino cresce, la fiamma è quasi estinta dalle richieste della vita mondana. Ma ogni tanto accade che la fiamma non si spenga, ma che anzi aumenti! Il bambino è aureolato con raggi di potere e bellezza. Tutti inconsapevolmente, la ragazza o il ragazzo, infliggono dolori ai propri anziani,  a causa di strane idee e sentimenti che i raggi portano. Così, in tempi passati gli anziani alcune volte perseguitavano tali giovani: e anche ora cercano di estinguere questa Luce dannosa. Questo è incomprensibile: per quello un governante accoglie il suo successore?
Ma non c’è bisogno da parte della mentalità mondana di temere le forze occulte irradiate da tali bambini. Questi anziani hanno arricchito l’umanità con scienze e leggi. Sotto il Patriarcato essi hanno governato il mondo. Ciò che c’è di buono nelle vecchie leggi e nei comportamenti, rimarrà. Ciò nonostante, una nuova era sta nascendo rapidamente! Quando una razza è di fronte alla propria autodistruzione, possono trovare posto delle mutazioni ispirate. I Cancelli tra le sfere psichica e materiale sono aperti! Una nuova umanità sta nascendo. Molti bambini e molto spiritualmente e psichicamente dotati si stanno per incarnare. Alcuni sono i vecchi trasformati: altri provengono dalle stelle. Ma attenzione bene al mio avvertimento! Un essere umano senza nessun tipo di dono occulto ma che vive una buona vita sotto la legge Patriarcale è molto più piacevole per la Divinità che un “Maestro Spirituale” vano e ubriaco di potere.   
Quindi avete bisogno di incoraggiare nei vostri bambini i loro doni, qualunque esse siano, una preoccupazione per ogni essere in quanto parte della Mia Famiglia Cosmica. In tutte le sfere, all’interno di tutte le galassie e i pianeti, Io mi sono mostrata originariamente in ogni creatura, in ogni atomo. Molteplici sono i Miei aspetti: nessuna creatura è da temere o da disprezzare. Rispettate la qualità unica in ogni Dio e in ogni animale e pianta, inclusa la vostra famiglia! Rispettate anche voi stessi per la vostra originalità che è Divina.
Ogni volta che un nuovo eone si manifesta, Io sono rinata in tutti quelli che mi conoscono. Piango per le vostre sofferenze, che vi portano esperienze necessarie. Quando siete felici, Io mi rallegro. Lavoro attraverso le vostre buone gesta. Il mio amore è con voi sempre.

Su un altare con un drappo bianco c’è una figura o un’immagine della Dea Madre, 2 candele accese e spenta per il bambino: fiori, incenso bruciante e una ciotola d’acqua. Vicino ci sono i succhi di frutta preferiti dai bambini e biscotti e doni. Un tavolo basso vuoto come altare. 3 Sacerdotesse e 3 Sacerdoti, un Bardo e due Vergini del Tempio sono coronati e vestiti. Un fuoco a terra se possibile. 1 Sacerdotessa o una madre potrebbe eseguire questo rito semplicemente. Musica per tutto il rituale. Debussy, Ravel e la musica per bambini di Elgar sono adatti. I nomi di Dee e Dei possono essere variati.

Primo Sacerdote: Amici, siamo qui riuniti davanti al Sacro Altare dell’Alma Mater, la Dea Madre che tutto nutre, per dare il benvenuto ad un bambino/a dei bambini tra noi. D’ora in poi il nostro cuore sarà la sua/la loro casa. Che la Madre ed il Padre condurre il bambino/i bambini davanti a noi!

Le Vergini del Tempio conducono i genitori e I bambini davanti all’altare. Se si tratta di un neonato o di un bambino molto piccolo, la Madre lo tiene con sé per tutto il rituale.


IL NOME DI BATTESIMO

Prima Sacerdotessa: Gloriosa sia la bellissima Dea delle Stelle, Nuit! Di notte, quando i bambini dormono, Ella diffonde il Suo corpo stellato attraverso il cielo scuro come i loro genitori fissano lo sguardo ed esclamano: “Guarda! La Via Lattea!”. Dalla Sua Oscurità sono nate tutte le stelle ed i pianeti ed ogni creatura di conseguenza, pelose e squamose, alate e con la coda! Ed Ella dona la nascita a tutte le anime dei bambini umani. Prestate attenzione alla storia del Boscaiolo e di sua moglie.

Prima Vergine: C’erano due boscaioli che lavoravano nella foresta. Erano molto poveri e mentre si stavano lamentando della loro miseria questa cosa strana accadde: là discese dal cielo una stella molto brillante e bellissima. Scivolò giù dal cielo, passando accanto altre stelle nel suo tragitto e, come essi la videro con curiosità, sembrò loro che stesse affondando dietro ad un gruppo di salici.

Seconda Vergine: “Perché! C’è un vaso d’oro per chi la trova” urlarono loro… e  guarda! C’era infatti una cosa d’oro che giaceva sulla bianca neve. Era un mantello di tessuto d’oro, curiosamente lavorato con stelle. Uno dei due boscaioli allentò le pieghe del tessuto che potevano contenere pezzi d’oro..ma non c’era né oro, né argento, ma solo un piccolo bambino che era addormentato.

Prima Vergine: Uno dei due boscaioli, che aveva un buon cuore, prese il bambino e andò nella propria casa. Ed entrò rapidamente e pose il bambino tra le braccia di sua moglie e lei baciò il bambino e lo pose in un piccolo letto. Ed il boscaiolo disse: “E’ un Bambino Delle Stelle”.

Prima Sacerdotessa: C’è una stella dentro ognuno di noi. Lasciate che questo bambino sia chiamato dopo Iside ed Osiride, il Bambino Divino di Nuit e del suo Consorte Geb, il Dio della Terra: (offre incenso) Io offro incenso a Nuit ed Iside.

Primo Sacerdote: (offre incenso) Io offro incenso a Geb ed Osiride.

Prima Sacerdotessa: (se si tratta di una bimba) ai genitori: Quale nome/quali nomi avete dato a alla vostra bambina? (La Sacerdotessa tiene le mani della bimba): Ti nomino (…Nome/Nomi) Iside! Possa la grazia di Iside essere con te, Sua omonima.
[Nota:  il nome sarà quindi, per esempio, Patrizia Iside]

Primo Sacerdote: (Se si tratta di un bimbo, si fa allo stesso modo, gli si da il suo nome seguito dal nome di Osiride). Possa la grazia di Osiride essere con te, Suo omonimo.


BATTESIMO

Bardo: Amici, ascoltate la visione di un bambino che ha visto la Dea del mare e dei pozzi: “Anche io ho la mia memoria dell’Uno che come un bambino chiamavo Occhi-Stellati e chi, più tardi, chiamai ‘Banmorair-na-Mara,’ la Signora del Mare. Non avevo più di sette anni quando un giorno, da un pozzo, vicino ad un lago marino ad Argyll, appena mi ero fermato per bere, i miei occhi  di traverso si accesero su una donna alta in piedi nella nebbia di giacinti selvatici sotto tre grandi sicomori.  Mi alzai, guardando come guarda un cerbiatto, con occhi spalancati, senza paura. Lei non parlò, ma sorrise, e per via dell’amore e della bellezza nei suoi occhi, corsi da Lei. Sì fermò e fece uscire dell’azzurro dai fiori come si potrebbe tirare fuori della schiuma da una pozza d’acqua e io pensai che Lei lo lanciasse sopra di me. Quando sono stato trovato sdraiato tra i giacinti, confuso, e come si pensava malato, dopo domandai con impazienza della signora in bianco e con i capelli ‘tutti splendenti d’oro come dei botton d’oro’”.

Secondo Sacerdote: Noi siamo rinati attraverso l’Acqua della Vita donata dalla Dea.

Seconda Sacerdotessa: (offre incenso) Io offro incenso alla Dea Brighid. Colei che presiede sul Bene della Vita alla Fine del Mondo, e che elargisce su tutto il bene visione e guarigione.

Secondo Sacerdote: (offre incenso) Io offro incenso al Dio Manannan, il cui mantello oceano copre una terra di templi e città perduti, che contiene tesori di conoscenze dimenticate.

Seconda Sacerdotessa: (pone le mani sulla ciotola d’acqua fino a che della polvere d’argento non è sentita e vista). Nel Nome di Brighid Io benedico questa acqua! (La Sacerdotessa spruzza acqua sulla testa e sulle sopracciglia del bambino/dei bambini dicendo queste parole:) Nel Nome della Dea Brighid Io ti battezzo. Possa tu ricevere la vera visione ed il dono della guarigione.

Secondo Sacerdote: (benedice il bambino/I bambini, facendo il segno dell’Acquario) Nel Nome di Manannan ti benedico. Dall’esperienza passata possa tu guadagnare saggezza per il futuro!


ACCENDERE LA SACRA FIAMMA

Terza Sacerdotessa: Ascoltate la storia della Dea Demetra e della Sua figlia perduta Persefone, Dea della Primavera.

Bardo: In un mondo più luminoso del nostro dove nulla muore, regna la buona Demetra. Ella ama i campi di grano immortale, e alberi carichi di fiori e frutta. Nelle radure fiorite, giovani e vergini danzano e cantano e giocano. Nessuna era più gioiosa di Persefone; ma un giorno un’irrequietezza la colse ed Ella andò in cerca di avventura. Si allontanò da sola ed improvvisamente giunse sopra una pianta diversa dal solito coperta con tanti fiori straordinari! Piena di curiosità, Persefone afferrò lo stelo e lo tirò e strappò…e giunsero tuoni e fulmini…le radici della pianta forzata aprirono un profondo abisso…e Persefone cadde immediatamente e profondamente negli Inferi (Oltretomba)!

Prima Vergine: Poi l’abisso si chiuse di nuovo e tutto ciò che ne rimase fu una crepa nella terra. Così nessuno poté trovare Persefone! Sua Madre era affranta. Ella visitò la Dea Luna Hecate, ma Persefone non era un fantasma sulla luna! E Demetra la cercò nel sole: ma il Dio Sole Helio La assicurò che Sua figlia non era uno Spirito del Fuoco presente in quel luogo. Alla fine, Demetra decise di scendere negli Inferi che i mortali chiamano la terra. Ora la sfortunata Persefone aveva perduto la Sua memoria! Si era trasformata in un piccolo bambino umano in una scura e fumosa città di violenza e dolore. Là le persone divenivano anziane e morivano senza la conoscenza delle propria immortalità, perché erano intrappolati in strani sogni. Come poteva Demetra trovare Sua figlia tra così tante migliaia di bambini?

Seconda Vergine: Ella cercò e cercò da terra a terra, e da tempo a tempo. Ella visitò l’Antico Egitto e cercò di adottare un piccolo bambino per rallegrare il suo cuore: ma sua madre, la Regina Astarte, rabbiosamente La mandò via! Finalmente giunse in una piccola città in Grecia chiamata Eleusi. Ella si distinse come bambinaia e le venne affidato il compito di occuparsi del piccolo bambino della Regina Metaneria, Demofoonte. Demetra decise di rendere il bambino immortale, come un Dio! Così ogni notte Ella lo poneva sulla fiamma del fuoco, così che un raggio magico chiamato Ichor potesse entrare nelle sue vene. Una notte, tuttavia, la Regina La scoprì fare questo. Ella urlò e afferrò il bambino piangendo: “Donna disgraziata, come osi Tu tenere il mio principe bambino sulle fiamme! Via da qui!”

Terza Sacerdotessa: Al che Demetra si mostrò come una Dea! Ella si lanciò ad una grande altezza e si elevò al di sopra della Regina. Illuminò come il sole ed Ella pronunciò queste parole: “Sappi che sono la Dea Demetra! Se tu mi avessi lasciata fare, avrei resto tuo figlio un Dio! Ma ora egli dovrà essere come gli altri mortali”. Di conseguenza, la Dea salì nel cielo e tornò al paradiso nel Suo carro dorato.

Terzo Sacerdote: E avvenne che dopo tante sofferenze Persefone ricordò Chi Ella fosse. “Sono la Dea della Primavera”, Ella pianse e risalì al cielo da Sua Madre. E quando venne il suo tempo, anche Demofoonte ricordò la sua vera natura e La seguì per unirsi alle Divinità. Allo stesso modo, possiamo noi tutti conoscere la nostra immortalità.

Terza Sacerdotessa: (offre incenso) Offro incenso alla Dea Demetra. Portaci abbondanza ed un ricco paradiso di vite ben spese!

Terzo Sacerdote: (offre incenso) Offro incenso a Zeus, Figlio di Rhea, Padre Olimpico. Possa l’autorità e la giustizia prevalere!

Terza Sacerdotessa: Amici, permetteteci di accendere la Sacra Fiamma come simbolo della luce interiore di questo bambino (o bambini). La vita della Terra cambia: le virtù di Amore, Bellezza e Verità sono eterne.
Il bambino/I bambini accende/accendono la propria candela, o I genitori lo fanno per il/I bambino/bambini.


ABBONDANZA

Prima Sacerdotessa: (pone le mani sulla bevanda): Nel nome dell’Alma Mater possa questa bevanda essere benedetta come simbolo del latte materno.

Primo Sacerdote: (pone le mani sul cibo) Nel Nome dell’Alma Mater io benedico questo cibo, come simbolo del lavoro di un padre che si impegna a nutrire i suoi figli.
Ai bambini vengono dati cibo e bevande ed essi li offrono a tutti. Una parte viene conservata da offrire ad animali e uccelli.

Seconda Sacerdotessa: Possano i doni essere offerti. (Gli amici possono elargire semplici doni ai bambini con parole di benedizione e di buona volontà. I doni sono posti sull’altare).

Secondo Sacerdote: Che I pegni simbolici siano offerti, come auguri per il futuro dei bambini! 
(le offerte di Sacerdote, Bardo e Vergini,  incenso, un anello, una scatola di colori, una scatola di costruzioni, una campana, delle erbe e delle carte dei Tarocchi, sono poste su un tavolo davanti all’altare. 
I bambini sono posti davanti al tavolo per giocare con questi o scegliere (i loro pegni). Dalla loro scelta e dalla modalità dei pegni, i veggenti possono prevedere il modello della vita futura dei bambini).


VIAGGIO ONIRICO

Terza Sacerdotessa: I nostri sogni ci portano delle memorie dei cieli da cui proveniamo.
Musica morbida…

Bardo:
Non chiamate I viandanti ancora a casa
Nonostante sia tardi.
Ora è il loro primo assalto
Al cancello invisibile. Essere ancora a bussare attraverso quella luce. L’ora
È affollata dal destino.

A quel primo colpo alla porta invisibile
La risposta del Destino
Che immagine o voce splendente, che soffio
O respiro dolce come il miele
Si fa avanti, sarà il sovrano della vita
Fino alla morte.

Lasciate che I giovani viandanti sognino
Non chiamateli a casa.
Una porta si apre, un respiro, una voce
Dalla stanza antica
Parla ad essi, ora. Sia essa scura o lucente,
essi tessono il loro destino.

Prima Sacerdotessa: Chiudiamo gli occhi e immaginiamo noi stessi in una terra bellissima piena di tanti alberi e fiori colorati…c’è un piccolo corso d’acqua e gli uccelli cantano. In lontananza vi sono colline blu e montagne bianche. C’è un sentiero per ognuno di noi. Immaginiamo noi stessi lì e viaggiamo in silenzio. 
(Contemplazione)
Ora è tempo di tornare. Possiamo condividere le nostre avventure.
I resoconti, includono le cose donate ai bambini, e raggi colorati di gioia sono inviati a tutti gli esseri inclusi animali speciali e piante conosciuti dai bambini.

Primo Sacerdote: Ringraziamo Nuit e Geb, Iside ed Osiride. Brighid e Manannan, Demetra e Zeus. Ringraziamo Alma Mater per le benedizioni sul nostro Rito di Ritorno a Casa di questi bambini. Possiamo noi tutti andare avanti con la Sua Divina Benedizione.



Fonti: “The Star-Child”, tratto da “Fairy Tales”, Oscar Wilde, Bodley Head, Londra, 1960. “Banmorair-na-Mara”, tratto da “The Winged Destiny”, Fiona MacLeod, (William Sharp), William Heinemann, Londra, 1913. "The Theogeny", tratto da “Hesiod, Homeric Hymns, Fragments of the Epic Cycle, Homerica”, Hesiod, tradotto da Hugh G. Evelyn-White, Loeb Classical Library serie no. 57, Harvard University Press, Cambridge, e William Heinemann, Londra, 1959. “The Goddesses of Chaldea, Syria, and Egypt”, Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, Irlanda, 1975.


 Traduzione a cura di Sara Neith (Sarah Bernini/Sarah Degli Spiriti)