"Grazie a Te nostra Sacra Madre Iside per il tuo Amore, Bellezza e Verità che ci circondano ora e sempre. "

sabato 21 aprile 2012

Magia di Giove ed Hathor


Urania, magia cerimoniale della Dea
Liturgia della Fellowship of Isis  di Olivia Robertson

Parte III. Magia Planetaria 

Magia di Giove ed Hathor


Rituale no. 9


ORACOLO DELLA DEA HATHOR

Sacerdotessa: (Invocazione) Adorabile Hathor, Benevola Madre di tutte le creature, Dea dell'amore e risate, siamo orfani di te. Ci siamo allontanati dalla Tua gioia che ci chiama attraverso tutta la Natura per ritornare di nuovo alla Tua piacevole generosità. Dacci felicità e amore, salute e abbondanza.

Oracolo: Poichè mi chiedete per questi doni, li riceverete. Per lunghi e difficili secoli voi, miei cari figli umani, avete cercato la conoscenza e l'autorità, la forza e santità, nella convinzione che ottenere questi difficili miglioramenti vi avrebbe reso come le Divinità. Ma anche se è bene essere potenti, senza amore e felicità voi non siete nulla. E questo amore non è una passione strana e terribile che potrebbe strapparvi a pezzi, come avviene quando si è repressi o maltrattati: è piuttosto la gentile benevolenza che non solo cerca il bene per gli altri ma anche per se stessi. Infatti chi vorrebbe essere la vittima del sacrificio di un altro?

Vera amicizia e matrimonio è condividere le cose buone, come l'abbondanza, le risate e la pace. In passato voi furbi e laboriosi avete viaggiato sulla terra per convertire altri alla vostra civiltà puritana, ma avete reso milioni di uomini miseri e sradicati dal loro modo di vivere. Non è per niente che io sono raffigurata con il disco solare tra le corna di una mucca. Non disprezzateMi in questa forma, perché come mucca ho quattro zampe e posso dormire in piedi, mentre gli umani bipedi soffrono di squilibrio.

Io do il Mio latte con generosità e ho la saggezza di rimanere dove sono, sia a mangiare l'erba o in meditazione, che è quello che voi chiamate a ruminare. Voi andate troppo in giro nelle vostre menti e con i vostri corpi. Siate pacifici. Siate felici. E in questo modo, attraverso la dolcezza, troverete il potere; attraverso la quiete, progredite, e vivendo pienamente ogni momento, avete abbondanza per tutti i tempi. Sappiate che Giove stesso appare come un toro, così come Serapide.

Eppure nessuno di questi Dei, né io stessa, che ci manifestiamo in queste forme animali deriviamo la nostra forza e salute uccidendo e mangiando i Nostri simili. Voi mi chiedete la salute. Fate altrettanto. Siate felici! Perché se siete felice ora - siete felice per sempre. A gioire nell'Eterno Adesso è il Mio segreto. Il Mio Amore dimora, perché è l'Amore della Madre di Tutti.

Sull'altare, drappeggiato in oro, ci sono 4 candele accese, un contenitore con l'incenso acceso, uno specchio, un calice di vino rosso, piccole pietre di sole gialle e uno scettro d'oro con una pietra viola nella parte superiore. Due Maghe indossano la Corona di Hathor, (il disco solare tra le corna di mucca), e abiti verdi e oro. Due Maghi indossano corone di alloro, e vesti verde e oro.  I praticanti indossano corone e abiti verdi e oro. Il primo praticante è vestito di bianco.

Primo Mago: Compagni seguaci degli Dei Olimpi, eseguiamo la magia cerimoniale del possente pianeta Giove e delle sue lune. Possiamo noi ricevere i doni planetari di sovranità, nobiltà, amicizia e successo.

Prima Maga: Per godere di noi stessi con piena espressione abbiamo bisogno di governare con amore, di essere generosi nel successo, di riconoscere la nobiltà negli altri e di condividere l'amicizia con tutti gli esseri. Per questa espressione interiore di Giove abbiamo bisogno di rivolgerci alla dea egizia dell'Amore e della Gioia, la Grande Hathor. I Sacerdoti d'Egitto dichiararono a Solone il Saggio che i Greci erano come bambini intelligenti. Gli egiziani veneravano la saggezza del cuore.

Primo Mago: Che Giove ed Hathor siano invocati. (traccia il segno di Giove nel sud-ovest, offre incenso) Offro incenso al Dio Giove. Possente Giove che impugni l'Egida, il Tonante, Apportatore di potere e risa, concedici grandezza e maestà. Dacci il Tuo dono di penetrare in tutte le creature, perché l'amore è realizzato solo attraverso l'identità.

Secondo Mago: Giove cambiò la sua forma molte volte per amore delle donne. Minerva, figlia di Giove e di Metis, illustrò le metamorfosi del padre in un grande quadro ricamato in lana. Un'aria di maestà emana dalla Sua interpretazione di Giove come Monarca dell'Universo. Lei raffigurò Asteria alle prese con un'aquila che l'aveva afferrata, e Leda giacere supina sotto le nivee ali di un cigno. Aggiunse nella sua opera l'immagine di come Giove, sotto forma di satiro, donò alla fiera Antiope una coppia di gemelli, e di come, con le fattezze di Anfitrione, godeva di Alcmena: di come, cambiato in pioggia d'oro, sedusse Danae, e di come la figlia di Asopo Lo percepì in una fiamma scintillante. A Mnemosyne, Memoria, apparve nelle vesti di un pastore e a Dione come un serpente maculato.

Prima Maga: Era la Dea nella donna quello che Giove sempre cercava. E Lei è Hathor e Giunone e tutte le Dee. Perchè sappiate che c'è una trasformazione della Dea per ogni cambiamento del Dio, che sia Egli Giove, Pan o Proteo. Conosciamo Hathor ed Io come mucche, Muth come avvoltoio e Kundalini come una fiamma di fuoco.

Seconda Maga: (traccia il segno di Hathor e offre incenso) offro incenso alla dea Hathor! Ascolta le parole della tua Sacerdotessa, come ti evocavano gli antichi nelle sacre scritture, 'l'uscita alla luce del giorno'. "Hathor, Signora di Amentet, Signora di Ta-Tchesert, Occhio di Ra, bella di faccia nella barca di milioni di anni, la dimora della pace, Creatore di legge nella barca dei favoriti, noi lodiamo Hathor, la signora di Amentet, e rendiamo omaggio a Mehurit. Le porte del cielo sono aperte per noi, le porte della terra sono aperte per noi, e il primo tempio è stato accessibile per noi. Ecco, noi siamo custoditi e curati, noi siamo liberati ".

Prima Maga: "mi inginocchio davanti al Dea Hathor che siede su un albero. Io adoro la Dea nel suo santuario. Ho acquisito padronanza sul mio cuore. Ho acquisito la padronanza del mio seno. Ho acquisito padronanza di tutto il corpo. Ho acquisito la padronanza dell'aria. Ho acquisito la padronanza sulle cose che è stato ordinato di fare sulla terra. In un luogo pulito mi siedo per terra sotto il fogliame della palma da dattero della Dea Hathor, che abita nel Disco spazioso quando avanza verso Annu, ed ho i libri delle parole divine del Dio Thoth. Io mi porrò nel percorso del vento come una guida che è ben preparata. "

Seconda Maga: Siamo viaggiatori puri. Ecco, O Ahi, Ecco, O Ahi. lasciaci essere tra coloro che seguono la dea Hathor.

Primo Mago: Le Parole di Potere sono state pronunciate. La magia è cominciata. Chi di noi metterà in atto le quattro trasformazioni della Donna che ottiene i doni del pianeta Giove?

Primo Partecipante: io reciterò questi ruoli così che possiamo condividere questi doni.

Prima Maga: E' necessario che tu viaggi a ritroso nel tempo fino all'Età dell'Oro. Ad ogni sarai una donna che Giove ha amato, cambiando la sua forma apparente.

Primo Partecipante: Mai! Come potrò sopportare l'ira del Dea Giunone che perseguitò queste donne e la loro prole con ferocia senza precedenti?

Prima Maga: Come? essendo Giunone!

Primo Partecipante: io, un umile mortale? Impossibile.

Prima Maga: Non è così. Attraverso la Dea Hathor, riceverai la saggezza del cuore per poter riconoscere il Dio in ogni differente creatura. E così facendo agirai virtuosamente, perchè ricevere il Dio è anche accettare di sua moglie Giunone. Infatti i due sono una cosa sola. Abbi coraggio! Olimpi, esseri umani e tutte le creature, che siano tori o cigni o serpenti, siamo tutti figli della nostra Dea Madre. Fidati di Hathor.

Primo Partecipante: possa Hathor benedirmi ed ispirarmi.

Secondo Mago: La tua prima trasformazione è la più vicina nel tempo, nella nostra Età del Ferro. Ti identifichi con Elena, figlia di Giove e di Leda che il saggio chiamò Nemesis. Leda dalla folta capigliatura, dopo la sua beata unione con Giove, sotto forma di cigno, diede alla luce due uova d'oro. Dal primo uscirono Gemelli, Castore e Polluce. Il secondo portava un terzo figlio, Elena, una meraviglia per gli uomini.

Alcuni dicono che Hermes, in obbedienza alla volontà di Zeus, rapì Elena e la portò in Egitto, affidandola a Proteo, il re degli Egiziani perché la nascondesse. Poi creò un simulacro di Elena come Regina di Sparta e fu questo simulacro che Paride rapì e portò a Troia. Che Helen scegli di essere, la fatale Elena che ha causato la guerra di Troia, o l'Elena che ha soggiornato in silenzio in Egitto a meditare nel tempio di Hathor?

Primo Partecipante: Per molte vite ho vissuto pienamente come una donna, amorevole e premurosa, sposandomi e generando figli. Tale è il modo delle donne. Ma ora cerco una nuova vita di successo. Un cigno è la creatura più bella della natura, scivola facilmente attraverso la vita e si specchia in acque tranquille. La mia anima desidera galleggiare in alata bellezza, lontana dalle cure terrene. Scelgo di meditare nel tempio di Hathor.

Mago 2: Ah, ma chi era la vera Elena?

Primo Partecipante: Me stesso in Egitto! Perchè la mia anima era lì, mentre il mio corpo, che non è altro che un simulacro mortale, diede alla luce figli di Paride a Troia. Dove è l'anima, c'è vera espressione.

Musica. Beethoven "6" o "8" Sinfonia, Mozart "Sinfonia Jupiter" o "Jupiter" di Holst  sono adatti.

Secondo Mago: Accetta questo specchio. Hai ottenuto l'elemento Acqua, il successo che viene da una bella tranquillità. Da ora in poi hai il dono di attirare tutti gli esseri a te grazie alla bellezza della tua anima. Il tuo viso brillerà come brillava quello di Elena, che indossava un gioiello sulla fronte, da cui emanava luce perpetua. Ma ricorda che Hathor appare anche come una mucca e  ippopotamo. La bellezza risiede nell'anima di ogni creatura.

Primo Mago: Spostati indietro nel tempo all'Era del Toro, e impara della tua seconda trasformazione, come Europa, figlia di Agenore, re di Tiro. Sulla riva del Sidonia la figlia del potente monarca era solita divertirsi, accompagnata da un corteo di vergini di Tiro. Il grande Giove si innamorò della bella principessa. Maestà e amore, ma anche discordia, né può continuare a lungo nella dimora stessa.

Egli dunque, il Padre e Sovrano degli Dei, la cui mano destra è armato di tre lampi, che con un cenno scuote l'universo, lasciando da parte la dignità dell'impero, prende le sembianze di un toro, e mescolandosi con un mandria presso la riva, muggisce, e saltella sull'erba tenera. Il suo colore è quello della neve non macchiata dal calpestio dei piedi nè dalle raffiche del vento del sud che rilasciano acqua. Il suo collo si erge in rotoli di grasso, e la doppia giogaia è appesa tra le spalle. Le corna sono davvero piccole, ma come si potrebbe credere che siano state lucidate a mano, e più trasparenti della gemma più brillante. Nessun nastro sulla sua fronte, i suoi occhi non hanno nulla di formidabile, ma ogni sguardo esprime la pace.

Mago 2: La figlia di Agenore ammira la sua bellezza, e si meraviglia che Egli non minacci di attaccare. In un primo momento ha paura di toccarlo, sebbene sia così docile, ma ben presto si avventura più vicino, e porge fiori alla sua bocca bianca. L'amante gioisce, e finché Egli può godere il piacere sperato, le bacia le mani; scarse, ah scarse fa a rimandare il riposo. E ora lui esulta e gioca nel verde dei prati: ora rotola il suo corpo bianco nella sabbia gialla, e osservando che le paure di lei se ne sono andati, offre a volte suo petto per essere accarezzato dalla sua mano vergine, china a volte sue corna in ghirlande floreali.

Primo Mago: E ora la principessa, non sapendo da chi è incalzata, con coraggio gli sale sulla schiena. Il Dio dolcemente avanza dalla terra e dai prati verso il mare, e prima con portamento ingannevole tuffa i suoi zoccoli tra le onde. Quindi ancora più furtivamente, si immerge improvvisamente, e porta il Suo premio nel mezzo del mare. La ninfa spaventata guarda indietro verso la riva che aveva lasciato. Con la mano destra si afferra al Suo corno, l'altra è poggiata dietro, sulla Sua groppa. Le sue vesti scompigliate sono gonfiate dal vento, svolazzano come uno strascico dietro di lei.
Primo Mago: Il toro portò Europa a Creta, dove assunse la forma di un uomo e la corteggiò. La ninfa acconsentì, sebbene una volta avesse voto di nubilato perpetuo. Gli diede tre figli, Minosse, Sarpedonte e Radamanto, i cui templi possono essere visti anche oggi. E la principessa diede il suo nome al continente europeo. Come Europa, che cosa ottieni?

Primo Praticante: La risata! C'è qualcosa nel racconto che è così coinvolgente, così naturale, nei metodi dell'astuta Divinità e nella vergine e il suo voto non mantenuto! In un primo momento ho pensato chi potrebbe seguire così un Dio, dopo aver praticato il percorso severo e virtuoso di Saturno?

Ma poi ho sentito, i più potenti sono i più umili, i più gravi possono ridere di più, e si trovassero tanti amori e vincessero una serie di buoni amici, non può essere sulla propria dignità! Infatti, se il Sovrano degli dei olimpici può permettersi di rotolare sulla schiena, come un toro in verdi praterie, di fare capriole e saltellare in un tale modo poco regale - Lui è un vero Re, e chi siamo noi per essere puritani e pedanti ? Io, Europa, ho dei ripensamenti riguardo il nubilato perpetuo per orgoglio. Accetto Giove! Mi fa ridere.

Il Primo Mago offre al Partecipante il calice di vino.
Primo Mago: Hai guadagnato l'elemento della terra, il frutto della vite, che porta l'amicizia e risate. Mai più sarai solitario, anche quando sei solo.

Il Primo Partecipante beve dal calice che è passato in giro da uno all'altro fino a quando tutti hanno bevuto da esso.

Seconda Maga: Impara ora dalla tua terza trasformazione in Danae, nell'Età del Bronzo. Acrisio era pieno di terrore perché un oracolo aveva predetto che un giorno sarebbe stato ucciso dal suo stesso nipote, nato dalla sua bella figlia Danae. Così l'ha costretta a essere rinchiusa in una torre di bronzo. Giove si innamorò di Danae e, anche se tenuta lontana dagli uomini mortali nella torre di bronzo, non era immune all'intervento divino del monarca. Mentre Danae sedeva piangendo la sua crudele vita di prigionia, Giove si trasformò in pioggia d'oro, ottenuta da sua Madre, Rea, che è Ops, dea della ricchezza. Grazie all'unione celeste con questa doccia splendente, Danae diede alla luce, un semi-dio, Perseo.

Fu salvata dalla sua prigionia, e Perseo divenne un eroe possente e compassionevole. Amato della sua sorellastra Minerva con la Sua Testa di Gorgone, salvò la principessa Andromeda, che ora brilla luminosa nel cielo della notte.

Seconda Maga: Che effetto ha questa trasformazione su di te, come Danae?

Primo Partecipante: Molto diversa da quella di Europa. Qui non trovo niente da ridere, piuttosto santo timore. Dalla Pioggia Dorata sento un brivido scorrere dentro di me dalla cima della testa attraverso il mio corpo fino alle piante dei piedi. Come Danae, accetto Giove, come Egli piovve sopra di me come oro ardente. La mia anima si sente esaltata e il mio corpo si rinnova alla Fontana di Fuoco sempre vivo. Conosco la natura dell'amore celeste, attraverso la mia unione con Giove. Non è solo una parte di me stessa, ma illumina totalmente ogni atomo della mia anima e del mio corpo, ora uniti dallo Spirito di Fuoco che è sceso su di me dall'alto, e mi ha liberato dalla mia bronzea prigione di ignoranza e di morte.

Seconda Maga: (offre al Partecipante le pietre dorate) Accetta queste pietre di sole, emblemi dell'Elemento del Fuoco, la Doccia d'oro. Hai ottenuto la Nobiltà. Da ora in poi sentirai il fuoco glorioso della vita dentro di te, in unione con il flusso attraverso tutte le creature e gli esseri, e all'interno di queste pietre, animata nei palmi delle tue mani. Tutto diventerà vero oro al tuo tocco, portando abbondanza a coloro le cui vite toccano la tua.

Prima Maga: Chi può avvicinarsi a Giove salvare senza il consenso di Giunone? E nessuno osa affrontare la luminosità della Regina del Cielo senza l'aiuto di Giove gentile. Poiché entrambi sono sovrani nel matrimonio e noi siamo tra i loro discendenti. Ascolta la tua quarta trasformazione, come Juno, che si manifesta attraverso Sua Figlia, sacerdotessa di Giunone. Durante il regno di Saturno nell'Età dell'Oro, Giove volle portare l'età dell'Argento, della Femminilità. Egli non era insensibile al fascino della Dea Madre di Argo, la dea Giunone. E per guadagnare con più potenza la sua fiducia, Egli si trasformò in un cuculo, e sollevò una grande tempesta rendendo l'aria insolitamente fredda. In questa forma andò alla Dea, tutti brividi. Juno provò pietà per il cuculo, e lo mise nel suo grembo. Ottenuto questo, Giove riprese la sua forma originale, e ottenne la realizzazione dei suoi desideri, dopo aver fatto una solenne promessa di matrimonio.

Seconda Maga: Le nozze di Giove e Giunone furono celebrate con la massima solennità: gli Dei, tutta l'umanità e tutta la creazione bruta parteciparono. Giunone, chiamata anche Olimpia, Domiduca e Februa, è la Dea di ogni potere e impero, e patrona di tutte le ricchezze. Lei è Regina del Cielo e ha creato dal suo seno la Via Lattea. Presiede il matrimonio e il parto, e benedice le più fedeli e virtuose del suo sesso. Siede su un trono o in un glorioso carro, con un diadema sul capo, e uno scettro d'oro nella mano destra. Pavoni sono accanto a Lei, e un cuculo appollaiato sul suo scettro. Dietro di lei, Iris mostra i mille colori della sua aura bellissima, sotto forma di un arcobaleno. Ora rispondi, cosa impari dalla tua trasformazione, come Figlia di Giunone?

Primo Partecipante: come figlia e Sacerdotessa della Mia Madre Divina, so che la sovranità senza compassione è indegna. La Regale Giunone sentì compassione per un cuculo infangato e tremante, e lo mise sul cuore. E così, del tutto inaspettatamente, ha trovato il suo vero Sposo, il Grande Giove. Osservo anche che Giove comprese bene la sua natura compassionevole, nascosta dal suo velo di autorità, e per questo abbia voluto sposarla sia stato in grado di farlo. Perché Lei non avrebbe accettato il Re degli Dei, in nessuna forma più grande!

Musica.

Prima Maga: (consegna lo Scettro al Partecipante) Accettare questo scettro della sovranità, per aver acquisito l'Elemento dell'Aria. Da ora in poi avrai il dono di usare l'autorità con dolcezza: la potenza con discrezione, e avrai successo in amore e nella vita!

Tutte le mani si uniscono e si muovono in una danza circolare fino a quando un flusso di potere d'oro si fa sentire nella testa e nel cuore fino a raggiungere ogni parte dell'anima e del corpo. Luci colorate arcobaleno può essere visto. Il resto del vino è condivisa quando il cerchio è seduto.

Prima Maga: Compagni figli e figlie di Giove e Giunone, e di Hathor, contempliamo i loro doni.

Contemplazione

I doni delle divinità vengono mandati in radiazioni a tutti gli esseri e alle persone in particolare necessità. I report sono condivisi.

Primo Mago: Rendiamo grazie a Giove e Giunone e Hathor.



Fonti: "Metamorfosi" di Ovidio, trad. Giuseppe Davidson, London, 1748. "Il Libro dei Morti", trad. E. A. Wallis Budge, Dover Publications. "La Biblioteca", Apollodoro, trad. James G. Frazer, Loeb Biblioteca Classica. "Un Dizionario Classica", Lempries, 1812. "Esiodo, gli Inni omerici e Homerica", trad. Hugh G. Evelyn-White, Loeb Biblioteca Classica.

lunedì 16 aprile 2012

Magia di Mercurio e Sophia


Urania, Magia Cerimoniale della Dea
Liturgia della Fellowship of Isis  di Olivia Robertson

Parte III. Magia Planetaria

Magia di Mercurio e Sophia


Rituale no. 8

ORACOLO DELLA DEA SOPHIA 


Sacerdotessa: (Invocazione) Divina Sophia, Triplice Dea della Saggezza, che è lo Spirito Santo della Verità; scendi su di noi con le tue bianche ali della Colomba, e dacci il Tuo Diadema di Stelle! Noi ti cerchiamo, perché tutti devono cercare la Verità. Tu sei nascosta a noi dal velo che divide la realtà dal suo riflesso. Sposa divina, aiutaci a nascere di nuovo, affinché possiamo conoscere la nostra immortalità.

Oracolo: Non è facile penetrare il Mio velo. La seconda nascita è preceduta dalla seconda morte, la fine di ignoranza e illusione. Tutto ciò che vedi e senti e percepisci, non sono altro che i sensi fantasma della mia controparte, Mia Figlia, che è la Mia Anima. Lo Scaltro Mercurio, tuttavia, vi insegnerà a raggiungere la Mia Sfera con la sua arguzia e velocità! Mi deruba quando volto la schiena, ma quando io lo fronteggio, se ne sta immobile, con gli occhi bassi. Per raggiungere il Mio Ruscello, il percorso curvo è il modo più diretto per raggiungerMi: è l'eresia che nasconde la verità: ed è il viaggio a ritroso che vi porterà in avanti. Quelli spiritualmente orgogliosi corrono verso di me e sono accecati dalla Mia Luce. I furbi, che seguono il percorso deviante di Mercurio, lo Psychopompos, Mi raggiungono quando i Miei occhi sono chiusi. Le vie della notte sono più sicure, il sentiero basso più sicuro del cammino che si innalza verso la vetta della montagna.

Sicuramente Mercurio mi conosce, non sono forse sua Madre, Maia? Io sono la Dea timida nella caverna oscura che è la Matrice della Luce. Se volete trovarmi, guardate sopra la vostra spalla sinistra, muovetevi contro il percorso del sole, guardate i simboli a testa in giù, e camminate all'indietro verso il futuro! Io nascondo la mia saggezza nelle storie che racconto ai bambini prima di dormire. Le scienze descrivono i fatti con chiarezza: ma la Verità Interiore, è nascosta nella favola e nel paradosso.

Gli studenti dei misteri occulti sono i figli nascosti della velata Sophia. Eppure, come proseguite il vostro viaggio tortuoso attraverso il labirinto del pensiero concettuale e dei simboli mistici,  ricordate che senza amore e senza la legge, tutta la vostra conoscenza non solo è priva di senso, ma pericolosa. Perchè l'Universo si basa sulle fondamenta della legge, e il Dio Padre applica la legge. Mio figlio e La Sposa, Pneuma, offrono Amore e Verità. Con l'Unione di Verità, Amore e Legge troverete Sapienza. Avrete inoltre riacquistato la felicità della farfalla e del fiore.

Magia Planetaria: Mercurio e Sophia

Sull'altare centrale: un triangolo giallo e al suo interno, un recipiente con carboncino che arde, una piuma, e un ramo verde. Sulla destra del triangolo c'è una sfera di cristallo, e sulla sinistra, un fiore bianco. Il Mago indossa una tunica blu con stelle come insegne e una mitra d'argento. Egli tiene il caduceo, una bacchetta intrecciata 3 volte con un serpente d'oro e un serpente d'argento, con una sfera alata sulla punta. La Maga indossa una tunica bianca e un mantello grigio-tortora, con una colomba come insegna. Lei indossa una mitra di stelle. I partecipanti in cerchio intorno all'altare indossano abiti gialli e mitre. Il/la Candidato/a è al di fuori del cerchio. E' vestita/o di bianco e un velo bianco nasconde il viso. Un gong sta alla sinistra dell'altare.

Mago: Cercatori della Verità, siamo qui riuniti nel nostro cerchio per effettuare la Magia Planetaria di Mercurio e Sophia. Il Magus richiede un alunno, in modo che tutti noi possiamo imparare attraverso le prove subite dall'Aspirante. Chi sceglie di imparare la nostra magia sacra?

Candidato: Io sono disposto ad imparare.

Mago: Qual è la tua intenzione?

Candidato: affrontare la realtà e quindi riconoscere la sua bontà.

Maga: La Realtà contiene i Grandi Assoluti, e senza chiari fini spirituali, il significato del Sentiero di Mercurio è irto di insidie abilmente escogitate! Ascolta allora le sagge parole del tre volte Santo Ermete Trismegisto, da "Il Divino Pimandro".

Mago: Ogni anima è immortale e sempre mobile. L'anima è generata da una certa Essenza, non da materia; essendo una cosa incorporea, ed essendo nato da una cosa anche incorporea. L'anima è eterna Essenza intelligente, con intelletto come sua ragione particolare. Attraverso il suo proprio pensiero adatto a se stessa, l'anima acquisisce armonia. Ci sono poi Essenza, Ragione, Comprensione e Pensiero! E sii anche essere buono, O figlio! I Buoni filosoferanno in modo eccellente.

Candidato: Così vengo a sapere che bontà deve essere congiunta con l'intelletto, e che intelligenza essenziale può essere ottenuta. Che cosa devo studiare, che possono realizzare la mia intenzione?

Mago: E' necessario rispondere a tre domande.

Candidato: Chiedi a loro! I miei insegnanti mi hanno già dato le risposte, attraverso lunghi anni di istruzioni.

Mago: Le risposte sono davvero evidente allo studente più giovane. Sono le domande ad essere così impenetrabilmente oscure, così intrecciate con enigmi, che solo un pazzo o un genio possono anche capire quali sono le domande!

Candidato: Ho seguito il Sentiero di Mercurio, di Hod, dalla mia giovinezza, con Insegnanti cabalistici e alchemici ben versati nei sistemi più complessi dell'occulto. Esponetemi le vostre domande, e siano esse portate all'estremo della perifrasi come è stato per il Nodo Gordiano, comunque, Ragion Pura e volontà logica, come un tema è seguito attraverso le dissonanze contrappuntistiche di una fuga, trovano l'oro puro della Verità.

Mago: Tutti questi sistemi ti sono stati insegnati non sono che paragoni per aiutare la mente a trovare ciò che è oltre la sua piccola portata. La Sfera della Sapienza trascende tutte le nostre scienze, siano esse occulte o empiriche. Sono le Cause che stanno dietro gli effetti che hai bisogno di cercare. E le Cause si riflettono nel nostro regno terreno attraverso simboli, che noi chiamiamo oggetti, come un albero - un ruscello - una farfalla. Per te, al fine di penetrare nel mondo reale della Divina Sapienza, Sophia, è necessario prima capire i modi della mente, di Mercurio. Ecco la prima domanda.

1 Partecipante colpisce il gong una volta.

Mago: Ecco il mio bastone misterioso, il Caduceo di Mercurio. Che cosa simboleggia?

Candidato: Chiara è la risposta, data dai miei insegnanti occulti. I due serpenti in oro e argento intrecciati attorno all'asta, rappresentano Fuoco e Acqua, Sole e Luna, Poteri Positivi e Negativi. Questi vengono portati all'armonia dalla polarità attraverso l'asta centrale. I miei Insegnanti Alchimisti mi hanno insegnato che il Sole è rappresentato dal sulphur, la Luna, dal sale: e che quello che li unisce in armonia è Mercurio. Mercurio conduce i due Poteri all'Oro Filosofico, il Sole Interiore, simboleggiato dal Disco Alato. L'asta rappresenta anche la colonna vertebrale, e dove questi serpenti si incrociano tre volte, ci sono i tre centri psichici, la Fronte Alata, il Cuore radiante e il grembo e plesso solare, sede del potere.

Mago: Che cosa significano questo Bastone e questi insegnamenti per te stesso?

Candidato: Niente! Questa è la risposta onesta. Esausto per il molto studio, io sono privo di ispirazione. Eseguite per me, io prego tutti voi, l'invocazione di Mercurio, che la mia mente sorda possa trovare le sue ali!

Musica - Stravinskij 'Firebird Suite,' Mahler 'Quinta Sinfonia' o Bach 'G Minor Fugue' sono molto adatti.

Il Mago solleva in alto la bacchetta sopra l'altare.

Mago: invoco il Dio Mercurio! Io canto di Hermes, Figlio di Zeus e Maia, signore di Cillene e dell'Arcadia ricca di greggi, Messaggero degli Immortali che porta la fortuna, che Maia generò, la ninfa augusta dalle belle trecce, una Dea timida perché evitava la compagnia degli Dei Beati e viveva all'interno di una profonda ombrosa caverna. Mercurio che hai inventato la prima lira dal dolce suono, dacci le Tue abilità! Tu che hai le ali sulla fronte e ai piedi, donaci menti brillanti e pensiero veloce! Elargisci a noi quell'ispirazione che si erge oltre la nostra logica pesante e conflittuale. Tu sei chiamato ladro delle vacche di Apollo, che sono le nuvole, perché per intuizione tutto è goduto senza possesso, segreto o limiti. Che la Danza dei Serpente ti sia offerta!

Danza dei Serpenti. Una linea di ballerini, tenendosi per mano, si intreccia con un'altra linea, come nella danza folk "In e Out the Arches". Colori Psichici di mutevole opale possono essere visti attorcigliarsi come serpenti.

Candidato: potrei ridere di gioia! Ora vedo! Per superare i limiti dell'intelletto, l'anima ha bisogno di movimento ritmico. Vedo colori che compenetrano ogni sfera, perchè l'azzurro di un arcobaleno si ritrova in un altro sia in alto che in basso! E ogni nota di questa musica ha la sua controparte, attraverso le ottave, in ogni sfera. Questo è il segreto della lira di Mercurio, che silenziosamente racconta la storia attraverso questo Caduceo.

Mago: Come può il Mago viaggiare per le sfere attraverso la comprensione di questa legge di risonanza?

Candidato: Come hanno fatto questi Danzatori, attraverso la respirazione e il movimento ritmico, raggiungendo l'equilibrio attraverso radiazioni interagenti. Così il serpente d'argento è bilanciato con il serpente d'oro. La mente è in armonia con le passioni. E' nel punto di equilibrio tra queste due forze si ottiene la creatività. Così i viaggi di Mercurio sono in realtà la salita e la discesa della coscienza attraverso tutte le sfere dell'essere. Il disco comprende coronamento delle sfere, perché è il Pleroma - Tutto-Essere, Tutto-Mente, Tutto-Bontà. Questa è la vera risposta!

Mago: E' la tua risposta. Perché a ogni anima è concessa una risposta diversa a una domanda diversa. Ma non abbatterti! Hai capito che cosa è necessario per te, e così hai superato la prima prova. Il Sentiero di Mezzo è la via che hai scelto.

1 Partecipante colpisce il gong due volte. Il Mago consegna il bastone al candidato.

Mago: Svela per noi ora il secondo enigma!

1 Partecipante colpisce il gong una volta.

Mago: Ecco, questo Triangolo Giallo sopra l'altare, e al suo interno un fuoco su carbone, una piuma di uccello trovata per terra, e un ramo verde. Per aiutarti, ascolta le parole dalla Santissima Trinosophia del Conte di Saint Germain: "Un manto azzurro trapunto di stelle aveva sostituito la mia veste di lino. Un altare giallo di fronte a me, da cui una fiamma si alzava non avendo altra sostanza per la sua alimentazione che lo stesso altare." In un disegno il Conte illustra l'altare come triangolare. "Una torcia accesa gli stava accanto, splendente come il sole, si librava sopra di essa un uccello con le zampe nere, il corpo argenteo, la testa rossa, ali nere e un collo d'oro. Stava in costante movimento, senza però usare le sue ali. Poteva volare quando era in mezzo alle fiamme. Nel suo becco un ramoscello verde. Altare, uccello e torcia sono il simbolo di tutte le cose. Nulla può essere fatto senza di loro. Essi stessi sono tutto ciò che è buono e grande." Pensa bene. Qual è il nome dell'altare? E degli uccelli? E cosa sono uccelli, torcia e ramo nel linguaggio arcano?

Candidato: Sono grato ai miei insegnanti dei Misteri per avermi preparato a questa prova! L'uccello è l'Ibis, Thot, Dio della Sapienza, il Mercurio  egiziano. Poiché il Mercurio dei Filosofi rimane in uno stato di sospensione solo in mezzo al fuoco. I piedi e le ali nere simboleggiano la terra, il corpo d'argento, l'acqua, la testa rossa, il fuoco, e il collo d'oro, l'aria. L'uccello è anche chiamato Ampheercha degli Alchimisti da cui deriva la Pietra Filosofale. Il ramo verde è l'Acacia della Rinascita attraverso la trasmutazione. L'altare è chiamato Athanor, quello che contiene. La Torcia è derivata da esso e si chiama Lux, la Luce attraverso cui si trasmuta l'uccello nella sua vera essenza, l'oro alchemico.

Mago: Hai studiato bene e possiedi una memoria eccellente. Ma dimmi, che cosa significano questi simboli per la tua anima?

Candidato: Niente. Non sento elevazione dello spirito, né desiderio dell'anima. Vi prego invocate per me Hermes di Grecia. Colui che guida l'anima attraverso le sfere, e che la mia anima possa risvegliarsi.

Mago: Hermes dalle ali luminose, che hai condotto l'anima errante di Persefone dalle tenebre dell'Ade, dove Lei governa come Regina, verso gli Olimpi cieli di Sua madre Demetra del grano fecondo, ascolta le nostre preghiere e, come Psychopompos, aiuta le ali della nostra anima a crescere e dacci volo spirituale!

Il Mago offre incenso ad Hermes sul fuoco. Ogni partecipante fa lo stesso a sua volta. Passando da sinistra a destra intorno all'altare. La Maga tiene le mani sul fuoco, mette le mani sul capo di ogni partecipante, a turno, davanti l'incenso. A ciascuno dice queste parole:

Maga: Ricevi il Potere di Maia della grotta buia e ombrosa, Madre di Hermes, Madre della luce!

I partecipanti possono sentire potere freddo nelle loro teste e potere caldo lungo le loro spine dorsali.

Candidato: Rendo grazie a Maia ed Hermes! Ora i miei Occhi Interiori sono aperti. Ora so che la luce viene dalle tenebre. Tutta la mia formazione non è che il riflesso del Reale. Non posso sapere nulla, salvo attraverso la Fonte Divina. Riconosco l'uccello come la Fenice che rinasce dal Fuoco della Creazione. Il ramo verde è la Natura. L'altare appare come passato, presente e futuro all'Intuito dell'iniziato figlio di sua Madre, la Phoenix. Ora ho la risposta giusta!

Mago: Hai dato la tua risposta fedele a te stesso. Hai scelto la via della Natura. La seconda prova è passata.

1 Partecipante colpisce il gong due volte. Il Mago offre al candidato il ramo verde.

Maga: ascolta la terza domanda. Guarda su questa sfera di cristallo e questo fiore bianco sopra l'altare, su entrambi i lati, il cristallo alla tua destra, il fiore alla tua sinistra. Qual è il loro significato?

Candidato: Ho la fortuna di avere Insegnanti Gnostici. La sfera di cristallo, che gli Alchimisti associano con Mercurio, per il Mistico rappresenta la Superiore Sophia Epinioa, lo Spirito Santo. Come insegnato da Simon Mago, la Epinioa scende attraverso le sfere per acquisire esperienza. Come la Dea diventa umana è chiamata Pneuma, anima. Lei scende ancora più in basso ed è definita l'Inferiore Sophia Achamoth. Come tale essa è simboleggiata da questo fragile bianco fiore suscettibile di malattia e morte. Da lì Lei viene condotta verso l'alto da Hermes con la sua bacchetta, da Orfeo con la sua lira, o da Christos con il suo pastorale. Il Cabalisti definiscono questa salita da Malkuth a Kether, entrambi gli aspetti della Dea. Quando i Suoi tre Aspetti sono in armonia, lei è la Trinosophia, e come tale crea il Demiurgo.

Maga: Che cosa è questo Demiurgo?

Candidato: mi è stato insegnato dai miei maestri gnostici che la Sofia modella il Padre e Re di tutte le cose, il Demiurgo che crea, guidato dalla Sua Madre Divina. Lui è sotto la Sophia e al di sopra del mondo materiale. Ci viene insegnato da Basilide: "Poiché ci governa il grande Arconte, il cui dominio si estende fino al firmamento, che crede di essere l'unico Dio e che non vi è nulla sopra di lui." E di questo Dio, Ialdabaoth, San Giovanni ci dice nell'Apocrifo: "Egli distribuì agli angeli parte del Suo fuoco. Ma nulla condivise della pura Luce del potere che aveva ereditato da sua Madre. Per questo motivo Egli dominava su di loro, a causa della gloria che era in Lui per via del Potere della Luce della Madre. Quindi si è lasciato chiamare 'Il Dio', rinunciando alla sostanza da cui era stato emanato ... ed Egli disse agli angeli: Sono un Dio geloso, oltre a me non c'è nessuno - così già indicando agli angeli sotto di lui che c'è un'altra Divinità: perché se non ce ne fossero, di cosa avrebbe dovuto essere geloso? La mia risposta quindi è che il cristallo rappresenta l'Immacolata Concezione incarnata nel Fiore Bianco: Sapienza, nata da se stessa.

Maga: Una risposta molto erudita, degno di un figlio di Sophia! Ma in verità questi insegnamenti non significano niente per te?

Candidato: Un po' di più rispetto alle altre due domande, ma perché, non so. Forse è perché immagino Sophia come mia madre, e riconosco nel Demiurgo mio padre! In caso contrario, questi insegnamenti strani sembrano una vera e propria fantasmagoria. Eppure essi evocano qualche risposta nell'anima. Esse richiamano alla mia memoria le parole di Gesù di Nazareth - Emmanuel, come registrato nel Vangelo apocrifo di San Giovanni: "Anche oggi mia Madre, lo Spirito Santo, mi prese da uno dei miei capelli, e mi portò via fino al grande Monte Thabor ". Vorrei  poter sperimentare una tale ascesa. Vi prego invocate per me lo Spirito Santo, la Triplice Dea Sophia!

la Maga alza le braccia in posizione di 'Y' davanti l'incenso.

Maga: scendi su di noi, Spirito Santo, tre volte santa Sophia! Vieni sia nelle nostre menti che nei nostri cuori!

la Maga si rivolge ai partecipanti, a turno, le braccia tese in segno di benedizione. La luce può essere visto come due ali bianche o circoletti di luce sopra ogni testa e intorno al cristallo.

Maga: Ascolta cosa S. Tommaso dice di Sophia nel suo Vangelo apocrifo.

1 Partecipante: la Fanciulla è la figlia della Luce, in cui consiste e abita la luminosità orgogliosa dei Re, e questa vista di lei è deliziosa. Lei risplende con Bellezza e Gioia. I suoi abiti sono come i fiori di primavera, e da loro si spande un dolce profumo. E nella Corona della Sua Testa è stabilito il Re che con la sua immortale ambrosia nutre, coloro i quali si fondano su di Lui; sulla testa di Lei si trova la Verità, e con i Suoi piedi Lei manifesta gioia.

2 Partecipante: E la Sua bocca si apre, e così giunge il Suo bene: 30 e due sono quelli che cantano lodi a Lei: la Sua lingua è come la tenda della porta, che ondeggia avanti e indietro per quelli che entrano. Il suo collo impostato secondo le misure che il primo Fattore ha prodotto, e le sue due mani significano e mostrano, proclamando la Danza delle Ere Felici, e le sue dita indicano le Porte della Città.

Partecipante 3: la Sua Camera splende di Luce, ed emana 
odore di balsamo e di tutte le spezie. E intorno a Lei, i suoi Sposi, il cui numero è sette, che Lei stessa ha scelto, La tengono. E le sue Damigelle sono sette, e ballano davanti a lei. E in numero di dodici sono quelli che La servono e che provengono dallo Sposo, che dalla vista di Lui possono essere illuminati.

Partecipante 4: E per sempre staranno con lei in quella gioia eterna, ed in quel Matrimonio in cui i principi sono raccolti insieme: e partecipano a quel banchetto di cui gli Eterni sono ritenuti degni: ed metteranno la veste regale e vestiranno abiti luminosi: e sia la Sposa che lo Sposo saranno in gioia ed esultanza. Ed essi hanno glorificato il Padre della Verità e la Madre della Sapienza.

Candidato: Finalmente la Gnosi albeggia nella mia anima. Il cristallo rappresenta la Verità, che è onnipotente a tutti i livelli. Il fiore simboleggia l'amore ed ha anche l'amore al suo interno, perché l'amore è onnipresente, nel cuore di tutti gli esseri e le esistenze. Dal matrimonio tra Verità e Amore nasce la Saggezza. Troppo a lungo abbiamo seguito il percorso del solo intelletto: possiamo tornare a Sophia, la nostra Fonte. Questa è la Gnosi.

Maga: Questa è la tua risposta, rilevante per il tuo vero bisogno. Hai scelto la via della saggezza. Hai superato la terza prova.

1 Partecipante colpisce gong due volte. la Maga offre il fiore al candidato.

Maga: ricercatori della verità, contempliamo i simboli di Mercurio e Sophia.

Contemplazione

I rapporti sono condivisi.

Maga: Inviamo pensieri di serenità e comprensione per tutti coloro che cercano.

Mago: Offriamo grazie a Mercurio e alla Sophia.




Fonti: "Il Divino Pimandro di Ermete Trismegisto", trad. John D. Chambers, Samuel Weiser, New York, 1975. "Esiodo, e gli Inni omerici", trad. Evelyn-White, Heinemann Ltd., London, Biblioteca Classica Loeb. "La religione gnostica", Hans Jonas, Beacon Press, Boston, Massachusetts. Il Nuovo Testamento apocrifo, trans. James, Clarendon Press, Oxford.


Magia di Venere e Vishnu


Urania, magia cerimoniale della Dea
Liturgia della Fellowship of Isis  di Olivia Robertson

Parte III. Magia Planetaria 

Magia di Venere e Vishnu

Rituale no. 7

ORACOLO DELLA DEA VENERE


Sacerdotessa: (Invocazione)  
"Aurea Afrodite, vieni a me!
Fiore della schiuma, sorgi dal mare amaro.
Ascolta le parole imploranti, ascolta e appari
Iside Svelata, e Rea, Binah, Ge!
Io sono la Tua sacerdotessa, rispondimi».

Oracolo: È giunto il momento in cui il vero matrimonio si manifesta sulla terra. Fino ad ora, gli uomini dipendevano emotivamente dalla loro madre, e dominavano le loro mogli e i figli. Il patriarca ha mantenuto la sovranità terrena totalmente per sé stesso, ma ha ceduto il dominio delle emozioni a sua madre. Così gli uomini hanno dominato il mondo attraverso il potere militare e politico, esercitato attraverso l'uso della tecnologia, dalla spada alla pistola alla bomba. Ma dietro le quinte le madri hanno governato il cuore dei loro figli, li tenevano emotivamente infantili, e sceglievano le mogli per loro. E il velo che celava il loro potere nascosto era superstiziosa ignoranza. Questo è comprensibile in epoche passate, quando l'umanità era ad un livello infantile. Ma ora una fase catastrofica è stata raggiunta.

Lo sviluppo della tecnologia scientifica ha superato lo sviluppo emotivo. E' come se i bambini in un asilo nido nel corso di una zuffa trovassero una pistola carica! Attraverso i secoli le Divinità hanno guardato e a volte aiutato il libero sviluppo della coscienza umana, in relazione anche ad altre forme di vita. Abbiamo occasionalmente proiettato simbolici drammi Misterici, utilizzando sulla scena terrena attori e attrici volontari. Per le Divinità questo mondo è l'ombra della realtà, una storia tessuta sul telaio del tempo e dello spazio. Per aiutare ogni fase progressiva, sono stati dati drammi diversi. Le divinità sono i genitori di tutti gli esseri sulla terra e, durante l'infanzia dell'umanità, è stata diffusa la storia di Madre dolente e Figlio massacrato.

I miti di Cibele e Attis, di Venere e Adone, di Maria e Gesù, hanno insegnato attraverso la catarsi. Chi ha sentito la tragedia nel proprio cuore ha visto la malvagità di guerre e persecuzioni. Questa è l'educazione del cuore, per infondere buone emozioni attraverso l'empatia. Ora nuovi misteri sono stati presentati dalle Divinità così rincuoratevi. L'umanità, dopo un'infanzia troppo lunga, ha raggiunto l'adolescenza. Arte e Natura sono finalmente adeguatamente rispettate. Sogni di anime gemelle, di matrimoni ideali di Dio e Dea, Cavaliere e Principessa, si stanno risvegliando in molte anime non come favole, ma come possibilità. I Veggenti fissano lo sguardo sulle due stelle di Sirio, e meditano su navi stellari e sul matrimonio ideale di Iside e Osiride.

Io vengo quando mi chiamate, sorgendo dal mare della galassia. Io sono la stella del mattino e della sera, e io sono la Via Lattea perché dal mio seno sgorgò il vostro universo. Io sono in tutti gli esseri, quindi sono raffigurata come una donna circondata da bambini alati. Unioni ideali di Dea e Dio, donna e uomo, animale con animale, producono creatività.

Sull'altare centrale drappeggiato con panno arancione ci sono una pentola di creta con carbone che brucia e un vaso di incenso, una conchiglia, un disco, una mazza e un fiore di loto o bianco. davanti l'altare è un arco. Mago e Maga indossano vesti arancioni e mitre dorate e la Maga indossa collane multicolori, orecchini, bracciali e cavigliere. I candidati indossano vesti scarlatte e giallo zafferano e ghirlande. 12 partecipanti sono vestiti in arancione. Il Primo di loro batte sul gong a sinistra dell'altare, due volte.

Candidato: queste manifestazioni possono essere opere d'arte, nuove idee - una rinata umanità migliore. Tutte le unioni creative sono divinamente ordinate, un riflesso del matrimonio divino di Lakshmi-Venere e suo Marito Vishnu-Eros.

Il Primo Celebrante colpisce il gong due volte.

Mago: Compagni cercatori di amore e bellezza, siamo riuniti per praticare la magia dell'Amore creativo per mezzo di Venere, il secondo pianeta.

La Maga getta incenso sul fuoco. Con la mazza traccia il segno di Venere sopra l'altare.

Maga: Bella Dea Venere, io Ti invoco! Ti offro questo incenso, in segno della nostra adorazione. Madre di Enea e della sua stirpe, delizia degli uomini e dei, Venere vivificante, sei Tu a far sì che sotto le rotanti costellazioni del cielo tutta la natura pulluli di vita. Attraverso di te tutte le creature viventi sono concepite ed escono a guardare la luce del sole. Davanti a te i venti fuggono, e al tuo arrivo le nuvole abbandonano il cielo. Per te la terra industriosa produce fiori soavi, per te ridono le distese del mare, e il cielo calmo risplende di luce diffusa. Non appena si manifesta l'immagine primaverile del giorno, e dischiuso prende vigore il soffio fecondatrice di Zefiro, allora gli uccelli dell’aria annunciano te, o dea, e il tuo arrivo, colpiti nel cuore dalla tua forza (vitale). Poi si scatena il ​​bestiame, corre per pascoli rigogliosi e attraversa impetuosi torrenti. Incantati dal Tuo fascino, seguono il tuo comando con desiderio ardente. Nel petto di ciascuno Tu infondi seducente amore.

Mago: Poiché Tu sola sei il potere che guida l'universo e senza di te nulla può emergere nel mondo illuminato dal sole splendente per crescere in gioia e bellezza, Tua è l'alleanza che cerchiamo. Fa sì che le feroci azioni di guerra per i mari e per tutte le terre, placate, abbiano pace. Infatti solo tu puoi giovare con una pace tranquilla ai mortali. Tale era l'Inno di Lucrezio.

Maga: Ascoltate le parole del Saggio Tolomeo sul pianeta Venere. "Se Venere da sola prende il dominio dell'anima, in una posizione onorevole lei rende i Suoi soggetti piacevoli, buoni, di lusso, eloquenti, ordinati, allegri, amanti della danza, avidi di bellezza, che odiano il male, amanti delle arti, appassionati dello spettacolo, decorosi, sani, sognatori di sogni piacevoli, affettuosi, benefici, compassionevoli, esigenti, facilmente conciliati, di successo e, in generale, affascinanti. "

Mago: per attrarre a noi i migliori doni della dea Venere, abbiamo bisogno di guardare in profondità in quell'amore creativo capace di cambiare forma attraverso innumerevoli eoni, modellato, incorniciato, diversificato, ma tutto attraverso l'atto d'amore. Chi interpreterà i ruoli di Sposa e Sposo, in modo che possiamo scoprire i segreti della rinascita?

I partecipanti Uomo e Donna si fanno avanti.

Mago: Sappiate che il mistero della reincarnazione è stato a lungo amato in India. Lakshmi, Dea di Buona Fortuna e Amore, è sorella di Venere. E' nata da un oceano di latte, portando un fiore di loto.

la Maga porge il ​​loto.

Maga: (offre incenso) invoco la dea Lakshmi. Tu che sei conosciuta come Madre del mondo, aiutaci con il Tuo amore. Dea dorata dalle quattro braccia, ispira questa a rappresentare la sposa. Ti offro questo incenso.

Mago: (offre incenso)  con Te su un loto d'oro c'è Tuo marito Vishnu. Vishnu, secondo Dio della Trinità, il Custode, che con le tue quattro braccia degli Elementi tieni la conchiglia, il disco, clava e loto, stai con noi. Dio dell'Arco, Ti invoco. Nato sulle ali dell'uccello Garuda con Lakshmi accanto a Te, portaci la creatività e la vita attraverso forme mutevoli. Aiuta questo Tuo figlio a rappresentare lo Sposo. Io ti offro questo incenso.

Sposo e sposa stanno accanto l'altare con Mago e Maga.

Mago: E' la natura dello Sposo amare il Molteplice. Tuttavia, così facendo, scopre l'Uno.

Maga: E' la natura della Sposa cercare solo l'Uno, eppure, in questo modo impara ad amare il Molteplice.

Mago: La Danza di Venere è la ricerca dell'amore. Lo Sposo si nasconde in miriadi di forme, e ne adora molte, che egli possa godere del gioco divino.

Maga: Decisa a rivendicare il marito, la sposa lo cerca. Per fare ciò, è costretta ad assumere molti travestimenti, come lui. Ma per lei questo non è un gioco. E' la danza della creazione.

Il Mago cala il cappuccio sul volto dello sposo e lo conduce al di fuori del cerchio: la Maga vela il volto della sposa così lei non possa vedere. Poi fa girare la sposa 3 volte, da sinistra a destra.

Maga: Ora attraverso il solo potere dell'amore, trova tuo marito!

I partecipanti si muovono lentamente in tondo, da sinistra a destra.

Musica: sono adatti Raga indiani tradizionali, o la Suite 'Firebird' di Stravinsky, la seconda Sinfonia di Rachmaninov .

la Maga conduce la Sposa dal primo Partecipante. Lei lo tocca.
Sposa: Che cosa o chi sei?

Primo Partecipante: Il mio nome è Matsya nato dalla Madre di tutti. Io sono un piccolo pesce d'oro con un corno. Sono il settimo Manu, e attraverso il mio corno, che è di 40 milioni miglia di lunghezza, avevo previsto il diluvio. Ho salvato la razza umana salvando il Saggio VAIVASWATA. Gli ho insegnato a permettere alla sua nave di scendere lentamente con le acque, invece di lasciarla riposare sulle cime dell'Himalaya. Inoltre ho insegnato la natura eterna dell'anima.

Sposa: C'è qualcosa di familiare in questo piccolo pesce d'oro con le sue idee profonde. Lui è mio marito! Siamo rinati attraverso la nostra progenie. Che ne è stato di noi?

la Maga conduce la Sposa dal 2 praticante, lei lo tocca.

Sposa: Chi o che cosa sei?

Secondo Partecipante: io sono una tartaruga, ma non quella ordinaria! Ho contribuito a salvare l'oceano di latte che ha sostenuto i quattordici tesori, tra i quali l'Elefante Bianco, la Mucca dell'Abbondanza e la Dea Lakshmi.

Sposa: Io riconosco questa generosità. Tu sei mio marito. Ti ho raggiunto e siamo rinati. Ma come e dove?

la Maga la conduce dal 3 Partecipante, che lei tocca.

Sposa: Chi sei?

Terzo Partecipante: nientemeno che Varaha il Cinghiale. Io sono grande come una montagna, possente come un leone e irradio come il sole. Io ho tratto la terra dalle profondità d'acqua.

Sposa: Conosco questo coraggio. Tu sei mio marito! Siamo rinati attraverso la progenie. Ma dove sei ora?

la Maga la conduce al 4 Partecipante, che lei tocca.

Sposa: Chi sei?

Quarto Partecipante: Sono Narasinha, metà uomo, metà leone, né bestia né uomo né Dio. Ho salvato i devoti di Vishnu dalle persecuzioni.

Sposa: mi sono note questa lealtà e forza. Tu sei mio marito! Mi ricordo che siamo rinati. Ma dove?

la Maga conduce la sposa dal 5 Partecipante, e lei lo tocca.

Sposa: Chi sei?

Quinto Partecipante: io sono il Nano Vamana. Nonostante sia Nano con due passi ho attraversato tutta la terra e i cieli.

Sposa: Conosco bene questo nano i cui sogni inviarono raggi luminosi a tutta la terra e ai sette cieli! Sei Akhenaton, faraone d'Egitto e io ero la tua Grande Regina, Nefertiti. Anche allora che eravamo totalmente umani ci siamo allontanati. Siamo rinati.

la Maga conduce la sposa al 6 Partecipante. Lei lo tocca.

Sposa: Chi sei?

Sesto Partecipante: Un seguace della via, ho tre tesori che io custodisco e amo: il primo è l'amore, il secondo è la contentezza, il terzo è l'umiltà. Solo chi ama è coraggioso, solo il contento magnanimo, solo gli umili sono capaci di comando. Sono Lao-Tse. Il Tao è la Via.

Sposa: Questi sono i miei stessi pensieri. Ti conosco come me stessa. Eravamo come due fiori su uno stelo. Ma Lakshmi gira la ruota della fortuna. Siamo rinati.

la Maga conduce al 7 Partecipante la Sposa, che lo tocca.

Sposa: Chi sei?

Settimo Partecipante: Io sono il Re Rama. Ascolta della mia città di Ayodhya, fondata dall'Antica Razza Solare.

"I vicini vivevano in benevolenza reciproca, rendendo disponibile la loro vasta ricchezza,
Nessuno mendicava gli scarti, nessuno viveva di frode e sotterfugi,
E le loro braccia erano ornate di braccialetti, e il collo di preziosi nishkas.
Vestiti di abiti d'oro ed eleganti, con forme e volti gradevoli,
le figlie di Ayodhya erano attraenti, ricche di arguzia e grazia femminile!
Altari ardevano in ogni palazzo, da ogni casa si dava generosamente,
Nessun uomo si piegava a disgustosa falsità, nessuno metteva in discussione la volontà del Cielo.
E ogni uomo, in stabile verità viveva una vita lunga e tranquilla,
Con i suoi figli e con i suoi nipoti, con la moglie amata e onorata ".

Sposa: la memoria si risveglia. Come ho amato questa città. Bello è stato il nostro matrimonio. . .

"E come ordinava il rito antico, e come richiedeva la legge sacra,
ogni sposa e sposo principesco camminavano intorno al fuoco acceso dell'altare,
E una pioggia di fiori scendeva dal cielo sereno e bello,
E una dolce musica celeste riempva l'aria fresca e fragrante;
i brillanti Gandharva abili musicisti risvegliavano il dolce canto celeste,
le gentili Apsaras nella loro bellezza sul prato camminavano leggere!
Mentre la pioggia di fiori scendeva e la musica si alzava in orgoglio,
Tre volte intorno all'altare illuminato ogni sposo conduceva la sua sposa.
E come Vishnu con la sua consorte abitano nei cieli, soli, appartati,
Rama viveva in dolce comunione nel cuore innamorato di Sita! "

Settimo Partecipante: Ahimè, col declino dell'età dell'oro, la violenza e la lussuria aumentarono. Il demone Ravana ti sottrasse a me e solo dopo una guerra lunga e crudele ti ho salvata!

Sposa: solo per dubitare della mia lealtà e, quindi, cacciarmi e poi bruciarmi! Ma ne sono uscita indenne!

"Il mio cuore di donna scoppiava e il mio giorno sulla terra era compiuto,
E ho premuto il mio petto ansante, lento e tristemente così cominciai:
Se senza macchia nel pensiero e nell'azione ho vissuto dal giorno della nascita,
risparmia la vergogna e l'angoscia di una figlia e ricevila, Madre Terra!
Se in dovere e dedizione ho faticato senza macchia,
Madre Terra! che hai portato questa donna, ancora una volta ricevere la tua bambina!
Allora la terra si squarciò e si spaccò, un trono d'oro si levò,
E la Madre abbracciò la sua figlia immacolata senza peccato;
Solitario è il petto senza amore di Rama e i suoi giorni felici sono finiti! "

Siamo stati separati, ma rinati.

la Maga conduce Sposa all'8 Partecipante, lei lo tocca.

Sposa: Chi sei?

Ottavo Partecipante: Io sono il Sé, seduto nei cuori di tutte le creature, sono l'inizio, la fine e il centro di tutti gli esseri. Sono Vishnu di luce. Io sono il sole splendente e fra le stelle, io sono la Luna.

Sposa: Perché, così sono io, e tutti gli esseri che conoscono la loro stessa divinità! Ma sei un uomo?

Ottavo Partecipante: io sono il Signore Krishna della casta dei guerrieri, auriga e Guru del principe Arjuna.

Sposa: Ho amato Arjuna e il suo amato cane. Ma non mi ricordo di te. Sei mio marito?

Ottavo Partecipante: anche io non posso ricordare. Ho avuto 16.108 donne, di cui ho goduto contemporaneamente!

Sposa: Ora io ti conosco attraverso il tuo spirito! Tu eri un suonatore di flauto! Nella nostra gioventù allegra passata insieme hai nascosto i nostri vestiti, un giorno, quando noi fanciulle stavano facendo il bagno. Io ero tua moglie, la lattaia Radha. Siamo rinati.

la Maga conduce la Sposa al 9 Partecipante, che lei tocca.

Nono Partecipante: Nessuno può toccare il Buddha vivente!

Sposa: Ci sono milioni di Buddha e ancor più Bodhisattva. Qual era il tuo nome quando camminavi, o meglio meditavi sulla nostra terra?

Nono Partecipante: Il mio nome era principe Siddharta. Ho insegnato la Via di Mezzo, la pratica della compassione per tutti gli esseri, e il parlare della Verità. Con la mano aperta, ho dato gli otto precetti morali.

Sposa: ero tua moglie, Yashodhara. Tu mi hai abbandonato per salvare l'umanità dalle malattie, la vecchiaia e la morte.

Nono Partecipante: ho portato a compimento la nostra unione 
perché entrambi raggiungessimo il Nirvana. Non ho forse dimostrato la tua illuminazione davanti ai miei discepoli? Ti ho detto delle nostre molte incarnazioni come amanti. Quando ti ho visto, indossavi un sari nero e giallo, e ti ho ricordato la nostra vita insieme come tigri maschio e femmina!

Sposa: Allora perché perdere queste vite felici per qualche astratta coscienza al di là dell'umanità e della terra?

Nono Partecipante: Ora parli con saggezza. Non è per le donne un percorso distaccato dalla natura. Ho proibito a te e alle mie altre mogli di diventare monache, quando avete chiesto questo. Solo quando avete insistito ho ceduto a malincuore. Così la Via di Mezzo fu perduta in India. Perchè gli uomini possono diventare monaci quando hanno generato attraverso molte mogli. Ma le donne sono le donatrici di vita, le Madri.

Sposa: Hai sempre vinto nelle discussioni! Ho ammirato la tua mente chiara e la tua cortesia compassionevole. Sei morto per aver mangiato carne di maiale, perché non volevi danneggiare i sentimenti di un uomo semplice che ti aveva offerto carne proibita. La nostra nona vita è completato, delle nove lune di nascita della Dea Madre. Non  potremmo io e mio marito raggiungere il Nirvana e lasciare questa terra?

Maga: la decisione spetta a voi due.

Sposa: L'età del male è su di noi quando l'uomo distrugge i suoi simili per brama di potere e avidità. Noi torniamo. Ma dove?

la Maga conduce la Sposa al 10 Partecipante - lei lo tocca.

10 Partecipante: Non toccarmi, perché non ho ancora lasciato questo ruscello. Io sono colui che ha insegnato che lo Spirito Divino è dentro tutti gli esseri, e che tutti sono dei e dee. Ho parlato di mio padre il Sovrano, e di mia madre, la Sapienza.

Sposa: Il mio cuore è pieno di dolore. Mi ricordo di ciò che gli uomini ti hanno fatto quando hai loro insegnato ciò che più ambito e più temuto - l'Amore Divino. Ma sei mio marito?

10 Partecipante: Ascolta le mie parole, registrate dal mio discepolo: "Sono apparso a mia madre come Gabriele." Allora tu sei sia Sposa che Madre e tuttavia non una moglie. E' scritto che mi hai seguito in cielo in un carro di Cherubini, sollevandoti nel mio petto, avvolta con me in una veste di luce.

Sposa: Eri Immanuel Gesù di Nazaret, e io ero Maria. Il fato decreta che torniamo. Così sia.

la Maga porta la Sposa all' 11 Partecipante e lei lo tocca.

Sposa: Chi sei?

11 Partecipante: Sono Rumi, il poeta, dell'Islam. Conosco e amo la Divinità in tutti gli esseri e in tutte le esistenze. tu mi tocchi, tu tocchi il cosmo, e anche tu sei il cosmo. Tutte le stelle sono dentro di noi e in tutto. Non abbiamo bisogno di cercare la Divinità. E' qui. E' ora.

Sposa: La mia mente e il mio cuore rispondono a questo. Tu sei la mia anima gemella. Sicuramente ora possiamo entrare in Paradiso, avendo accettato questa terra con amore e umiltà? Ma cosa avverrà agli altri che ancora soffrono? Torneremo. Ma come? E quando?

Mago: Questa è l'undicesima ora, la barriera di tempo che è. Siete disposti ad attraversare questo fiume che divide, o entrerete in Paradiso?

Sposa: Che scelga mio marito. Io Tornerò.

lo Sposo entra nel cerchio e giunge dietro la Sposa. Egli la tocca.

Sposa: Chi sei tu, che mi riempie di stupore e di mistero?

Sposo: Quando Verità e Amore spariscono dalla terra, e la falsità e la crudeltà prevalgono, io giungo. Quando la terra è onorata solo per i suoi tesori sepolti, e il vero valore lascia spazio a vuota esibizione, io mi manifesto. Quando la vera religione non c'è più, e l'onore si allontana da mariti, mogli e figli, io ritorno. Quando i sacri elementi di aria e acqua e terra sono avvelenati da uomini avidi, arrivo. Quando uomo e donna insieme massacrano i loro figli in guerra crudele, io vengo. Quando il male prevale sul bene, la libera scelta è persa, e così vengo con Gloria e Potere. Io giro per il mondo su un cavallo bianco, reggendo una spada sguainata che arde come una cometa. Io preparerò per il rinnovamento della creazione. Sono Kalki, Colui che deve venire.

Sposa: Quando questa notte arriva su di noi. Io sarò con te, perchè la tua cometa fiammeggiante ha bisogno dell'oceano di latte per spegnersi. Così coloro che sono degni abiteranno sulla terra, alimentando tutte le sue creature con la pace, la bellezza e l'amore.

il Mago toglie il velo allo Sposo e la Maga svela la Sposa.

Sposa: Finalmente so chi sei! Tu sei un Dio, mio ​​marito. Sei Vishnu.

Sposo: Io ti ho amato sempre, ma sconosciuto a te fino ad ora. Tu sei mia moglie, una Dea. Sei Lakshmi.

Mago: che l'Unione Divina sia celebrato, che tutti facciano esperienza di Amore Creativo.

Sposa e Sposo offrono incenso alle divinità e girano intorno al fuoco sull'altare tre volte, da sinistra a destra. Poi mettono le mani sulle spalle l'una dell'altro fino a quando il potere è sperimentato e luce d'oro, turchese, blu e rosa può essere vista. Mago e Maga fare lo stesso, formando una croce con braccia uguali all'interno del cerchio. I partecipanti alzano le braccia e toccano le spalle dei Quattro finchè tutti percepiscono un forte potere.

Maga: Amici, sperimentiamo il divino amore di Venere, di Lakshmi e Vishnu.

Contemplazione

Maga: Inviamo amore, pace e ispirazione a tutti.

Reesoconti su visioni ed altre esperienze.

Mago: Ringraziamo Venere, Lakshmi e Vishnu.



Fonti: "La Sacerdotessa del Mare", Dion Fortune (originariamente auto-pubblicato dall'autore nel 1938), nuove edizioni sono quelle di Aquarian Press, Londra e Samuel Weiser, New York. "Lucrezio: Sulla natura dell'universo", Lucrezio Caro Tito, Ronald Latham, New York, 1951, poi ristampato da Penguin Classics. "Aegyptiaca di Manetone: Storia d'Egitto di Manetone" Manetone, e "Il Tetrabiblos", Tolomeo, Harvard University Press, Cambridge, Massachusetts, 1940, Loeb Classical Library, entrambe le opere pubblicate in un unico volume. "Mitologia indiana", Ioni Veronica, Editoria Paul Hamlyn, London. "Sorgenti di Sapienza cinese", E. Hettinger, Books Search, originariamente pubblicata da Herder & Herder, New York, 1971. "Il Ramayana" e "Mahabharata", dal Bhagavad Gita. Vangeli Apocrifi. Libri Sufi.

Magia di Marte e Morrigan


Urania, Magia Cerimoniale della Dea
Liturgia della Fellowship of Isis di Olivia Robertson
Parte III. Magia Planetaria
Magia di Marte e della Morrigan
Rituale no. 6
ORACOLO DELLA DEA MORRIGAN


Sacerdotessa: (Invocazione) Triplice Dea che sei Fanciulla e Regina e Maga, vestita di rosso Moglie del Dagda, ardente Dio di Marte. Profeta dalle trecce corvine con il fiume della vita e della morte che scorre ai tuoi piedi. Vieni a noi con il Tuo Potere.

Oracolo: Cercate i doni profetici e otterrete tutto il resto. Perché nel Mio futuro è sia il Mio presente che il Mio passato, perché il maggiore contiene il minore: e nella mia grande era di eoni risiedono la mia giovinezza e la mia regalità. Impugnare la Spada del Sovrano è bene, ma è la saggezza che dichiara come la Spada deve essere utilizzata. Ed è la compassione della Vergine che rinfodera la spada. La guaina del fodero contiene la spada, come il ventre della Madre contiene il guerriero Regale. Quindi, se volete essere grandi, guardate prima nel vostro futuro, perché lì sarete nella vostra pienezza e completamento sovrani di molti sé. E quindi anche la conoscenza del Destino insegna l'inevitabile sequenza di causa ed effetto, il risultato delle azioni buone e cattive: così imparerete a mantenere un atteggiamento virtuoso e onesto nella vita. La conoscenza del Mio segreto della morte improvvisa porta comprensione della vostra immortalità. Il Mio Piede Destro si trova sulla terraferma, giacchè io sto sopra il fiume che divide Vita e Morte, e il mio piede sinistro è radicato nella Terra dei Sidhe e il mondo degli spiriti: ma io sono sempre la stessa.

Se mi vedete nella Mia innocente giovinezza lavare i vestiti da ogni macchia e dolore, non abbiate paura, ma attraversate passando sulle pietre del Mio guado per l'altro mondo, dove io sono Regina. In quanto tale io sono sia moglie che madre, e desidero che la terra sia riempito dai miei figli.

Ma quando appaio a voi come l'Antica, la vostra iniziazione è vicina. Allora anche voi sentirete il Fuoco Interiore e diverrete profeti. E la gente fuggirà da voi come fugge da me, perché i figli degli uomini temono gli incantesimi più di quanto temano il dolore e la morte. Ma per voi, l'incantesimo tirerà fuori il vostro essere più grande che è immortale. Ricordate: il mio messaggero è il Corvo blu-nero.

L'altare è drappeggiato di rosso e drappo d'oro, e su di esso 3 candele rosse accese, incenso che brucia e una ciotola d'acqua. Davanti l'altare una spada inguainata posata su una pietra. Nel centro del Tempio c'è un fuoco di brace con 3 bastoni appoggiati insieme. Il Mago indossa una veste rossa con le insegne di Marte, un cerchio con una freccia che parte da esso, dipinto in oro. La Maga indossa una veste rossa blasonata con il segno Morrigan, un cuore con una freccia che vi entra, in oro. Entrambi indossano corone d'oro o di rame, con raggi. Il Mago tiene una bacchetta d'oro: la Maga una bacchetta d'argento. 4 Compagni ai 4 angoli. I praticanti indossano vesti colorate di fiamma di varie sfumature. Il Candidato indossa vesti bianche.

Mago: Compagni sulla ricerca del potere del pianeta Marte, invochiamo il possente Dio. (offre incenso all'altare) invoco il Dio Ares! (A Sud il Mago traccia il segno di Marte con la bacchetta) Ecco la Freccia d'Oro del Sole che vola dall'Anello del Potere.

1mo Compagno: (Sud) Ares, superiore in forza, che corri sul cocchio, con l'elmo dorato, prode di cuore, Salvatore delle città. Tu sei il Difensore dell'Olimpo. Padre della guerra e della Vittoria, alleato della Dea della Giustizia, Themis, leader degli uomini giusti, il re con lo scettro di virilità, tu fai girare la tua sfera infuocata tra i pianeti nelle loro sette orbite attraverso l'etere, in cui i tuoi destrieri ardenti sempre Ti portano sopra il terzo firmamento del cielo. Ascoltaci, Aiutante degli uomini, Datore di impavida giovinezza. Invia un raggio gentile dall'alto sulle nostre vite e dacci la forza per la vittoria affinché  possiamo essere in grado di scacciare l'amara viltà dalle nostre menti e schiacciare gli impulsi ingannevoli delle nostre anime. Frena anche il furore appassionato dei nostri cuori, che ci provoca a calcare le vie dell'orripilante guerra. Piuttosto, O Beato, dacci il coraggio di vivere nel rispetto delle leggi non violente della pace, evitando conflitti e odio ed i violenti demoni della morte.

Maga: (accende il fuoco) invoco la Dea Morrigan (a Nord la Maga traccia il segno Morrigan con la sua bacchetta) Ecco la Freccia d'argento della Luna entrare nel cuore cremisi!

Secondo Compagno: (Nord) Triplice Dea che sei Vergine pura, Regina Noble e Maga che sul Tuo Telaio intrecci il destino di tutte le creature, Dea Corvo vestita di rosso, portaci l'estasi della creazione. Tuo è il Potere, Tua è la Gloria, perché è dal tuo essere che riceviamo la Scintilla Ardente delle nostre anime. Vieni dentro di noi con la Tua Forza Vivificante.

Mago:  che il Candidato si faccia avanti.

Il Candidato avanza.

Mago: Sei disposto ad affrontare le prove del Dio Sole Lugh dei Tuatha de Danaan?

Candidato: Sono disposto.

Mago: Tre scelte devono essere fatte, e dalle tue risposte dipende il tuo destino.

Musica: Marte, Bax's  Tintagel. Tchaikovsky, sinfonia del  Manfred o  l'Isola dei Morti di Rachmaninov, sono adatti.

Maga: Ascolta la prima scelta. Quale scegli di servire: il Grande Ares, che è anche il Dio Dagda il Rosso, o la Dea Morrigan?

Candidato: Scelgo di servire la Morrigan. I guerrieri del passato hanno raccolto le glorie e le sofferenze di Ares. L'eroe Cuchulain ha vinto i suoi allori attraverso  Dagda re dei Tuatha de Danaan. Io mi rivolgo invece ai poteri occulti all'interno dell'anima. L'esteriore è la manifestazione dell'interiore: così ottengo Ares servendo la Dea.

Mago: Saggia è la tua scelta. Il Grande Ares conferirà forza a tutti coloro che seguono la Dea. E questo è necessario. Sappi che quando la Morrigan, la Melusina, sale dal nucleo infuocato della terra, arriva una colonna di fumo nero simile al tronco di un albero gigante. E questo albero cresce fino a raggiungere il cielo, e i suoi rami estesi spargono fiori infuocati di molti colori: e questi, a loro volta, lasciano cadere frutta d'oro e d'argento. Quando si affronta con coraggio e calma il sorgere di questo albero nero con i suoi fiori e frutti stellati, si ottiene il Nome di Figlio di Lugh.

Maga: Ti verrà offerto uno dei quattro tesori dei Tuatha de Danaan. Il Popolo degli Dei la cui madre è Dana è venuto su una nuvola dal Cielo da quattro città nel cielo di nome Falias, Gorias e Finias e Murias. Da Falias le Deità portarono la Lia Fail, la Pietra del Destino. La Spada di Luce portarono da Gorias, da Finias presero la Lancia, e da Murias portarono il Calderone dell'Abbondanza. Ora ascolta la tua seconda scelta. Quale accetti di questi tesori: La Lancia che porta sia Vittoria che Guarigione è data da Ares, il Dagda, marito della Morrigan. Quindi, solo i tre doni della Dea, ti sono ora offerti.

terzo Compagno: (Ovest) Il Calderone dell'Abbondanza è conferito da Morrigan la Fanciulla, chiamata Badb il Corvo. Badb appare agli eroi in tutta la sua bellezza giovanile, come Lavandaia al Guado. E il Guado attraversa quel fiume che è alla fine del mondo, in Occidente, oltre il quale si trova il Regno dei Sidhe, chiamato Tir na nog, Terra di eterna giovinezza. Questo paese è invisibile all'occhio mortale, e si trova sotto, e sopra il possente Oceano occidentale che, una volta sommerse Atlantide. Le sue campane possono essere ascoltate dalle profondità, e la voce di fanciulle che cantano invogliano i marinai a gettarsi dalle loro navi a cercare bellezza perduta. E le montagne viola raggiungono il cielo con arcobaleni radianti di luce che sono i percorsi verso le stelle. Quando nei vostri vagabondaggi, potete venire alla Badb che lava nel Guado polvere e sangue dalla vostra armatura terrena, sappiate che è giunto il vostro momento di attraversare il fiume della morte verso il regno dei Sidhe dall'altra parte. Ma non temere il suo Calderone dell'Abbondanza contiene il cibo e la bevanda dell'immortalità. La Vergine divina è sempre compassione: per chi è nel bisogno il Calderone non è mai vuoto.

4 Compagno: (West) La pietra del dominio è conferita da Morrigan la Grande Regina, la Macha. Nella sua unione col Dagda il Buono, lei ha un piede sulla sponda nord del fiume di vita e morte, e l'altro piede sulla riva Sud, e il viso rivolto al sole che sorge. Così è lei la Regina della Terra, e tutti coloro che siedono sul Seggio dell'Autorità della Macha sono i suoi figli e figlie, e derivano i loro troni da Lei.

2 Compagno: (Nord) Cosa ha da offrire la Dea Corvo Morrigan, Nemain la Strega? Gli eroi seguono graziose fanciulle e regine signorili, piuttosto che Lei che è stato chiamata Corvo Indiavolato:

"C'erano due sottili lance da battaglia
Su entrambi i lati della Strega:
Il suo volto era blu-nero, la lucentezza del carbone.
Sulla fronte aveva un occhio profondo come uno stagno 
Più veloce di una stella in un cielo d'inverno;
Sulla sua testa si intrecciavano gli sterpi 
Come gli artigli di vecchio legno della radice del pioppo ".

E' la Nemain Cailleach che dà infatti la spada di luce, immergendola nel cuore dell'eroe! Lei non predice forse la morte dei re, e così getta il più coraggioso nella disperazione? E' stata visto nella postura della Maga, in piedi su una gamba sola e con un occhio chiuso, pronunciare oracoli sulla caduta dei regni. "Ora i viaggiatori videro venire a loro una Donna con una grande bocca nera rapida, zoppa e strizzando l'occhio sinistro, indossava un logoro mantello blu nero. Scura come il dorso di un cervo volante era ogni sua articolazione, dalla parte superiore della testa a terra. I capelli grigi arruffati sulle spalle, lei iniziò a profetizzare il Destino ".

Musica.

Mago: Quale delle tre Morrigan segui? Quale tesoro scegli?

Candidato: Scelgo la Cailleach, Nemain la Morrigan. Perché si dice che quando la Dea Dana, gloriosa Madre degli Dei e le Dee dei Tuatha de Danaan li aveva difesi in una battaglia, il popolo vinto dei Fomor riconobbe Dana come nient'altro che la Morrigan. I vincitori hanno il loro trionfo. La comprensione arriva agli sconfitti. E nella scelta della Cailleach ho anche ottenuto la Fanciulla e la Regina, perchè la Vecchia contiene i suoi due ultimi sé: scelgo la spada perché io impari ad utilizzare la sua potenza nascosta con saggezza e compassione.

Maga: Hai scelto bene. Ma la terza scelta deve essere fatta prima che tu possa ottenere la spada.

Musica.

Mago: Quale scegli, la spada o il fodero riccamente incastonato di variopinti gioielli?

Candidato: scelgo il fodero. Poichè il maggiore contiene il minore. Il potere che luccica dal bordo tagliente della spada è in realtà tratto dalle gemme magiche sul fodero: ed esse a loro volta traggono il loro splendore dalla cavità scura del fodero, che può essere paragonato al grembo della Morrigan.

Maga: Tu hai scelto con vera visione, e d'ora in poi sarai conosciuto come Figlio di Lugh dal lungo braccio bianco. (da la spada al Candidato.) Perché così il Dio del Sole Lugh dei Tuatha de Danaan ha ottenuto la Sua Spada di Luce.

Candidato: Nobili Maga e Mago, so che tutto il bene viene dal Tre, affinchè l'Uno non possa essere tiranno. Consacrate quindi questa spada e questo fodero tre volte, per il corpo l'anima e lo spirito.

Mago: Non solo l'Uno e i Tre, anche i Quattro sono necessari perché i Sette Poteri Mistici possano tessere la magia della creazione.

Musica. Intrecciando la danza aumentare la velocità, 3 volte, 2 passi avanti, uno indietro.

Il Mago impugna il fodero e lo gira per tre volte nelle sue mani.

Mago: Nel Nome della Dea Morrigan, consacro questo Fodero con il quintuplice incantesimo dei Sidhe del Fuoco e della Terra. Possa ogni gemma emanare il suo vero potere in armonia con il Sette.

La Maga sguaina la spada e tuffa la punta in acqua. La brandisce in aria tre volte.

Maga: Nel nome della Dea Morrigan, io consacro questa Spada di Fuoco, con il duplice incantesimo dei Sidhe dell'Acqua e dell'Aria. Possa ognuno emettere il suo vero potere in armonia con il Sette. Lo stesso vale per i due serpenti di Sole e Luna attorcigliati su Spada e Fodero in Luce Sempiterna.

La Maga consegna la spada al Candidato, che la solleva in alto.
Candidato: Nel nome della Dea Morrigan possano tutti gli esseri ricevere Potere e Pace.

Il Candidato fa roteare la spada nel cerchio finché raggi colorati si vedono raggiungere le aure di ogni praticante. Si pronunciano i nomi di coloro che necessitano di forza e vitalità e gli si inviano i raggi. Il Candidato rimette la spada nel fodero e la posa sulla pietra.

Mago: che questa spada inguainata sia il nostro pegno di amicizia con tutti.

Tutti sfilano davanti la spada inguainata e mettono entrambe le mani su di essa.
Tutti: Che potere e pace siano ottenuti.

Maga: Compagni, meditiamo su Ares e la Morrigan e sul loro Potere e Pace.

Meditazione

Poi si condividono le esperienze 

Mago: Rendiamo grazie al Dio Ares e alla Dea Morrigan per la gloria e l'amicizia del pianeta Marte.


Fonti: "Esiodo e gli Inni omerici e Homerica", trad. Evelyn-White, Heinemann Ltd., London, Biblioteca Classica Loeb. "Pagan Celtic Britain: Studies in Iconography and Tradition", Anne Ross, Routledge e Kegan Paul, London. "Miti e leggende della razza celtica", TW Rolleston, George G. Harrap & Co., Ltd., London, 1912.