Fellowship
of Isis Liturgia di Olivia Robertson
Il rito
nuziale di Iside
Partecipanti:
Guardiano del Cancello
Bardo dei Druidi
Due Fanciulle del Tempio
Sposa e Sposo
Sacerdote di Iside
Ierofante; Sacerdotessa
Sull'altare ci sono un braciere
contenente incenso fumante, un calice d'acqua, una ciotola contenente
grano e un recipiente con olio o ghee. Fate in modo che il Tempio sia
decorato con fiori, piante e candele. I partecipanti indossano vesti
adeguate; la Sposa e lo Sposo portano ciascuno un fazzoletto.
Gli invitati alla cerimonia si
radunano nel Tempio. Viene diffusa la musica processionale. Fuori, a
una certa distanza, il Bardo fa le annunciazioni, con in mano un
grosso libro; le Fanciulle del Tempio reggono mazzi di fiori come
ad esempio il mirto; il Sacerdote ha con sé il rituale del tempio e
la Ierofante tiene in mano un incensiere. Tutti entrano nel Tempio, e
il Guardiano del Cancello li segue all'interno, per poi chiudere le
porte.
Ierofante e sacerdote stanno a
sinistra e a destra dell'altare sul quale vi è la statua della Dea,
sopra la predella, di fronte ai riuniti. Le Fanciulle del tempio si
ergono su entrambi i lati, il Bardo sta a sinistra, il Guardiano del
Cancello a destra. La sposa e lo sposo procedono verso il tempio.
Termina la musica processionale. Lo Sposo bussa due volte alla porta.
Sacerdote: Onorato Bardo dei
Druidi, chi è che cerca l'ammissione a questo santo Tempio di Iside?
Bardo: Reverendo Sacerdote di
Iside, sono in due, e desiderano essere uniti nel Rito del
Matrimonio.
Sacerdote: bene. Degno Guardiano
del Cancello, permetti loro di entrare!
Il Guardiano Del Cancello apre le
porte del Tempio.
Guardiano: il Sacerdote di Iside
vi invita a entrare!
(Musica della processione nuziale).
Sposa e Sposo si fanno strada nel
Tempio, fino alla predella. Si pongono difronte la Ierofante e il
Sacerdote.
Fine della musica.
Sacerdote: nel Nome della Dea,
Lei che incarna l'Amore, la Bellezza e la Verità; voi due, e tutti
quelli che sono qui riuniti, siate i benvenuti!
Bardo e Fanciulle del Tempio:
(pronunciano insieme) diamo il benvenuto a entrambi.
Sacerdote: le Divinità siano
invocate dalla Ierofante.
Ierofante: (rivolta verso
Est) invoco Iside d'Egitto e suo marito Osiride. Possano la
Saggezza e l'Armonia prevalere.
Ierofante: (si gira verso
Sud) invoco Lakshmi dell'India e suo marito Visnù. Possano
concederci Bellezza e Abbondanza.
Ierofante: (si gira ad Ovest)
invoco Dana d'Irlanda e suo marito Eochaid Bres. Possano donarci
gioia e creatività.
Sacerdote: la Dea Iside gioisce
per coloro che La invocano. Ascoltate le parole di Lucio Apuleio,
Sacerdote-Iniziato dei Misteri di Iside e Osiride.
Il Sacerdote riceve un libro dal
Bardo, da cui leggere quanto segue:
Sacerdote: “[...]
Così
pregai versando lacrime e lamenti da far pietà, finché nuovamente
il sonno non vinse il mio animo spossato ed io non ricaddi là dove
m'ero steso poc'anzi.
Ma
avevo appena chiusi gli occhi, quand'ecco che sulla superficie del
mare apparve una divina immagine, un volto degno d'esser venerato
dagli stessi dei. Poi la luminosa parvenza sorse a poco a poco con
tutto il corpo fuori dalle acque e a me parve di vederla, ferma,
dinanzi a me.
Mi
proverò a descrivervi il suo aspetto mirabile se la povertà della
lingua umana mi darà la possibilità di farlo o se quella stessa
divinità mi concederà il dono di un'efficace e facile eloquenza.
Anzitutto
i capelli, folti e lunghi, appena ondulati, che mollemente le
cascavano sul collo divino. Una corona di fiori variopinti le cingeva
in alto la testa e proprio in mezzo alla fronte un disco piatto, a
guisa di specchio ma che rappresentava la luna, mandava candidi
barbagli di luce. Ai lati, a destra e a sinistra, lo stringevano le
spire irte e guizzanti di serpenti e, in alto, era sormontato da
spighe di grano.
Indossava
una tunica di bisso leggero, dal colore cangiante, che andava dal
bianco splendente al giallo del fiore di croco, al rosso acceso delle
rose, ma quello che soprattutto confondeva il mio sguardo era la
sopravveste, nerissima, dai cupi riflessi, che girandole intorno alla
vita le risaliva su per il fianco destro fino alla spalla sinistra e,
di qui, stretta da un nodo, le ricadeva sul davanti in un ampio
drappeggio ondeggiante, agli orli graziosamente guarnito di frange.
Quei
lembi e tutto il tessuto erano disseminati di stelle scintillanti e
in mezzo ad esse una luna piena diffondeva la sua vivida luce: lungo
tutta la balza di questo magnifico manto, per quanto esso era ampio,
correva un'ininterrotta ghirlanda di fiori e di frutti d'ogni specie.
Gli
attributi della dea erano poi i più diversi: nella destra recava,
infatti, un sistro di bronzo la cui la mina sottile, piegata come una
cintola, era attraversata da alcune verghette che al triplice moto
del braccio producevano un suono argentino. Dalla mano sinistra
invece, pendeva un vasello d'oro a forma di barca dal manico ornato
da un'aspide con la testa ritta e il collo rigonfio. Ai suoi piedi
divini calzava sandali intessuti con foglie di palma, il simbolo
della vittoria.
Tale
e così maestosa, spirante i profumi felici d'Arabia, si degnò di
parlarmi la dea. [...]”
La
Ierofante riceve un libro dalla Prima Fanciulla del Tempio e legge
quanto segue:
Ierofante:
"[...]Eccomi
o Lucio, mossa alle tue preghiere, io la madre della natura, la
signora di tutti gli elementi, l'origine e il principio di tutte le
età, la più grande di tutte le divinità, la regina dei morti, là
prima dei celesti, colei che in sé riassume l'immagine di tutti gli
dei e di tutte le dee, che col suo cenno governa le altezze luminose
del cielo, i salubri venti del mare, i desolati silenzi
dell'oltretomba, la cui potenza, unica, tutto il mondo onora sotto
varie forme, con diversi riti e differenti nomi.
[…] "Eccomi,
sono qui, pietosa delle tue sventure, eccomi a te, soccorrevole e
benigna.
Cessa
di piangere e di lamentarti, scaccia il dolore, grazie ai miei favori
ormai già brilla per te il giorno della salvezza. […] .”.
“Così
parlò la dea Iside.”
Sacerdote:
Potente è Iside nel benedire coloro che La invocano. Possa quindi
concedere la Sua benedizione per questo rito nuziale.
La
Ierofante si gira verso l'altare e tiene i palmi delle mani sopra il
braciere d'incenso, il calice d'acqua e i contenitori di cereali e
olio.
Ierofante:
possano questi elementi di Acqua, Fuoco, Terra, Aria ed Etere essere
consacrati per questo Rito.
La
Ierofante prende il calice d'acqua e, immergendo il dito medio, segna
Sposo e Sposa sulla fronte, dicendo per ognuno di loro queste parole:
Ierofante:
attraverso quest'acqua presa da un pozzo sacro, possa la vera
visione essere risvegliata sulla tua fronte.
Sacerdote:
la Sposa e lo Sposo possono ora celebrare il rito.
Ierofante
e sacerdote si scambiano i posti con Gli Sposi, che ora stanno di
fronte ai riuniti sulla predella.
(Viene
suonata musica da flauti dolci).
Ierofante:
(agli Sposi) sorreggete insieme questo braciere. Così potrete
avere volontà creativa per sempre.
La
prima fanciulla del tempio dà al Sacerdote l'incensiere. Il
Sacerdote lo consegna agli Sposi che lo tengono insieme; poi glielo
restituiscono.
Ierofante:
l'Acqua ora viene aggiunta a questo Fuoco. Lasciate che il sentimento
si armonizzi con la volontà.
La
seconda Fanciulla del Tempio consegna il calice d'acqua alla
Ierofante, che lo offre allo Sposo e alla Sposa. - Entrambi a turno
immergono il dito medio nell'acqua; quindi lasciano cadere alcune
gocce sul braciere.
Ierofante:
l'Elemento dell'Aria, simbolo della Mente, può benissimo combinarsi
con l'Acqua e con il Fuoco.
Gli
Sposi ricevono l'incensiere dal Sacerdote e lo tengono in alto. Poi
lo muovono in modo che il fumo circoli liberamente.
Ierofante:
Forza e Abbondanza dalla Terra fertile, siano ora aggiunte attraverso
questi chicchi di grano.
La
seconda Fanciulla del Tempio consegna nelle mani della Ierofante la
ciotola di grano. La Ierofante la offre alla Sposa e allo Sposo.
Ognuno a turno prende alcuni chicchi che vengono lanciati sul
braciere, mantenuto per loro dal Sacerdote.
Ierofante:
l'etere, attraverso questo olio, unisce Acqua, Terra, Fuoco e Aria.
Allo stesso modo questi due Spiriti trovano reciproca armonia.
Sacerdote:
ora è necessario che la Ierofante leghi il Nodo Eterno.
La
Ierofante e il Sacerdote si scambiano i posti con la Sposa e lo
Sposo.
Gli
Sposi esibiscono due fazzoletti, che tengono ciascuno per un angolo.
La
Ierofante, difronte ai riuniti, prende un angolo libero di ogni
fazzoletto e li lega con un nodo.
Sacerdote:
come è usanza immemorabile, facciamo tre volte il giro intorno al
Fuoco Santo, seguendo il Sentiero del Sole.
Il
Sacerdote prende l'incensiere e guida Gli Sposi tre volte attorno al
calderone che si trova su un treppiede davanti all'altare. Si muovono
da sinistra a destra. La Ierofante li segue, portando anche il suo
incensiere.
Ierofante:
affinché la loro unione sia completa, lasciamo che Sposa e Sposo
percorrano da soli il Percorso della Luna.
Solo
Gli Sposi fanno il giro del Fuoco tre volte, è la Sposa che conduce.
Si muovono da destra a sinistra.
(Fine
della musica dei flauti).
Ierofante:
(di fronte alla coppia di sposi e ai riuniti) nel
nome di Iside, di Lakshmi e Dana, vi dichiaro marito e moglie.
Sacerdote:
nel nome del Sacerdozio di Iside, rendo testimonianza di questo
matrimonio.
Bardo:
nel nome dei Bardi e dei Druidi d'Irlanda, porto testimonianza che
questo matrimonio è avvenuto.
La
Ierofante si avvicina agli Sposi e da ciascuno prende l'angolo del
fazzoletto che tengono. Poi si gira verso l'altare, tenendo gli
angoli in entrambe le mani, e fa il Nodo davanti all'immagine della
Dea sull'altare.
Ierofante:
in questa cerimonia ricordiamo gli dei e le dee dell'Irlanda.
La
chiamata del Sidhe è ascoltata dalle anime di coloro che cercano la
felicità eterna.
Sacerdote:
ascoltiamo la poesia del dio irlandese Midir per sua moglie Etain,
che si era incarnata in un essere terreno.
(Viene
suonata musica d'arpa. Qui può essere introdotta la danza).
Allo
Sposo viene consegnato un libro dalla Prima Fanciulla del Tempio da
cui legge quanto segue:
Sposo:
"O
donna dai capelli biondi, verrai con me nella meravigliosa terra,
piena di musica?
Lì
nessuno parla di "mio" o "tuo".
Piacevoli
alla vista sono le pianure di Eire,
Ma
sono un deserto in confronto alla Grande Pianura.
È
una delle meraviglie di quella terra
Quella
gioventù non invecchia.
Lì
tutti gli uomini sono nobili, senza difetto;
Lì
le donne intrecciano incantesimi di gioia.
Osserviamo
tutto intorno a noi da ogni parte,
Eppure
nessuno ci vede:
L'ignoranza
degli umani ci nasconde dalla loro vista.
Oh,
Signora, se vorrai raggiungere il mio bel popolo, una corona d'oro
puro splenderà sulla tua testa".
Ierofante:
le donne dei Sidhe risvegliano i desideri immortali negli uomini
della terra. Tale era Niamh dai Capelli d'Oro. Mentre il mortale
Oisin si trovava sulla riva del Lago Lena, si avvicinò a lui,
cavalcando un destriero bianco attraverso l'acqua. Gli disse di
andare con lei a Tir na nog, la terra magica oltre l'Oceano
Occidentale.
Alla
sposa viene consegnato un libro dalla seconda Fanciulla del Tempio,
dal quale legge quanto segue:
Sposa:
Deliziosa è la terra al di là di tutti i sogni.
"Più
bella di quanto i tuoi occhi abbiano mai visto.
Lì
tutto l'anno il frutto è sull'albero,
E
tutto l'anno c'è fioritura.
Lì
il miele gocciola dagli alberi della foresta,
Le
riserve di idromele e vino non mancheranno mai.
Né
il dolore né la malattia sono conosciuti dagli abitanti lì,
La
morte e il decadimento non si avvicinano più a loro.
La
festa non finirà, e la danza non ci affaticherà
Né
mai la musica si interromperà nella sala;
L'oro
e i gioielli della Terra della Gioventù eclissano tutti
gli
splendori che l'uomo abbia mai sognato.
Una
corona di sovranità sarà posta sulla tua testa
E
al tuo fianco una lama magica sarà appesa
E
tu sarai il signore di tutta la terra della gioventù,
E
sposo di Niamh dai Capelli 'd'Oro. "
Prima
Fanciulla del Tempio: perciò, ognuno cerca per sé un uomo o una
donna. Questo è il desiderio segreto di tutti.
Seconda
Fanciulla del Tempio: il velo tra il mondo fatato e il nostro
possa svanire qualche volta per delle ore incantate.
Bardo:
trovare l'Altro è trovare sé stessi. Tutta la natura è espressa
sul volto dell'amato.
(Fine
della musica per arpa).
Ierofante:
(ai riuniti) inviamo pensieri di Armonia a tutti, affinché
possano condividere la nostra gioia.
La
Ierofante alza le sue mani in un gesto di benedizione, nella posa di
Iside. (Che è raffigurata con le braccia distese ai lati, come
l'Iside alata con le ali spiegate).
Ierofante:
possano tutti gli esseri e le esistenze essere benedetti: i Sidhe e
gli umani; animali e uccelli; rettili, pesci e insetti; alberi,
piante e ogni elemento.
Tutti
i presenti: così sia.
Ierofante:
(rivolta verso Est) ringraziamo Iside e Osiride per la
saggezza e l'armonia.
Ierofante:
(rivolta a Sud) ringraziamo Lakshmi e Visnù per la
Bellezza e l'Abbondanza.
Ierofante:
(rivolta verso Ovest) ringraziamo Dana e Eochaid Bres per la
Gioia e la Creatività.
La
Ierofante si volta difronte a tutti i presenti con le braccia alzate
in segno di benedizione finale.
Ierofante:
possiamo procedere con la Divina Benedizione.
Sacerdote:
nel nome di Iside, possa essere così!
(Musica
Processionale).
La
Sposa per prima e lo sposo al seguito lasciano il tempio, quindi
seguono gli invitati.
Procedono
poi le Fanciulle, il Bardo dei Druidi, e infine la Ierofante e il
Sacerdote di Iside. Gli ospiti seguono la processione nuziale, fino a
quando rimane solo il Guardiano del Cancello.
-
Fine del rito nuziale di Iside -
Traduzione della Rev. Ivana Circe
Modesto
Fonti: L. Apuleio, L'Asino d'oro,
Libro XI, traduzione dal latino a cura del sito:
http://www.miti3000.it/mito/biblio/apuleio/asino_oro/undicesimo.htm
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