"Grazie a Te nostra Sacra Madre Iside per il tuo Amore, Bellezza e Verità che ci circondano ora e sempre. "

martedì 19 novembre 2013

Dulce Domum

1
Panthea, Iniziazioni e Festival della Dea
Liturgia della Fellowship of Isis Scritta da Olivia Robertson
Parte I. La Spirale di Tiamat. Quattro Iniziazioni Basilari.
Dulce Domum. L’Anima Ritorna a Casa.
Cerimonia Funebre e Affidamento.
Rituale n. 4
(traduzione a cura di Sara Bernini/Sarah Degli Spiriti)


Oracolo della Dea Iside.

Sacerdotessa: (Invocazione) Divina Iside, Colei Che detiene l’Ankh, Simbolo della Vita, abbi compassione per la nostra debolezza. Tutti noi temiamo la morte. Non c’è creatura che non combatterà per la propria vita! Le più terribili calamità che ci accadono sono ancora più accettabili che la loro fine anche attraverso la morte più rapida. Noi temiamo la perdita di noi stessi, della nostra coscienza, di tutto ciò che conosciamo. Quando piangiamo per coloro i quali muoiono, noi temiamo veramente per noi stessi! Tu Che versasti le Tue lacrime per la morte di Tuo marito Osiride, e Che lo portasti verso la vita immortale, portaci la vera conoscenza.

Oracolo: Sappiate che il vostro molto amore della vita, di voi stessi, è una garanzia del fatto che vivrete per sempre! E’ solo il corpo che muore. Perciò coloro che temono la morte per la maggior parte sono quelli che si godono di più la vita! E in quel particolare divertimento è la vostra salvezza. Se vedete la morte come un imprevedibile ma inevitabile disastro nel futuro, prima o poi, voi temerete naturalmente un’improvvisa fine di tutto il vostro amore, un blocco della vostra coscienza individuale. Ma in verità potete sperimentare la vostra stessa immortalità ora! L’eternità può essere esperita attraverso il passaggio di due secondi del tempo terreno. Potete svegliarvi da questo sogno di vita terrena in una realtà più grande. Solo i veli dell’ignoranza e dell’inconsapevolezza dividono ognuno di voi dal vostro stesso Sé Immortale. Perciò la morte è un peccato: il peccato è ignoranza. Perchè quando pensate, in modo errato: “Io sono solo il cervello; Io sono il corpo con i suoi sensi” negate il vostro
vero sé scegliendo che esso sia mortale. Godete di quei piaceri che appartengono alle sfere eterne, come per esempio l’amore e la cura di ogni altro, di animali e piante: filosofia e religione; la pratica dell’arte e dell’artigianato. Perciò rinforzate il vostro corpo spirituale con il nettare e l’ambrosia degli Dei. Imparerete a partecipare alla vita celestiale appena il vostro corpo terreno dorme. Amate, e siete in armonia con il Cielo. Siate attendibili, e bevete l’Acqua della Vita. Ridete, e ridete per Giove! Piangete con compassione, e mescolate le vostre lacrime con le Mie. Eliminate poi la coltre noiosa di oscurità che soffoca le esequie dei vostri funerali terreni! La morte è per gli ignoranti. L’immortalità è per coloro che conoscono la verità! Sviluppare i vostri doni psichici e spirituali, così che non solo riconoscerete questa “morte” per l’impostore che è, ma aiuterete altri ad abbandonare ogni paura, ma piuttosto aspettate impazientemente di partecipare alle gioie celesti. La riunione con coloro che amate è certa. Nella vostra originalità sta la vostra immortalità, nulla che sia
originale può perire. E’ una parte essenziale dello schema cosmico. Manifestate la vostra Origine Divina che è nata dalla Madre di Tutto, Nuit, i Cui figli sono immortali come Lei Stessa. Incoraggiate quindi tutti i buoni doni in ogni persona e in ogni essere e rafforzate l’armonia tra la Sfera Divina del Cielo con il suo riflesso transitorio che è questo mondo. Non c’è morte. L’amore è eterno. Osiride e Io siamo Uno. Così è con tutti noi.

Sopra ad un altare coperto con un panno bianco vi sono 3 candele spente, un calice d’acqua, grano e incenso che brucia. Nel centro si trova la statuetta di Iside o l’Ankh in piedi che è velato in nero e sopra un ankh con un filo dorato. Le Sacerdotesse indossano corone con stelle argentate, i Sacerdoti, copricapi bianchi e argentati, tuniche tutte bianche. La Sacerdotessa di Iside porta il sistro, il Sacerdote di Iside tiene il pastorale. La Sacerdotessa di Mayet [Maat] porta un lungo velo nero, il Sacerdote di Hermes, il Caduceo. Il Sacerdote di Anubi in nero. I Compagni sono in bianco. Tutti indossano pendenti a forma di Ankh. La musica – la musica preferita dagli amici defunti o l’opera di Richard Strauss “Morte e Trasfigurazione” sono adatte. Se è presente una bara nel tempio, è coperta con un manto bianco o viola porpora e adornato con foglie e fiori.


Liberare l’Ombra

Sacerdotessa di Mayet [Maat]: (offre incenso) Offro incenso alla Dea Mayet. Tu che presiedi alla pesatura del cuore durante il Giudizio di Osiride, benedici ed aiuta i nostri amici defunti! Mio cuore, Madre Mia, è stato il tuo cuore che ha portato il mio cuore nell’essere! Che non vi sia nulla che resista al mio buon nome al Tuo giudizio, O Mayet Che possiedi la piuma della Verità. Possa per questo non esservi distacco di me da Te. Tu, Mio cuore, sei il Ka dentro il mio corpo, che siano connessi insieme e rafforzino le mie membra. Possa tu, cuore dell’amore donato da mia Madre, venire innanzi al luogo di felicità verso cui sto avanzando.

Sacerdote di Anubi: (offre incenso) Offro incenso al Dio Anubi. Guardiano della soglia tra questo mondo e l’altro, guida i nostri amici attraverso le nebbie che avvolgono la nostra terra come in un velo! Guida lei/lui attraverso il lungo tunnel che è la via da questo mondo ombroso di illusione verso la terra dai tanti colori che si trova al di là!

Sacerdotessa di Mayet: Alla Presenza di Mayet, Dea della Verità, lasciamo che gli amici del nostro compagno defunto si alzino in piedi e testimonino il suo vero valore!

I Compagni testimoniano le buone qualità dell’amico/a dipartito/a.

Sacerdotessa: Pellegrino dell’eternità, vai avanti, prosegui oltre questo mondo con il nostro amore e la nostra benedizione!

Sacerdotessa di Mayet: (accende la prima candela a sinistra) La luce delle buone opere attuate creano un sentiero per i nostri amici attraverso il velo che divide questo mondo dal piano eterico. Gioiamo! Il corpo è stato accantonato come un indumento smesso. L’anima viaggia…

Sacerdotessa di Iside: (scuote il sistro) Il nostro amico (la nostra amica) impara ad ascoltare, a vedere, a sentire, in un corpo di luce. Lei/Lui si alza sui propri piedi ed esce alla luce del giorno! Con gratitudine per l’abito terrestre, il corpo è tornato alla Madre di Tutto.

Primo Compagno: Prestate attenzione alle parole del Reverendo Vale Owen, coraggioso pioniere della fede spiritista: “Parlo per un viaggiatore angelico che si trova dall’altra parte. Egli ci parla di una visione di una madre. C’erano luci spiritiche attorno il letto di morte di una bambina. Non tutte provenivano da noi disincarnati. Una parte della luce era generata dal padre e dalla madre della bambina. Entrambe erano persone molto buone. Solo, come la bambina cresceva debole, la loro fede cresceva in modo più tenue. La piccola respirava profondamente, e poi non respirò più. Il suo corpo spirituale era risorto fuori dal corpo di carne, ed era quasi libero! Due donne Accompagnatrici di Spiriti la presero nelle loro braccia. La risvegliarono, e un ragazzino la prese per mano e sorrise e la baciò e la chiamò gioiosamente. Presto lei sorrise in risposta e così, mano nella mano, i due bambini andarono via ed entrarono in una casa felice dentro una radura di alberi”.

Secondo Compagno: Ora quando l’ultimo respiro fu esalato, i due genitori erano quasi sul punto di cadere in lacrime. Ma invece la madre, girandosi, vide fermamente la zona al di sopra della testata del letto. Là vide lo spirito della loro piccola guardare impazientemente negli occhi sorridenti di un ragazzo! Era vestito con una tunica color crema cintata con oro. Il ragazzo le aveva dato un bellissimo mazzo di fiori. Lentamente andarono via, lui parlando e lei sorridendo! Poi là salirono dal lato del letto un uomo e due donne in abiti spiritici radiosi che seguirono i bambini nella bella radura.


Il Paradiso Sereno

Sacerdotessa di Persefone: (offre incenso) Offro incenso alla Dea Persefone. Divina Persefone, Vergine dei fiori di primavera, Regina del Mondo degli Spiriti, Dea dell’Alto Olimpo, brilla per i nostri amici defunti come Tu brillasti per gli Iniziati di Eleusi come la Splendente della Mezzanotte. Illumina le nostre tenebre così che anche noi possiamo avere la visione spirituale. Ricordando il cordoglio per Te di Tua Madre Demetra, porta compassione su coloro che sono in lutto e porta loro la conoscenza della vita dopo la morte! Permetti anche che i nostri amici ricordino questa vita sulla terra, come un sogno che è passato. Donaci una gioiosa riunione ora e nell’aldilà.

Sacerdote di Hermes: (offre incenso) Offro incenso al Dio Hermes. Psicopompo, Maestro di anime, che guidi il pellegrino attraverso le sfere dalla luce della saggezza e dell’amore, porta i nostri amici alle sfere astrali di gioia e amore e bellezza. Che lì possa trovare vecchi e nuovi amici !

Sacerdotessa di Persefone: (accende la candela di destra) Possa la fiamma della saggezza e dell’amore illuminare il sentiero del nostro amico - della nostra amica - mentre lei/lui raggiunge il bel piano astrale! (Cosparge acqua sul velo) Offro questa acqua alla  nostra amica - al nostro amico. Possa l’Acqua della Vita portare indietro la memoria di tanti affetti e dei loro frutti e donare visioni del futuro.

Terzo Compagno: Prestate attenzione alle parole di W.T. Stead, autore, spiritista, sostenitore di donne e bambini oppressi. Egli comunicò attraverso le mani di due medium, dopo che morì affogato durante il naufragio del Titanic. Era stato visto per l’ultima volta da occhi mortali seduto tranquillamente in un salotto, leggendo, non facendo attenzione a salvare se stesso dal transatlantico ormai condannato. “Del mio attuale passaggio dalla terra alla vita spiritica, la prima parte fu naturalmente un momento estremamente discordante; ma dal momento in cui la mia vita fisica era finita, non c’era più quel senso di lotta. La mia prima sorpresa arrivò quando – ciò che voi chiamereste “morte” – scoprii che ero nella condizione di aiutare le persone! Ero sorpreso di trovare un numero di amici con me, persone che sapevo che erano morte anni prima. Fu il primo motivo del mio realizzare il grande Cambiamento che era avvento. Ci fu solo un momento di agitazione e poi la piena e gloriosa realizzazione che tutto ciò che avevo appreso era vero! Ero ancora così vicino alla terra, potevo vedere ogni cosa che accadeva – e potevo aiutare…”

Quarto compagno: “…La fine arrivò e finì tutto con lei. Fu come aspettare per un transatlantico il momento di salpare. Aspettammo fino a che tutti furono fuori. I salvati – salvati. I morti – vivi! Era un viaggio curioso, quello. Ci sembrò di salire in verticale nell’aria ad una velocità spaventosa. Ci muovemmo come un tutto, come se fossimo sopra ad una piattaforma molto larga, e come se questa fosse lanciata nell’aria con una forza e una velocità gigantesca; ancora non c’era sensazione di insicurezza. Non posso dirvi quanto lontano dalla terra noi fossimo quando arrivammo, ma fu un arrivo bellissimo e glorioso. Era come camminare dal vostro triste inverno inglese verso la radiosità di un cielo indiano. Là, tutto era luminosità e bellezza, la luce predominante, di una tinta bluastra. Il nostro arrivo fu accolto con benvenuto da molti vecchi amici e relazioni. Eravamo arrivati all’Isola Blu”.


Lo spirito si risveglia

Sacerdotessa di Iside: (offre incenso) Offro incenso alla compassionevole Iside che asciuga le lacrime degli occhi di coloro che sono in lutto. Tu che piangesti per Tuo marito defunto Osiride, tu che lo cercasti attraverso molte sfere dell’essere, aiutaci ad essere fedeli a coloro che amiamo! Possiamo noi non dimenticarli, ma cercarli come Tu facesti, e come te trovarli! Tu che ti riunisti con la Tua Anima Gemella Osiride, e vivi in amore e armonia con le Sacre Divinità di ogni fede, portaci dalla solitudine alla compagnia di Spiriti Benedetti! Come Tu riportasti Osiride alla vita eterna, portaci a ricordare la nostra immortalità!

Sacerdote di Osiride: (offre incenso) Offro incenso al Dio Osiride. Dio dalle molte vite, Che di Tua scelta discendesti nel corpo della terra, come all’interno di una bara dipinta, e che attraverso Iside risalisti dalla morte alla vita eterna, aiutaci a tornare sulla via della Verità e della Bontà. Porta il nostro defunto in un genere di auto-conoscenza che lei/lui possa ottenere il vero giudizio che proviene da comprensione e compassione.

Sacerdotessa di Iside: (accende la terza candela, al centro) Possa la Stella di Iside attrarre l’anima del/della nostro/a amico/a al Risveglio Spirituale.

Sacerdote di Osiride: (pone l’Ankh con il filo dorato sul velo) Che la Chiave della Vita apra per il/la nostro/a amico/a, la Sfera della Sofia, la Divina Saggezza!

La Sacerdotessa di Iside scuote il sistro. Ella toglie il velo dalla statuetta o dall’Ankh.

(Se l’amico è una donna) 
La Sacerdotessa di Iside guarda i compagni, con le braccia sollevate.
Sacerdotessa di Iside: Nel nome di Iside dichiaro che questa Figlia della Dea è ***Nome*** Iside risorta! Ella vivrà per sempre.

(Se l’amico è uomo) 
Il Sacerdote di Osiride guarda i Compagni, il pastorale proteso in avanti.
Sacerdote di Osiride:Nel Nome di Osiride dichiaro che questo Figlio della Dea è
***Nome*** Osiride Risorto! Egli vivrà per sempre.

Quinto Compagno: Date ascolto alle parole di Harriet Martineau, che parla dall’altra parte della vita attraverso la medium, la Signorina Susan Horn. Harriet era sulla terra una filosofa ed una riformatrice che si rifiutava di credere nella sopravvivenza dopo la morte: “C’è una forza latente nell’uomo che appare come una luce elettrica che proviene dal corpo…riguardo tali questioni io andavo solo a tentoni nel buio mentre ero sulla terra. Vorrei con piacere descrivere le sensazioni che sentii non appena chiusi i miei occhi sulla terra, aspettandomi di affondare indietro nell’assoluta tenebra e nell’annientamento, - quando scoprii me stessa conscia in un’atmosfera di luce, e nel mezzo di un paesaggio di meravigliosa bellezza! A distanza sorgevano elevati pinnacoli, torri e contorni sfuocati di una vasta città; che scintillanti nella luce del mattino apparivano come di alabastro, agata e perla!”

Sesto Compagno: “I più seri inquisitori dell’immortalità sulla terra, i filantropi, e i socialisti riformatori li trovai qui uniti. Essi dimorano in una comunità Arcadica tra fiori e fontane e coltivano campi, ognuno aggiungendo la propria quota di lavoro e conoscenza del tutto”.

Sacerdotessa di Iside: (scuote il sistro) é giunto il sacro tempo in cui dobbiamo prendere un appuntamento segreto con i nostri amici nell’altro mondo. Dobiamo, con le Benedizioni delle Divinità, accompagnare il/la nostro/a amico/a nella propria transizione.

Sacerdotessa di Persefone: Date ascolto alle parole di Aeon, Bardo dell’Irlanda:
Per molti un unico appuntamento segreto è fissato
Con il momento immortale egli dormiva,
Si svegliò non ricordando, andò per la sua strada;
La vita sembrava la stessa giorno dopo giorno,
Fino a quando l’ora predestinata venne,
Qualcosa di celato verrà sbalzato in alto in fiamme,
E attraverso la sua azione l’anima risorta
Va verso l’auto-conquista del suo obiettivo.

Musica a basso volume. Tutte le luci sono spente tranne le 3 candele.

Sacerdotessa di Persefone: Visualizziamo l’Ankh di Iside, Simbolo della Vita, brillare in mezzo a noi…con le benedizioni degli Dei, accettiamo ogni visione del/la nostro/a amico/a nel mondo degli spiriti.

Comunione con gli Spiriti in Silenzio ****** Vediamo il/la nostro/a amico/a  defunto/a bagnati nella Luce dell’Ankh, circondato/a dagli spiriti aiutanti e da altri amati dall’altra parte. Sappiamo di lasciare lei/lui alle cure amorevoli dei Sacerdoti delle Sfere Superiori. Noi stessi riceviamo il loro aiuto in modo che la nostra fiducia divenga conoscenza; la nostra speranza, certezza. Lentamente torniamo ai nostri corpi, benedetti e rafforzati per il nostro lavoro quotidiano.

I Sacerdoti ringraziando gli Dei.


L’affidamento (del corpo)


Sepoltura

Sacerdote di Osiride: (sparge terra sulla bara) Nel Nome di Iside, affidiamo questo corpo di terra alla cura della Madre Terra. Come Osiride entrò nel corpo di argilla, così Egli risorse dalla morte attraverso Iside.

Sacerdotessa di Iside: (sparge grano sulla bara) Nel Nome di Iside, possa l’anima del/della nostro/a amato/a amico/a tornare con gioia alla propria Casa celeste.

Tutti: Così sia.



Cremazione

Sacerdote di Osiride: (sparge terra sulla bara) Nel nome del Dio Alato Horus che risorge come il sole all’alba dal corpo della sua Madre Iside, affidiamo questo corpo alla Dea del Fuoco. Osiride è risorto come Horus!

Sacerdotessa di Iside: (sparge grano sulla bara) Nel Nome di Iside, Madre del Sole, possa questa anima risorgere come Horus dalle ceneri e ritornare alla propria Casa Celeste.

Tutti: Così sia.


Sacerdotessa e Sacerdote ringraziano Iside ed Osiride.


Fonti: “The Book of the Dead: The Papyrus of Ani in the British Museum, the Egyptian text with Interlinear Translation”, Sir E. A. Wallis Budge, Routledge & Kegan Paul Ltd., Londra, 1909, prima edizione stampata dal British Museum, Londra, 1895.“The Outlands of Heaven (Life Beyond the Veil)”, Rev. G. Vale Owen, Hutchinson & Co. Ltd., Londra, 1922, ristampa edita dalla Greater World Association, Londra, 1975. “The Blue Island (Experiences of a New Arrival Beyond the Veil)”, testo comunicato da W. T. Stead, attraverso Pardoe Woodman ed Estelle Stead, con una lettera da Sir Arthur Conan Doyle, Psychic Book Club, Londra, 1940, originariamente pubblicato da Hutchinson & Co. Ltd., Londra, 1922. “The Next World”, Mrs. Susan G. Horn, James Burns, Londra, 1890. “Song and Its Fountains”, AE (Aeon, the pen name of George William Russell), Macmillan Publishing Co., New York, 1932.
***

Ecco di seguito cosa scrisse Olivia riguardo a questo rito: “Il mio totale impegno nella nostra cerimonia “Dulce Domum” – la Dolce Casa – è quello di enfatizzare la continuità della persona “morta” nella prossima vita, qualunque sia la loro fede. E’ stato usato ed aiuta le persone a far cambiare il concetto fondamentale che l’anima e lo spirito siano solo funzioni del cervello e che non ci siano più – alla morte. Anche le streghe quando onorano il passaggio di mio fratello, sembravano solo soffermarsi sulle memorie della sua vita! Penso che le persone siano meno psichiche di questi tempi a causa di una sopravalutazione data al lato sinistro - materiale del cervello, atrofizzando così i sensi psichici. Così sono orgogliosa che la FOI abbia sempre valorizzato che gli Dei e tutta la Compagnia Celeste siano reali e immortali. Come loro progenie, noi partecipiamo della loro immortalità, se solo sosteniamo la Madre Divina (e il Padre). E i nostri Fratelli e Sorelle Spirituali . Sento che il mio ruolo come Arcisacerdotessa sia quello di affermare queste verità nella mia vita.” (corrispondenza personale, Gennaio 2000).

The Fair Haven


Il Paradiso Sereno:
Comunione con Amici e Famiglia nel Mondo degli Spiriti

Scritto dall’autrice della Liturgia della F.O.I. Rev. Olivia Robertson, Co-fondatrice della F.O.I.

(Traduzione a cura di Sara Bernini/Sarah Degli Spiriti)


Questo Semplice Rito può essere celebrato come praticante Solitario, con Amici, Famiglia o i Compagni dei Centri della F.O.I.


Introduzione
Nel momento in cui approcciamo il Diradamento del Velo e guardiamo al di là – potremmo percepire il mondo degli spiriti per ciò che è veramente, la Casa Gentile, il Paradiso Sereno. Coloro che cercano la comunione dovrebbero avere un tempio per gli Spiriti da usare come un luogo terreno di incontro, sapendo che essi sono i benvenuti! Il tempio è per semplice consapevolezza dell’Altromondo, che include sogni, visioni e ispirazioni.


Rituale
Un tempio con un altare è situato sotto una finestra. Una candela è posta nella zona superiore della finestra. Il tempio contiene una figura o un’immagine di Iside, accompagnata ad una figura o un’immagine della Dea dell’altare con il Suo Consorte. Foto o immagini degli amici e dei famigliari defunti possono essere posti sull’altare. Vi sono fiori e incenso.
Candela accesa e incenso.


La Dea Iside Parla
Non abbiate paura della morte, non temete l’oscurità, perché ogni cosa in voi è eterna. Coloro che sono passati nel mondo dello spirito vi amano ancora. Essi sono qui. Noi tutti siamo esseri eterni. Viviamo per sempre e noi tutti viviamo ora. Io sono la Madre di Tutti. Chiamatemi, ed io porterò guarigione, aiuto e speranza a coloro che hanno bisogno.


Preghiera
Venite a noi, tutti quelli che vorrebbero essere con noi, i nostri amici e i nostri amati. Aiutateci a portare conforto e gioia a tutti quelli che si trovano nelle nostra parte del Velo, attraverso la conferma della continuazione della vita. Siate con noi, che possiamo consolare le persone in lutto, alleviare il cuore impaurito e portare fiducia nella Vita Eterna per tutti i figli della Nostra Madre Divina. Sia così.

Segue un periodo di Contemplazione Silenziosa.
Visioni, ispirazioni e messaggi dagli amati e dalla Divinità possono essere ricevuti. Sogni con messaggi potrebbero essere concessi durante il sonno.


*Nota: 
Questo rituale venne scritto dalla Co-Fondatrice della F.O.I. Olivia Robertson presso l’Isis Oasis Retreat Center, a Geyserville, in California, Venerdì 9 Ottobre 2009. 
Giovedì 13 Ottobre, Olivia disegnò le illustrazioni che l’accompagnavano, dopo aver condotto una seduta spiritica durante un’intervista filmata, condotta dalla studiosa femminista Lin Daniels.
L’intervista e la seduta vennero tenute in onore della defunta Kay Gardner, femminista e musicista, che era una sacerdotessa sia della Fellowship Of Isis che del Temple of Isis. Olivia facilitò la seduta con Loreon Vigne, Zarita Zook, de Traci Regula e Linda Iles sedute all’interno del Grande Tempio presso l’Isis Oasis.

giovedì 14 novembre 2013

Magia di Urano e Sarasvati

Urania, Magia Cerimoniale della Dea

Liturgia della Fellowship of Isis di Olivia Robertson

Parte III. Magia Planetaria

Magia di Urano e Sarasvati

Rituale no. 11

ORACOLO DELLA DEA SARASVATI 


Sacerdotessa: (Invocazione) Saggia Dea Sarasvati, Madre dei Veda, divinità di tutte le arti e le scienze, Dea Bianca, Lingua di Fuoco, Occhio Dorato, ispiraci con il tuo insegnamento segreto e la sapienza esoterica. Con Te c'è il pavone con la sua coda allargata, i cui occhi d'oro sono le sfere di essere brillante nelle curve maree dello spazio. Tu cavalchi il cigno, che vede il suo riflesso nel Tuo fiume, e che si erge verso il cielo, le ali bianche spiegate in libertà. Dal Tuo fiume della creazione provengono i fiori di loto di soli e pianeti, e Tu suoni la vina con il Ritmo dell'Universo.

Oracolo: Bene hai elencato i Miei attributi e doni, così che sembra che tu mi abbia lasciato poco da aggiungere! Tuttavia, i misteri interiori dell'essere non sempre si trovano in profonda e oscura simbologia, né in astruse pratiche magiche e occulte. E' più semplice sperimentare il Ritmo Cosmico attraverso il battito veloce del cuore all'arrivo inaspettato di un amante piuttosto che stando seduti per ore in meditazione contando l'assunzione, la sospensione e l'espulsione del proprio respiro! È vero che queste tecniche producono rivelazione di altre sfere, inibendo l'intrusione dei sensi. Ma stai invocando una Dea, non Shiva né alcun altro Dio! E la via di una Dea consiste più probabilmente  nell'espansione della coscienza attraverso la consapevolezza di ciò che è sotto il proprio naso, piuttosto che contemplandone la punta per molte ore! Una donna incinta consapevole del suo bambino non ancora nato è aperta alla coscienza divina tanto - o addirittura di più - di uno Yogi nella posizione del loto che medita sul suo ombelico. Io vi dico di guardare, ascoltare, sentire, annusare e toccare con la massima attenzione per un giorno. Se si pulisce una stanza, si scrive una lettera o si scava in un giardino con attenzione totale, senza l'opacizzazione di preoccupazioni, speranze e fantasie, passerete, attraverso la consapevolezza del presente, in pochi secondi all'eternità. Perchè la Realtà Eterna è vissuta Ora - non nel passato o nel futuro. Attraverso questa porta dell' "Ora", la giustapposizione della vostra coscienza con tempo e spazio, otterrete non solo la piena coscienza del vostro passato e del vostro futuro: avrete anche una certa esperienza di maggiori sfere dell'Essere Divino. Voi siete attraverso la vostra aura, centro del vostro universo, se solo permetteste a voi stessi di gioirne! Tuttavia, non consentite ad alcun successo nel raggiungimento della coscienza più ampia di farvi egoisti o spiritualmente orgogliosi. Il vero mistico diventa sempre più sensibile alle aure degli altri, siano esse umane, animale o vegetale, e li onori e li ama tutti come parte della Nostra famiglia universale.

Su un altare bianco ci sono sei candele bianche, una bacchetta d'argento, un piccolo gong, incenso, un calice d'acqua. Agli angoli ci sono 4 mandala, i simboli di Urano e dei Pesci e i segni di Yin-Yang e del Cancro, a sinistra. Tutti i partecipanti indossano abiti verdi e grigi. 2 Maghe hanno corone d'argento e 2 Maghi hanno copricapi d'argento: tutti e 4 usano bacchette d'argento. Il pavimento del tempio intorno all'altare è segnato il sigillo di Urano, con i terminali della 'H' ai 4 quarti. 2 Maghe stanno a nord-ovest e sud-est dell'altare. 2 Maghi sono ai terminali della linea verticale del simbolo e 6 partecipanti si trovano ai sei terminali della 'H'.

1 Mago: Maghe e Maghi alla ricerca della libertà della volontà e del potere di usarla bene, siamo riuniti in questo santo tempio per praticare la Magia planetaria di Urano il Mago e Sarasvati del Ritmo Cosmico. Il nostro intento è quello di unire in armonia due cicli, la declinante sfera dell'Età del ferro e quella della prossima Era Spaziale.

Mago 2: per poter capire non solo l'esterno ma anche il significato profondo di cicli che si sovrappongono, chi prenderà il ruolo del neofita?

Primo partecipante: lo farò io.

1 Mago: Così sia. Sappiate che il linguaggio divino dei simboli è compreso in tutte le sfere. I simboli non solo hanno il potere dentro di sé, ma sono anche le chiavi che aprono ogni porta successiva che custodisce le sfere interne. Ogni oggetto su un piano minore è un simbolo su un livello maggiore. La realtà aumenta con la coscienza. Ogni uccello ed albero qui sono un simbolo del loro più grande essere nel mondo dell'eternità. Così, per noi stessi. I nostri corpi sono un simbolo per le nostre anime in cielo, e le nostre anime simboleggiano i nostri spiriti nei regni della bellezza eterna.

Neofita: osservo questo fenomeno nella vita quotidiana, ma in una direzione sgradevole, al contrario. Come l'umanità si deteriora, gli esseri umani risolvono se stessi, animali e piante in simboli, come statistiche e formule. Quindi un uomo viene tradotto in una serie di numeri in un computer, e un uccello è una formula di molecole. Vorrei imparare l'uso più nobile dei simboli e così espandere la mia coscienza.

Maga 1: La magia è già iniziata nelle nostre anime attraverso il tuo vero intento. Invochiamo le Divinità.
(fa il segno dei Pesci, East) 
invoco la divina Urania, Musa Immortale, che ci insegna la magia.

Musica.

Maga 2: (al Neofita) Apri la tua anima alla vera magia. Vieni, cominciamo con le Muse che allietano Olympus con le Loro canzoni, raccontando le cose che sono e che devono essere, e che un tempo sono state. Instancabile scorre il dolce suono dalle loro labbra, e Zeus l'Alto-Tonante è allietato dalla voce pura come  il giglio della Dea appena si diffonde, e risuonano le cime innevate dell'Olimpo e le case degli Immortali. E loro, con la loro voce immortale, celebrano, prima di tutto la venerabile razza degli Dei fin dal principio, quelli che generarono Gaia e Urano, e gli Dei nati da questi, i datori di cose buone. Vieni con Clio ed Euterpe, Thalia, Melpomene e Tersicore ed Erato e Polimnia e Calliope.

1 Mago: (fa il segno di Urano, Nord) invoco il Dio Urano!

Mago 2: (al Neofita) Impara della nostra origine, velata nel mito. Gaia Dea della Terra diede i natali ad Urano Dio del Cielo e uniti in matrimonio governavano il mondo intero. E generarono la razza dei Centimani; Briareo, Gige, Cotto, che erano insuperabili per dimensioni e forza. Dopo questi, Gaia partorì ad Urano i Ciclopi; Arge, Sterope, Bronte, ciascuno dei quali aveva un occhio sulla fronte. E poi Gaia Gli partorì la razza dei Titani: Oceano, Ceo, Iperione, Crio, Giapeto e Crono: e anche le Titanidi: Teti, Rea, Temi, Mnemonsyne, Febe, Dione e Thia. E da questi nacquero gli Olimpi che generarono semidee e semidei. Questi a loro volta produssero la razza degli umani, così come molti un albero e una cascata, e orso e ragno, come Cassiopea e Aracne. Quindi tutti provengono da Gaia e da Suo figlio Urano.

Maga 1: (fa il segno dei Pesci, Ovest) invoco la Dea Sarasvati!


Maga 2: (al Neofita) Apri il tuo spirito alla pulsazione Cosmica.

"Né alcunché, né nulla esisteva; il cielo non era luminoso, 
né del cielo vasto ordito teso sopra;
Cosa copriva tutto? cosa riparava? che cosa nascondeva?
Era questo l'insondabile abisso delle acque?
Non c'era la morte, quindi nulla era immortale,
Non c'era la luce della notte, né la luce del giorno.
Aditi respirava il respiro in se stessa;
Oltre a lei non c'era niente da allora è stato.
Tenebre c'erano, e tutto all'inizio era velato,
Nel buio profondo, un oceano senza luce;
Il germe che ancora giaceva coperto dal guscio,
Proruppe, una Natura, dal calore della madre.
Poi sopraggiunse l'Amore su di esso, il nuovo germe della mente;
Sì, i poeti nei loro cuori discernevano
Riflettendo su questo legame tra le cose create
E increate. Venne questo raggio dalla terra
penetrante ed omnipervadente, o dal cielo?
I semi furono seminati, e sorsero Grandi Poteri,
Natura sotto, e Potere e Volontà sopra.
La pulsazione dell'Universo iniziò. "

1 Mago: (fa segno del Yin-Yang, Sud) invoco il dio Brahma.

2 Mago: (a Neofita) Impara degli Eoni di Brahma. La Dea Sarasvati dà vita all'universo attraverso il battito cardiaco. Il suo Consorte Divino Brahma determina la misura dell'universo. Egli divide la Sua eternità in periodi di cento anni di attività e cento anni di attività ricreative. Li chiamiamo Manvantara e Mahapralaya. Cento anni di Brahma sulla terra sono 4,320,000,000 anni. Egli sceglie di dividere un centinaio di anni in giorni e notti, che noi chiamiamo Kalpa, e questi sulla terra durano 4.320 milioni di anni ciascuno. Inoltre suddivide i suoi giorni in quarti e questi noi li chiamiamo yuga. L'Età dell'Oro, Krita, dura 1.728.000 anni e il suo Dharma è giustizia, ha quattro gambe ed è bianco. E il secondo Yuga è chiamato Tretayuga e dura 1.296.000 anni e ha per Dharma la Virtù, che è un quarto, ha tre gambe ed è rosso. La virtù è dimezzata. E il Terzo Yuga è chiamato Dwaparaya e dura 864.000 anni, e il suo Dharma ha 2 gambe ed è giallo. E la virtù è dimezzata. E il quarto Yuga è il nostro ed è chiamato Kaliyuga e dura 432.000 anni. Il Dharma è nero e ha una gamba. L'età è degenerata. Tra ogni Kalpa l'acqua fluisce per mille anni e sull'acqua galleggia l'Uovo d'Oro Cosmico.

Mago 1: (a Neofita) Che cosa apportano alla tua comprensione questi conti delle Deità?

Neofita: incomprensione! Cosa possono significare per chiunque in questa epoca queste liste della famiglia di Urano, di esseri mitici con cento braccia, e giganti con un occhio? E la matematica dei tempi di Brahma potrebbe no avere senso per la scienza di questo secolo - come può un'era avere gambe e colore?

1 Mago: Hai messo da parte tutta la conoscenza dei simboli? Guarda ora questo simbolo astrologico di Urano e mettilo in relazione con le liste genealogiche di Brahma e anche con la matematica delle età di Brahma.

Neofita: La mia mente non vede altro che una "H" maiuscola con una linea verticale che termina in un piccolo cerchio, segnato su un pezzo di legno sopra l'altare, e col gesso sul nostro pavimento del tempio! Non ci può essere alcuna rilevanza. Ma se le Maghe possono tessere un ritmo sulla pista da ballo, ispirazione suelle corrispondenze divine può venire a me, attraverso la Musa Tersicore!

Musica. Vaughan Williams Symphony 6, Bach Fuga Minore o Debussy "La Mer" sono pertinenti.

Maghe e Maghi intrecciano una danza del serpente intorno al segno sul pavimento.

Neofita: Realizzazione viene a me! Ho avuto la visione di due sfere che si avvicinano e si sovrappongono, unite da una cintura di potere. Il potere si trasferiva da un punto all'altro della "H", ed i due montanti divennero i pilastri dell'Albero della Vita. Ma, appena il Potere avvolse i pilastri, questi si piegarono in due semicerchi - e quindi sono stati trasformati nel simbolo dei Pesci sull'altare! E io stesso ero ben rappresentato dal piccolo cerchio che si muoveva su e giù per la linea verticale, e in questo modo sono stato in armonia con entrambe le sfere, potendo viaggiare per mezzo della cintura di forza. Io contengo e sono contenuto in entrambi i mondi. E ogni epoca successiva di Brahma era rappresentata da cerchi intrecciati e questi mi parlarono della mia origine e dell'origine di tutti noi. Ho visto come nella semplicità iniziale siamo andati a quattro zampe, e come nel tempo presente abbiamo perso la conoscenza della nostra divinità. Così abbiamo tutti noi siamo Sudra, operai stanchi. Infine, i simboli dei cerchi e della cintura di potere sono stati circondati dall'Uovo Cosmico Dorato che contiene i semi di tutti gli esseri, che viaggiano attraverso i cicli delle sfere.

1 Mago: Hai capito in base alle vostre necessità. Prendi questa bacchetta così che tu possa delineare il linguaggio dei simboli, con la saggezza del Mago.
(gli consegna la bacchetta)

1 Maga: Hai ascoltato le invocazioni alla Dee e dei loro attributi. Che cosa significano per te?

Neofita: Poesia fa piacere ma non spiega. La bellezza mi colpisce perché suggerisce un altro mondo migliore, ma questo è tutto. Che le Maghe guidino la tessitura della danza a spirale dello Yin-Yang, in modo che io possa imparare di più sulle Dee.

Musica. Le Maghe iniziano una danza a spirale, con i Maghi, verso l'interno prima e poi verso l'esterno attorno al simbolo sul pavimento.

Neofita: Ho ricevuto la vera visione. Ho visto questo simbolo di Yin-Yang sull'altare, una forma curva nera intrecciata con la forma bianca. Ed è diventato l'embrione nel grembo, vibrante con il battito cardiaco. E come un bambino uscito da questo grembo - il simbolo Yin-Yang si aprì e divenne il Segno del Cancro lì accanto! Non più racchiuso entro i vincoli di amore contenuto, il bambino scoppiò in un più grande amore e consapevolezza più splendida. Mi resi conto che il Maggiore contiene il Minore, e che l'anima ottiene la liberazione attraverso l'espansione in ambiti sempre più ampi della coscienza. Al centro dell'ampliamento delle spirali ho visto la Dea Sarasvati su un fiume coperto di loti, teneva una vina ed era seduta su un cigno. La mia anima vola con lei.

Maga 1: eppure tu non sei che lo sguardo su due simboli dipinti su pezzi di legno, che fino ad ora hanno significato nulla per te! Tu hai raggiunto la consapevolezza secondo la volontà divina. Accetta questo gong in modo che quando lo colpisce sentirai il battito cardiaco che porta la vita a tutto ciò che è.
(porge il gong al Neofita).

Mago 1: Eseguiamo la danza a spirale della Urania alla musica di Sarasvati.

Musica indiana. Tutti danzano in movimento a spirale da un punto all'altro del simbolo sul pavimento finchè il potere può essere sentito come un formicolio d'argento e colori arcobaleno di verde pallido, argento e viola morbido possono essere visti fluire da ballerino a ballerino.

Maga 1: Contempliamo la magia di Urano e di Sarasvati.

Maga 2 unge con l'acqua la fronte di ogni praticante, girando intorno al cerchio.

Contemplazione

Condivisione delle esperienze.

Mago 1: praticanti, rendiamo grazie a Urania ed Urano: a Sarasvati e Brahma.




Fonti: "La Biblioteca", Apollodoro, trans. James George Frazer, Biblioteca Classica Loeb, voll. 121-122. "Esiodo, gli Inni omerici e Homerica", trad. Hugh G. Evelyn-White, William Heinemann Ltd., London. "Mitologia indiana", ioni Veronica, Paul Hamlyn Publishing, London, 1967. "Le Dee di India, Tibet, Cina e Giappone", Lawrence Durdin-Robertson, Cesara. "I Veda", (Libri Sacri dell'Estremo Oriente Series) Fredrich Max Muller, House Prenota Indologico, Motilal Banarsidass, New Delhi, India.



mercoledì 23 ottobre 2013

Atenee


Pantea, Iniziazioni e Feste della Dea

Liturgia della Fellowship of Isis 
di Olivia Robertson

Parte II. La Stella di Ishtar. Otto Feste Stagionali

Le Atenee
Equinozio di primavera. 21 - 24 marzo

Rituale no. 6

ORACOLO DELLA DEA PALLADE ATHENA


Sacerdotessa: (Invocazione) Pallade Athena, dea della sapienza, vieni da me ora affinché io possa essere ispirata dal tuo Spirito Divino! Dotaci della Tua saggezza e della Tua Potenza  così che le Tue antiche glorie possano ancora una volta risplendere di fronte al mondo!

Oracolo: E' stato scritto che l'Età del Ferro dovrebbe diffondersi sovra la terra portando con sé sofferenza, fatica e malvagità, a causa dell'abbandono delle divinità. La sua oscurità non è la sacra notte della Civetta della Sapienza, ma la limitazione data dall'ignoranza. La sua luce è splendore transitorio, che proviene dalla conoscenza superficiale acquisita attraverso indagini dettate dalla curiosità, piuttosto che dall'illuminazione spirituale che promana dalle Divinità. Non era necessario per il mondo degli uomini scegliere l'Età del Ferro, ma Destino vuole che venga offerta la scelta. Infatti, che c'è di buono nell'adorare gli dei e le dee, quando si rivelano facilmente a tutti? È semplice soddisfare la curiosità, ma ci vuole il lavoro di anni di esperienza per ottenere la saggezza! Il sentimentalismo è piacevole, ma transitorio: il calore dell'amore si rinnova sempre.

Comprendete il significato di quello che sono, e otterrete la comprensione delle vostre vite e del proprio destino. Io non sono divisa contro Me stessa. La Brillante Pallade con la sua Lancia di Luce, non combatte con il l'Oscura Civetta della Notte. Né le terribili fiamme del Sole Interiore che sono velate sul Mio scudo attaccano Athena, Maestra della filosofia e delle arti. Io sono Sacra. Siate sacri. Siate in pace con voi stessi e cessate la disputa filosofica! In verità le catastrofi dell'età del Ferro sono dovute alla profonda divisione tra i mortali e le Divinità: tra uomo e natura: e tra le diverse idee che non sono altro che tremolanti riflessi della verità assoluta.

Il velo sul Mio Scudo sta iniziando ad assottigliarsi, e la gloria dei Raggi di Medusa si manifesta allo sguardo terrestre! La potenza interna dell'atomo è stata rivelata con violenza, e riduce il corpo fisico all'ombra che in verità è. La mia Lancia di Luce Divina porta Ispirazione alla mente, mentre la Mia civetta trasporta messaggi di avvertimento da parte degli oscuri Governatori dell'universo, che sarà conosciuto per essere quello che è: integro e perfetto Sulla vostra travagliata terra i mortali si sforzano e imparano attraverso dure esperienze a raggiungere l'immortalità: che in verità è latente in ogni creatura. Un uccello conosce dei Campi Elisi più di quanto ne sappia l'umanità! Non respingete ogni aspetto dell'universo, ma riconoscetelo come parte di un pleroma glorioso in cui anche la sofferenza e il male sono trasformati in bene attraverso la saggezza. Ascoltate la mia voce. Io parlo nel silenzio.

(All'ingresso) Sacerdote: amici, siamo qui riuniti per celebrare l'antica Festa Ateniese delle Panatenee. Il cantore Orfeo ha istituito le Atenee in onore di Pallade Athena, dea della Potenza, della Saggezza e delle Arti. In questo momento dell'equinozio di primavera di giorni e notti di pari durata, quando il sole lascia il segno dei Pesci per l'Ariete, Ateniesi e stranieri formavano un corteo gioioso. Salivano la collina dell'Acropoli e portavano al Partenone il Peplo di Atena.

La Sacerdotessa mostra un abito bianco senza maniche ricamato in oro.

Sacerdotessa: Ecco il peplo di Atena! Seguiamo l'antica usanza e portiamolo al tempio della Dea. Che opere d'arte e d'artigianato siano portate al Suo altare dai celebranti.

Processione attraverso il giardino e le stanze della casa verso il tempio. Musica, flauti, strumenti a corde e tamburi di piccole dimensioni.

Canto: Cantiamo di Pallade Athena, la dea gloriosa, dagli occhi luminosi, ingegnosa, dal cuore inflessibile, vergine pura, Salvatrice di Città, Tritogenia. Lei è vestita d'oro scintillante. Timore reverenziale coglie tutti gli Dei che alzano lo sguardo su di Lei.

Tutti si assemblano davanti l'Altare Maggiore coperto di panno verde. Su di esso stanno 6 candele bianche, incenso bruciante ed il Palladium - statua o immagine della Dea. Su un tavolo ci sono olive e biscotti, vino e succhi di frutta. Davanti l'altare sta un vassoio per le offerte.

Sacerdotessa: (offre incenso) Offriamo incenso a Te, dea Pallade Atena. Tu porti la Civetta della Sapienza sulla spalla e brandisci la Lancia di luce. Dal tuo scudo nascono i Raggi di Medusa, portatori di vita, nascosti alla vista umana. Donaci il potere e la saggezza di usarlo bene. Ispira il nostro lavoro di apprendimento e le nostre opere d'arte!

Sacerdote: (offre incenso) Offro incenso a Te, Dio Zeus. Tu sei il Supremo tra gli Dei e il più grande, che tutto vede, l'Esecutore che sussurra parole di saggezza. Sul tuo capo immortale la luminosa Pallade discese fiammeggiando. Abbi pietà di noi, Figlio di Cronos che tutto conosci, e donaci tanti amici e divertimento!

Sacerdotessa: (pone il peplo sull'altare) Consegniamo il Tuo peplo, nobile Dea! Che i celebranti offrano i loro doni.

Tutti depositano i regali ai piedi dell'altare. La Sacerdotessa e il Sacerdote accettano e li benedicono.

Sacerdote: Divina Athena, accetta queste offerte di opere d'arte da Te ispirate! In questa propizia festa di primavera, gli Ateniesi usavano presentare un'opera teatrale in Tuo onore! Che gli attori recitino il loro Mistero.

MISTERO DI PALLADE ATHENA E ARACHNE

Attori: Athena con elmo d'oro, veste bianca, impugna la lancia. Pandrosus e 2 altre Sacerdotesse e tre Sacerdoti di Athena hanno cerchietti d'oro ai capelli e vesti bianche. Il primo prete indossa un mantello grigio. Arachne e 6 ninfe di Tymolus vestono cerchietti d'argento e abiti neri. Hermes in elmo alato, accappatoio giallo porta il caduceo. 2 corone di foglie e un velo nero si trovano nelle vicinanze.

Hermes: Io viaggio attraverso le sfere, e osservo le azioni degli dei dell'Olimpo e dei Titani, degli abitanti dei Campi Elisi e dell'Ade, con occhio imparziale! Posso raccontare una quantità di strane storie - ma nessuna è più degna di nota di quella della contesa tra Athena e Arachne! Ovidio e molti altri poeti l'hanno raccontata, ma da un Dio imparate cosa sia realmente accaduto! Rullo di tamburi.

Pandrosus: Apprendete di Arachne da me, Pandrosus, prima Sacerdotessa della divina Pallade Athena! Questa fanciulla non era rinomata per la sua famiglia né per il suo luogo di nascita, ma esclusivamente per la sua arte. Suo padre era Idmone di Colofone e tingeva la lana spugnosa con porpora fenicia. Sua madre era morta - ma anche lei apparteneva al volgo. E questa ragazza ha osato vantarsi della sua superiorità rispetto alla nostra grande Dea!

Hermes: Ma Arachne, sebbene di umili origini, aveva acquisito un nome memorabile in tutte le città della Lidia per la sua ingegnosità. Le Naiadi di Pactolus abbandonarono i loro flussi e le ninfe di Tymolus lasciarono le loro vigne per ammirare la sua tessitura.

Prima Ninfa: Ci piace vedere il suo lavoro, non solo per la fedeltà alla natura, ma per la sua grazia nel farlo. Sicuramente lei si ispira a Pallade!

Pandrosus: Tuttavia Arachne non comprende questo. Essa disprezza la divina ispirazione che proviene da una Signora così grande!

Arachne: Tutto il mondo si meraviglia per la mia arte! Che importa la nascita umile quando ho un tale genio! Tutto quello che faccio ha l'impronta stessa della Natura, né deve qualcosa ad una Dea Olimpica! I miei serpenti screziati che si snodano intorno ai miei alberi frondosi, i miei cavalli bianchi rampanti dalle criniere svolazzanti, le mie piccole lucertole che si crogiolano sulle rocce calde, hanno il tocco della vita. Perché! Una vespa entrò volando  dalla finestra e si posò sull'immagine del mio prugno! Le mia mente invita le agili dita a creare grandi opere, esse non sono ispirate da una qualsiasi Divinità che abita lontano sulle nuvole.

Pandrosus: bestemmia! sventurata ragazza, ritira le tue parole avventate.

Arachne: Non io! Non ho paura degli Dei. Che sia lei, questa Pallade Athena, se mi può sentire, a presentarsi per una prova di abilità! Infatti, non c'è pena che non sono disposta a subire se vengo sconfitta.

Pandrosus: Quando queste empie parole, pronunciate da un mortale, raggiunsero le orecchie della Dea, ella discese in Lydia, dall'alto Olimpo. Travestita da vecchietta, aggiunse falsi capelli grigi alle tempie, e sostenne le sue membra barcollanti con un bastone. Pallade Athena si nasconde nel mantello e si appoggia sulla lancia.

Pallade Atena: (ad Arachne) giovane tessitrice, ho ascoltato il tuo vanto orgoglioso! Non disprezzare il mio consiglio perchè la vecchiaia non può essere evitata. L'esperienza nasce da anni più maturi. Aspira alla più alta fama tra i mortali, ma dai la precedenza alla Dea! Con voce umile chiedi perdono per la tua sconsiderata presunzione. Lei ti perdonerà se ti sottometti a lei.

Arachne: vecchietta, vieni qui priva di comprensione e rimbambita sotto il peso dell'età. Aver vissuto così a lungo è la tua sfortuna! se hai qualche figlia o nuora, riserva per loro questi saggi rimproveri. Sono autosufficiente, e non ho bisogno di consigli! E per renderti edotta di quanto poco la tua ammonizione mi convinca, sappi che io sono ancora della stessa idea. Sfido la tua Dea! Lasciala parlare per se stessa. Teme forse il confronto?

Rapidi rulli di tamburo mentre Pallade Athena getta via il mantello.

Pallade Atena: Lei è qui! Riconoscimi come Pallade Athena! Tutti si inchinano tranne Aracne.

Aracne: Che il fato mi tratti come vuole. Io, una mortale, gareggerò con Te. Chi giudicherà tra di noi?

Pallade Atena: Hermes che viaggia tra oscurità e luce, Olimpo e Ade, determinerà il risultato. Arachne, dimostra la tua arte!

Arachne: Ho ritratto la più sublime opera della natura, la ragnatela. In curva a spirale perfetta, ornata con cristalline gocce di rugiada, che attrae molte incaute mosche nel suo soffocante abbraccio! Osserva le loro inutili lotte, catturate in fili appiccicosi! Governando come una Regina all'interno della rete così abilmente tessuta dal suo proprio corpo, il ragno si siede e aspetta. Divora le sue legittime prede una ad una, a piacere. Non si nutrono a vicenda tutte le creature? La tua civetta, Athena, è infatti saggia - nella sua abilità a catturare topi! Ed io rappresento anche l'amore. Ecco, il matrimonio del ragno! Che meraviglia è la sua danza nuziale con il suo compagno, mentre scivola con i piedi di seta sulla sua rete indenne. Né lei, certa delle future uova, ha l'intenzione di uccidere suo marito. Solo se gli manca la velocità alla fine dell'accoppiamento, è per caso, divorato da sua moglie!

Musica semitonale. Danza del Ragno e del suo compagno eseguita da Arachne e le sue ninfe.

Hermes: Meravigliosa e orribile! Chi può essere superiore a questa opera della natura che ha la terribile comicità e la tragedia dell'esistenza dell'umile insetto? Sembrerebbe che la giovane Arachne abbia vinto il concorso.

Prima Ninfa: La nostra artista della realtà ha prevalso. Salutiamo la vittoria di un mortale!

Pallade Athena: ti pare? Che cosa può un mortale senza la vera conoscenza ritrarre, raccogliere immagini di crudeltà insensata e di morte terribile? Solo l'artista ispirato dagli Immortali può ritrarre la Verità. Ecco, io traccio un quadro della sfera divina, di cui questa terra è solo un'ombra. Con la mia arte lungimirante faccio vedere il progresso dell'anima attraverso i secoli. Dopo la morte tutti ricevono la ricompensa loro dovuta, e gli spiriti dei giusti sono purificati, finché non sono liberi da ogni macchia. Nessuna mosca muore invano, perchè la sua piccola anima raggiunge una vita più grande! Meravigliatevi per la bellezza dei Campi Elisi, amati dalle Muse e dalle Grazie! Per le anime dei giusti, Helios splende potente, mentre sulla terra c'è la notte. Vivono in mezzo ai prati con rose rosse e la loro bella città è ombreggiata da alberi d'incenso, carichi di frutti dorati. Alcuni si dilettano con sport e cetre, mentre accanto a loro sboccia il fiore gentile della perfetta beatitudine. E sopra quella bella terra, fumo di incenso profumato si alza dai fuochi che brillano lontano sugli Altari delle Divinità. Mentre i corpi di tutte le creature sono soggetti al dominio della morte, il loro spirito rimane vivo, perché proviene dagli Dei immortali. Mentre lo spirito dorme, le membra sono attive sulla terra. Tuttavia a coloro che dormono, io invio dolci sogni che presagiscono le glorie dei Campi Elisi, dimora dei poeti e dei filosofi.

Musica classica. Athena e tutti i Sacerdoti e Sacerdotesse eseguono la danza maestosa dei Campi Elisi.

Hermes: Athena ha vinto la gara! La Sua arte divina dona speranza e felicità e la certezza dell'immortalità.

Pandrosus: Una sentenza saggia! Chi avrebbe scelto la crudeltà della natura, piuttosto che la felicità dei Campi Elisi? La Luce ha conquistato tenebre. Pallade ha vinto la corona d'olivo della vittoria! Arachne, nascondi il viso per la vergogna. Hermes consegna la corona a Pallade Atena.

Arachne: Non così in fretta! (Getta un velo nero sulla testa e sul corpo. Veloci colpi di tamburo.) Sappi che io sono Lachesis, Tessitrice della rete del Fato! (Tutti si inchinano tranne Pallade Athena.) Io sono la Matrice. Dal mio corpo scuro io filo la rete universale. All'interno della sua spirale, scintillanti come gocce di rugiada, brillano le costellazioni. Non c'è luce che non sia nata dalla Mia oscurità primordiale: non c'è nobile gesto che non sia stato rafforzato dalla paura di Me. Io saggio l'anima. Attiro ogni creatura tremante attraverso le maglie di causa ed effetto. Nessuno può sfuggire ai vincoli del Mio Destino. Anche gli dei immortali obbediscono al Fato. Quale artista non ha sofferto per il suo lavoro, quale fanciulla non ha lottato per mantenere la sua integrità? Dal male proviene il bene, quale merito ha la virtù che non ha sopportato dure prove? Che si scelga il bene o il male, che venga concesso premio o punizione, tutti obbediscono alla legge di Nemesis!

Hermes: Per l'anima risvegliata qui non c'è contesa! La luminosa Athena porta la civetta notturna e Arachne ha una luce sulla fronte. Queste due sono sorelle. L'alba e il crepuscolo portano il giorno e la notte, in pittoresca armonia, e l'inverno e l'estate si fondono in questa bella primavera! Ascoltate il mio giudizio. Pallade Athena e Arachne vincono entrambe.

Hermes porge loro le ghirlande. Musica. Danza degli aracnidi e degli Elysians. Quelli in nero sulla sinistra, bianco sulla destra, poi entrambi si mescolano e si tengono per mano

Canto: Oscurità e Luce sono uno. Giorno e notte sono uno. Inverno ed Estate sono uno. Natura e Arte sono uno. Arachne e Athena sono sorelle.

Le Dee si abbracciano. Un rullo di tamburi annuncia la fine della rappresentazione. 

Sacerdotessa: Compagni celebranti, contempliamo il mistero di Pallade Athena e Arachne.

Contemplazione

Raggi di armonia sono inviati. Relazioni.

Festa

Si condivide il pasto Sacro.

Ringraziamento

Ringraziamenti a Pallade Athena e Zeus.



Fonti: "A New Translation of Ovid’s Metamorphoses into English Prose”, traduzione di Joseph Davidson, London 1748, ristampa del 1754, pubblicato da J. Robinson, London, 1759. “The Odes of Pindar”  (Le Odi di PIndaro), trad. John Sandys, Loeb Classical Library series no. 56, William Heinemann, London, Harvard University Press, Cambridge, 1946. “Hesiod, Homeric Hymns, Fragments of the Epic Cycle, Homerica” (Esiodo, Inni Omerici, Frammenti del ciclo epico, Omerica), Hesiod (Esiodo), tradotto da Hugh G. Evelyn-White, Loeb Classical Library series no. 57, Harvard University Press, Cambridge, and William Heinemann, London, 1959. “Fasti,“ Ovidio, tradotti da Sir James George Frazer, Loeb Classical Library series no. 253, William Heinemann, London, Harvard University Press, Cambridge, 1931. “Juno Covella, Perpetual Calendar of the Fellowship of Isis”, Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, 1982.


Misteri Eleusini


Panthea, Iniziazioni e feste della Dea
 
Liturgia della Fellowship of Isis
di Olivia Robertson
 
Parte II. La Stella di Ishtar. Otto Feste Stagionali
 
I Misteri Eleusini
Equinozio d'autunno. 22 settembre - 1 ottobre
 
Rituale no. 10
 
ORACOLO DELLA DEA KORE  

Sacerdotessa: (Invocazione) Sacra e ancor più pura Kore, incarnazione di Verità e Giustizia, Compassione e Gioia, portaci i Tuoi doni di Amore e Saggezza.

Oracolo: Ecco, i fiumi sgorgano dalla terra scura e scorrono verso il mare, e il sole li attira verso il cielo come nuvole; da qui essi cadono come pioggia e formano nuovi torrenti. Io mi manifesto allo stesso modo, cambiando l'apparenza, ma restando sempre uguale. Ogni volta che il male prevale sul bene, vengo in mezzo a voi, affinché la libera scelta possa essere ripristinata. Durante l'era che sta terminando, ho insegnato il ritiro in monastero e in convento, perché le virtù della fede, castità e umiltà dovrebbero prevalere sugli uomini ubriachi di violenza e tirannia spietata. Racchiusi all'interno di mura, i penitenti cercavano di sottomettere le loro passioni ossessive ad un obiettivo spirituale. Quando molti fallivano, la persecuzione religiosa macchiava l'età della fede, e le donne si velavano per proteggere le loro anime in crescita. Da molti uomini e donne venne un raccolto spirituale di buoni santi che crebbe come le ninfee in laghi tranquilli.

Ora una nuova era sta nascendo e l'umile deve imparare a governare, il dolce a difendere i deboli, le donne dovrebbero uscire allo scoperto e mettere in atto la Volontà della Madre. Ecco, io sono giunta! Ascoltate il mio richiamo. Difendete i nostri figli, gli animali. Proteggete i nostri boschi e le acque. Questa bella terra è stata affidata alla razza umana per aiutare tutte le sue creature e le piante nell'evoluzione della vita attraverso le sue molteplici forme. Invece, ignorando la Dea della Natura, siete diventati tiranni nei confronti del Suo regno, distruggendo quelli di cui dovreste prendervi cura. State devastando la Sua terra sacra. Io sono Sua Figlia, Mia Madre ed io siamo una cosa sola. Alcuni di voi ascoltano la mia voce nel silenzio. Molti vedono il Mio volto. Da me apprendete nuovi ideali. Imparate che siete imparentati con ogni essere su questo pianeta, perché sebbene predominiate in intelligenza e destrezza, ogni creatura e ogni cosa ha il suo spirito individuale nel Mondo Divino. E io sono Sorella di tutti.

Così porto in manifestazione la Sfera eterna della realtà in questo mondo ombra che la riflette. Ma ahimè, l'immagine è diventata distorta. L'Unità del Cielo e della Terra non si raggiunge con la dualità di forze opposte, ma attraverso l'interezza. L'Ideale esprime se stesso attraverso la Natura appena noi amiamo ogni persona e ogni cosa, e onoriamo la Verità.

Non dimenticate la felicità e le risate, e anche le lacrime di gioia! Queste manifestano la Mia Presenza. Mi rallegro con i bambini, gli animali giovani e gli uccelli. Io sono con voi in musica e poesia e nella danza. Il canto degli uccelli è il Mio e la pioggia che dolcemente cade è il Mio velo trasparente. Guardate anche in alto alle stelle, perché è da lì che giungo in pienezza.

Al cancello. All'esterno o all'interno. Mystae in abiti bianchi e neri mantelli e corone di mirto. La Sacerdotessa Ierofante regge la Cista Mistica, un cesto coperto che contiene spighe di grano. Il Sacerdote Ierofante tiene il bastone da pellegrino. 2 Sacerdotesse portano caraffe di vino e succhi di frutta e altri Mystae portano le Hiera - menta, uva e dolci di orzo e grano. Il Mystagogo è in giallo e porta il caduceo.

Sacerdote Ierofante: Pellegrini Mystae, siamo riuniti nell'equinozio d'autunno per rappresentare i Misteri Eleusini. Ecco, questo luogo è Eleusi! (Batte a terra due volte con il bastone) Saisara, la Dea sorridente, era l'antico nome della Eleusi ateniese. Per migliaia di anni si è creduto che questi sacri Misteri si rappresentassero su tutta la Terra, e ovunque fossero celebrati il suolo era sacro, Eleusi o Elisi dove due sfere si incontrano. Dunque sintonizziamoci con questo luogo di Eleusi di Grecia, Creta, sud Italia e Russia e con il Koreian di Alessandria d'Egitto.

Sacerdotessa Ierofante: In tutti questi sacri luoghi i Riti Eleusini delle due dee, Demetra, la Madre Grano e Persefone, la Kore-Vergine venivano eseguiti in segreto per nove giorni dell'equinozio d'autunno. Ora è il momento in cui l'arcano viene rivelato a tutti con vera visione e mente lucida.

Sacerdote Ierofante: Onorato Mystagogo, ti prego, guidaci in processione fino al luogo santo, il Telesterion.

Processione: se all'esterno, gli uomini tengono le fiaccole. Musica: tamburi, gong, flauti. Soglia del Telesterion: Una donna in lutto è seduta su una pietra davanti al calderone calderone di acqua di primavera. Accanto a lei ci sono 3 file di candele non accese.

Sacerdotessa Ierofante: Nobile Vedova, umilmente veniamo a piangere con te come ha fatto l'addolorata Demetra quando la figlia Persefone fu rapita dal Signore degli Inferi dagli occhi scuri, il Sotterraneo Dioniso. Possiamo aiutare la Madre di Tutti nella Sua ricerca della propria figlia perduta in questo mondo oscuro.

Donna: (unge ogni fronte dicendo a ciascuno) Ricevi la vera visione che vede anche nell'oscurità.

Sacerdote Ierofante: Vedova Compassionevole, concedici il calore dell'amore per eseguire il nostro intento di cercare le Anime Perdute.

Donna: (dà una candelina per accendere le candele, dicendo a ciascuno) Ricevi il fuoco dell'amore che consente di nascere a Colui che è nascosto nel Buio.

Tutti accendono le candele. Processione al Telesterion, un'area bordata con sette pietre, colonne o alberi e 2 davanti l'altare. Sull'altare di pietra o di legno è braciere di carbone che brucia, una tazza di acqua, con dentro menta e grano e 2 candele. Seduta a parte in ombra è la Kore, una sacerdotessa con la faccia e il corpo nascosto da un velo bianco.

Sacerdotessa Ierofante: (sparge incenso sul braciere) offro incenso a Demetra e Persefone. Io racconto di Demetra dalla folta chioma, maestosa Dea, e di sua figlia Persefone bella. Salve, Dee Mantenete questo Eleusi di (paese nomi) sicuro, e dirigete il nostro mistero.

Sacerdote Ierofante: (offre incenso) offro incenso al Dioniso Sotterraneo Dioniso. Racconto di Dioniso incoronato di edera, figlio di Semele, madre del grano dorato. Le Dee Lo allevarono in una profumata grotta nel delta del Nysa. Dio degli abbondanti grappoli di uva, noi ti salutiamo! Fa 'che possiamo giungere alla gioia per questa stagione di raccolto abbondante!

Sacerdote Ierofante: Seguiamo il costume dell' Eleusi Alessandrino e rappresentiamo un dramma divino, così che la verità possa essere rivelata all'anima interiore. Il mistero di Demetra e Demofoonte sia rappresentato!

Gong. Musica

MISTERO DI DEMETRA E DEMOFOONTE

Attori: Demetra a lutto. Re Celeo e la regina Metaneria in corone e mantelli color porpora. Demofoonte in tunica bianca. Figlie di Celeo in bianco con nastri colorati e ghirlande. Hermes in giallo tiene il Caduceo. Demetra si siede sulla pietra accanto al calderone di acqua, "Il Pozzo".

Demetra: Un dolore terribile e selvaggia è nel Mio cuore perché in nessun luogo, nel sole o nella luna o in questo mondo oscuro posso trovare la mia Figlia perduta Persefone. Mi siedo piangendo accanto a questo Pozzo della Vergine, sul ciglio della strada, all'ombra di un ulivo.

Hermes: Le figlie del re Celeo, re di Eleusi fragrante, giunsero al pozzo per attingere acqua nei loro boccali di bronzo, erano come Dee nel fiore della loro adolescenza: Callidice, Cleisidice, la graziosa e Demo e Callithoe. Non riconobbero Demetra, perché gli Dei non sono facilmente identificabili dai mortali.

Demetra: Abbiate pietà di me, care figlie! Io sono una donna anziana tagliata fuori dai doni di Afrodite adornata di fiori, come le balie senza figli dei figli dei re come le vergini anziane loro governanti. Beh, potrei fare da balia ad un bambino appena nato, o tenere la casa, o stendere il letto del mio padrone in una rientranza della camera ben costruita, o insegnare alle donne il loro lavoro.

Callidice: Madre, ciò che gli Dei inviano noi mortali siamo obbligati ad accoglierlo, anche se noi soffriamo, perché sono molto più potenti di noi. Andremo a casa di nostro padre e racconteremo alla regina Metanira tutta questa faccenda. Ha un solo figlio, il frutto benvenuto di molte preghiere. Se potessi occupartene, la nostra nuova Regina darebbe ricchi doni per il suo allevamento!

Hermes: La Dea chinò il capo in segno di assenso. E le fanciulle riempirono le loro brocche brillanti e andarono a casa del padre e parlarono alla Regina. Lei ordinò loro di andare a prendere la sconosciuta. E velocemente raccolsero le pieghe delle loro belle vesti e sfrecciarono lungo il sentiero, e i loro capelli fluttuavano sulle loro spalle. Portarono Demetra a casa loro e lei camminava dietro, con il capo velato. E lei si sedette davanti al fuoco in silenzio. La regina Metanira le offrì una tazza di vino dolce, ma lei lo rifiutò, accettando solo una tazza di Kykeon - acqua con menta e farina (orzo). Metaneria dà a Demetra la tazza dall' altare e Lei beve.

Metaneria: Salve, Signora! Perché penso che tu non sia nata meschinamente, ma nobilmente: la dignità e la grazia sono evidenti nei tuoi occhi come negli occhi dei re che si occupano di giustizia. Ma noi mortali sopportiamo per forza ciò che gli Dei ci inviano, anche se ci rattrista. Ora, dal momento che ti sei rifugiata qui, avrai quello che posso darti e potrai allattare il mio bambino appena nato.

Demetra: Salve anche a te, Regina, e possano gli Dei darti ogni bene! Volentieri accetto la tua offerta e allatterò il tuo figliolo. Non gli accadrà mai nulla che possa danneggiarlo, perché conosco un incantesimo più forte di ogni male.

Hermes: Così la dea prese il piccolo Demofoonte sul Suo seno fragrante con le Sue mani divine e sua madre era felice nel suo cuore. Così, grazie alle cure di Demetra Demofoonte crebbe come un essere immortale. Ora ascoltate: questo segreto non era noto alla Regina! Il ragazzo non era come un bambino nutrito al seno, né crebbe in bellezza per essere stato nutrito con il cibo. Invece Demetra dalla ricca corona lo ungeva con Ambrosia che è il cibo degli Dei e lo animava con il Suo Sacro Soffio. E ogni sera Lei lo avvolgeva nel cuore del fuoco prometeico sul focolare, in modo che Icore, il Sangue degli Dei, correva nelle sue vene.

Demetra pone le sue mani sul capo di Demofoonte e le muove intorno a lui con movimenti circolari come se stesse creando fiamme invisibili.

Demetra: Demofoonte, tu sei cresciuto al di là tua età attraverso grandi meraviglie. Tu sei simile agli Dei! Ma taci di questi misteri che non dono agli indegni, ma solo a quelli che onoro.

Demofoonte: Signora, non so chi tu sei, ma in silenzio accetto dalle tue mani, questi buoni doni di una nuova vita di gioia indicibile. Sento dentro di me i moti dell'immortalità!

Hermes: Demetra avrebbe reso Demofoonte sempre giovane ed immortale, ma la Regina Metanira vegliava di notte e spiava. E quando vide il suo caro figlio circondato da fiamme sfarfallanti di luminoso fuoco splendente versato su di lui dalla sua balia, cadde su di lui con lamenti e lo trascinò al suo cuore.

Metaneria: Demofoonte mio figlio prediletto, la donna sconosciuta ti seppellisce nel profondo di fiamme magiche e opera dolore e tristezza amara per me. È questa la sua gratitudine? Lei ti toglie a me, tu il mio unico figlio.

Hermes: E la splendente Dea Demetra sentì e si adirò con lei. Subito bandì il fuoco divino con un gesto della mano, e Demofoonte rimase disteso sul focolare come morto.

Demetra: Voi mortali siete stupidi e ottusi! Donna infelice, nella tua ignoranza hai scioccamente annientato la guarigione passata. Sia testimone il Giuramento degli Dei per lo Stige, avrei reso tuo figlio immortale! Ma ora non può in alcun modo sfuggire alla sorte comune. Demofoonte morirà come fanno gli altri uomini. (Musica Gong..) Ecco! Io sono quella Demetra Che è il più grande aiuto e motivo di gioia agli Dei immortali e agli uomini mortali. Ma ora, in espiazione per il tuo rifiuto, fa' che la gente di Eleusi Mi costruisca un grande Tempio e un altare sotto di esso. Ed io stesso insegnerò i Miei riti, che d'ora in poi tu e il tuo popolo possiate eseguirli con reverenza, e quindi conquistare il favore del mio cuore.

Re Celeo: Oh meraviglia! La vecchia nutrice cambiò la sua statura e suo aspetto davanti ai nostri occhi! Spinse la vecchiaia lontano da lei! Bellezza e un profumo delizioso si diffusero intorno e su di lei. E, miracolo più grande, dal suo corpo una Luce divina brillò così intensamente che fu vista in tutta Eleusi! E tutti quelli che videro ciò sentirono la gioia divina che Demetra porta, e i ciechi tornarono a vedere.

Hermes: Così finisce la vecchia storia. Ma ora un velo sia sollevato e un'ulteriore rivelazione sia concessa.

Re Celeo: Così lontano dalla mia giovane Regina essere presa da timore e terrore come ero io, invece lei prese un aspetto minaccioso e affrontò Demetra seriamente davanti al corpo del figlio.

Metaneria: Non era mia volontà che questo figlio di Atene dovesse così facilmente raggiungere l'immortalità, attraverso Ambrosia e Icore tratte dal fuoco prometeico. La vita eterna deve essere guadagnata non solo per grazia divina, ma attraverso la sofferenza e le fatiche e le tentazioni coraggiosamente superate. Così deve essere per tutti gli uomini e le donne dell'Attica. Così è stato nel paese d'Egitto, quando Tu venisti a me come Dea Iside, e hai rivendicato il mio figlio egiziano. Io, come regina Astarte, allora ti ho rifiutato, come faccio ora. Come la donna mortale soffre attraverso i suoi figli e impara in quel modo l'amore disinteressato, così l'uomo mortale deve lottare e anche soffrire per trovare la divinità perduta dentro l'anima. Questo è il decreto delle Parche, fino a quando la mortalità si trasforma in vita eterna non per grazia ma per merito.

Demetra: Chi osa parlare così ad una dea?

Metaneria: Nient'altro che una Dea. Madre divina, nel Tuo amore per Mio figlio, hai dimenticato la tua figlia perduta in questi lunghi anni, mentre Tu allevavi Demofoonte per una nobile virilità?

Demetra: Persefone! Tu sei mia figlia Persefone! Che il mondo intero gioisca! Ma prima Demofoonte sia riportato a nuova vita!

Demetra prende una spiga di grano dalla Cista Mistica sull'altare e lo dà a Demofoonte che si alza:

Demetra: (a Demofoonte) Un chicco di grano è seminato in silenzio. Il tuo nuovo nome è Aeon.

Musica. Danza di gioia dalle figlie del re Celeo. Gong.

Fine del Mistero

Sacerdote Ierofante: Tre Volte Beati coloro che ascoltano e vedono questi misteri e chi li capisce. Il Tempo Sacro è venuto per ciò che abbiamo cercato come pellegrini. (Tutti mettono da parte i mantelli neri.) Prepariamo i nostri cuori per l'Epifania di Persefone. (Tutte le luci vengono spente tranne le candele) Sappiate che alla fine di un eone la Panaia, la Vedova, si ritira portando con Lei la raccolta della vecchiaia. Lascia alle spalle la Figlia, che manifesta il Nuovo Eone. Prima dell'era dei Pesci la Kore ha mostrato segretamente Se stessa al Mystae di Eleusi in una grotta, dopo che il mystae si era bagnato nell'acqua del mare. Mentre l'era dei Pesci volge al suo termine, la Kore si e manifestata a migliaia di persone. Nel corso degli ultimi cento anni si è mostrata apertamente nel cielo in Francia, Irlanda e recentemente in Portogallo, Spagna e Jugoslavia. Ad un Santuario di Iside, vicino al Cairo Lei è stata vista fisicamente da migliaia, a volte con un bambino in braccio e circondata da colombe. Lei è la Vergine dell'Acquario dell'Era Spaziale in arrivo.

Il Gong è colpito delicatamente. Musica.

Sacerdote Ierofante: Vieni, Dea, Vieni, come sei venuta da noi a Eleusi nell'antichità. In questi giorni difficili mostraci la tua bella compassione bella e parlare con la voce della Verità!

Sacerdotessa Ierofante: (sta davanti a Kore, che è in trance. Alza le braccia fino a quando sente il potere fluire..) Dea, ecco la tua Sacerdotessa, tua figlia, velata in forma terrena. Madre e Figlia sono Uno! Ecco la Kore!

Silenzio

La Sacerdotessa Ierofante tiene le mani sul Kore fino a quando percepisce potere d'argento fluire in lei. Lei canalizza il potere attraverso la testa di Kore e lo tira attraverso il suo corpo fino a che non brilla con calore nel cuore. Quando vede la luce nella Kore, si ritira. I Mystae possono vedere con gli occhi aperti un vortice come vapore intorno a Kore e luce bianca e di molti colori. Alcuni possono vedere il viso e la forma della Dea attraverso o sopra o davanti a Kore. Il segno della presenza della Dea è "Epopteia", estasi divina derivata dalla visione beatifica. L'unione con il sé superiore può essere raggiunto. Un oracolo può essere dato.

Contemplazione

La luce è irradiata su tutta la terra. Rapporti di visioni ed esperienze mistiche sono condivisi.

Sacerdote Ierofante: Dobbiamo tornare alla terra. Ascoltate i tre comandamenti di Eleusi, dati dall'Iniziato Trittolemo. "Onora i tuoi genitori. Onora le Divinità con i frutti. Risparmia gli animali."

Mystagogo: Compagni Mystae, abbiamo raggiunto la meta del nostro pellegrinaggio. Abbiamo condiviso il Mistero in conformità con l'amore nei nostri cuori e la verità nella nostra mente. Ascoltate questa considerazione del filosofo Platone nel 'Fedro' del Mysterion. "C'era bellezza da vedere brillare splendente, quando il coro consacrato cantò ... le anime videro lo spettacolo beatifico e la visione furono rese perfette in quel Mistero dei Misteri che è incontrato per invocare la più beata. Questo ha fatto che noi celebrassimo nel nostro io vero e perfetto ... quando come iniziati, ci fu permesso di vedere gli Spiriti perfetto e semplice, sereni e felici. Pura era la luce che brillava intorno a noi, e noi eravamo puri. "

Sacerdote Ierofante: Celebriamo il pasto consacrato del raccolto!

Cibo e bevande vengono benedetti. Si condividono torte, succhi di frutta, vino e frutta.

Sacerdote Ierofante: Compagni Mystae, rendiamo grazie alla Mistica Trinità, Demetra e Persefone e Dioniso.

Fonti: “Hesiod, Homeric Hymns, Fragments of the Epic Cycle, Homerica", Hesiod, tradotto da Hugh G. Evelyn-White, Loeb Classical Library series no. 57, Harvard University Press, Cambridge, and William Heinemann, London, 1959. “Eleusis, Archetypal Image of Mother and Daughter”, Carl Kerenyi, trad. dal tedesco di Ralph Manheim, Routledge & Kegan Paul, London, 1967. "Juno Covella, Perpetual Calendar of the Fellowship of Isis”, Lawrence Durdin-Robertson, Cesara Publications, Clonegal Castle, 1982.